Questa pasta è tipica della tradizione delle nostre campagne del basso Piemonte. Veniva spesso utilizzata nelle cene dei giorni di festa, facendo bollire i gnocchetti in brodo di cappone o di gallina provenienti dall'aia di famiglia.
Ricetta in dialetto novese |
Vengono realizzati dei piccoli serpentelli di pasta che man mano si fanno scorrere su una apposita tavoletta in legno che si tramandava di madre in figlia, quella in foto è quella di mia nonna. Alcune donne realizzavano i gnocchetti facendoli rotolare direttamente su un telo da cucina appoggiato sulla gamba destra, rimanendo sedute (come vedete nello schizzo sopra).
Successivamente venivano stesi su un setaccio ad asciugare, una volta essicati si potevano conservare in barattoli o sacchetti di carta.
Ingredienti (come da ricetta di mia nonna)
1 hg di farina
1 tuorlo
Questa è la proporzione per l'impasto. Come vedete ogni famiglia aveva la sua variante. L'importante è ottenere un impasto piuttosto sodo.
La stagione magari non si presta ad immaginarlo ma vi garantisco che questa pasta nel brodo, la sera di Natale nella nostra famiglia non è mai mancata! Una vera delizia. Se piace si può servire con una abbondante manciata di grana, ma a noi onestamente piace già così, bella soda, con il calore del brodo si crea un connubio veramente speciale.
Ne gradite?
Guardate la dimensione rispetto al cucchiaio da minestra e capirete quanto lavoro c'è dietro a questa pastina!!!!
Con questa ricetta partecipo al contest di La Cultura del frumento sulle paste regionali (parte seconda).
ma che bella che è questa pasta..complimenti!
RispondiEliminaChe pazienza! Bellissima questa past. Complimenti
RispondiEliminaChe bontà!!!! E che perfezione nell' esposizione e ovviamente nelle foto! Artù... sei la maga della macchina fotografica....
RispondiEliminaDevono essere davvero buonissimi... anche se io aspetterei proprio Natale per farli! Ahahahah
ma che meraviglia, un lavoro di vera pazienza, me ne mangerei un piatto adoro le minestre è una vera coccola questo piatto!
RispondiEliminaè stupenda questa pasta, non la conoscevo per niente; un abbraccio
RispondiEliminaAdoro la pasta fatta in casa e d'inverno questa pasta con il brodo è l'ideale! Una abbraccio SILVIA
RispondiEliminacerto che è un bel formato! 1 kg di farina e 1 uovo?sarà bella soda! un ottimo lavoro Artù, buon w.e.
RispondiEliminaMa ti sei proprio data alla pasta!
RispondiEliminaCerto che con questi meravigliosi attrezzi di famiglia è un piacere farlo.
Non amo la pasta in brodo, ma ti assicuro che con questa ricetta mi hai fatto venire l'acquolina in bocca!
@Pippi: ma grazie!!!
RispondiElimina@Meris: si molta pazienza....eccome!!
@Lucia: grazie per tutti i complimenti che mi fai.... ;-))))
@Monica: vero....davvero coccolosa!
@Sissi: si a noi piace davvero tanto!
@Vicky: la farina è un HG non un KG altrimenti non riuscirei proprio ad impastarla!!!!
RispondiElimina@Sotto....: a me onestamente di sera ed in inverno un piattino di minestra in brodo fa piacere!!
Ne gradisco sì!! Meravigliosi e tu sei bravissima sia nel preparare queste delizie del passato (che io amo più di qualunque ricetta moderna), sia a raccontare le storie e le tradizioni.
RispondiElimina@Lipstick: ma quanti complimenti, grazie!
RispondiEliminammm...una delizia!!!!! ma quante ne fai!!!!!!!! buon inizio settimana ^_^
RispondiElimina@ monia: grazie mille cara!
RispondiEliminaScusa ma io non ho quel attrezzo esiste un modo diverso per farla? Grazie
RispondiEliminaciao, purtroppo non credo, serve proprio una tavoletta rigata per ottenere le piccole venature nella pasta
EliminaQuesta è la nostra pasta per la cena di Natale mio marito è un campione vorrei invitarvi il video
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