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martedì 20 maggio 2025

Ritorno al blog con una novità: Witt

 Buongiorno a tutt*


Quante volte mi sono ripromessa di tornare qui sul blog, per pubblicare un post o un saluto, ma confesso che i social ormai hanno preso il sopravvento, e spesso mi sono chiesta quanto valesse la pena riprovare a scrivere qui. Le piattaforme social sono più immediate, se non si ha tempo da perdere, con una semplice scrollata vediamo foto, immagini e neppure ci soffermiamo più a leggere le didascalie.


Ci voglio riprovare, dopo tanta assenza, a raccontare cosa è successo in questi anni


Come molti di voi si saranno accorti, la mia smania di cucinare è molto diminuita, la fantasia pure! Ma non la voglia di accumulare caccavelle, stampi o elettrodomestici. 

Non ho MAI abbandonato invece, la mia passione per il ricamo e ho tante cose nuove da farvi vedere! Ho ripreso in mano la Broderie Suisse ed ho seguito un paio di corsi di ricamo giapponese: Sashiko.


Sashiko: regali di Natale


La mia vita da camperista prosegue e quando il tempo lo permette, ci godiamo la nostra casetta a quattro ruote, a proposito, abbiamo cambiato il mezzo due anni fa e con il nostro Rino II ci troviamo splendidamente 


Camper Rino II


Ma la novità più bella è che, oltre al mio consueto lavoro di ottico, ho iniziato una bella avventura!


Sono diventata “Consulente di Ecologia Domestica” perché la passione del biologico, del green e della sostenibilità mi stanno davvero a cuore!


I miei prodotti per la casa e bucato di Witt



Quindi se vuoi saperne di più contattami nei canali social 


Facebook: La Casa Di Artù

Instagram: la_casa_di_artu

martedì 19 maggio 2015

Canestrelli di Ovada | Cucina Regionale Piemonte

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/

Pic Nic? Come definireste la vostra idea di pic nic?

Nel mio immaginario di piccola bimbetta il pic nic è sempre stato un evento carico di entusiasmo ed aspettative. Da noi si usava definire "pranzo al sacco" il fatto di prepararsi un bel po' di leccornie che potessero reggere il trasporto dentro una sacca, o uno zaino, o un cesto di vimini (ma questa opzione solo se il percorso era semplice ed agevole per arrivare con tutto integro!) e che potessero essere consumate in allegria stesi su coperte a quadretti o tovaglie giganti, rigorosamente seduti a gambe incrociate.
Il mio passato nel Gr.Est. parrocchiale mi ha sicuramente aiutata ad essere una persona molto alla buona e senza pretese, una bella merenda era assicurata con  l'intramontabile pane e salame, qualche frutto ed i canestrelli di magro, detti canestrelli al vino o da fiera.

Questi canestrelli sono un must nel basso Piemonte, forse qualcuno di voi ricorderà alle fiere di paese una piccola bancarella improvvisata con due ceste appoggiate su due seggioline in legno, le ceste erano coperte da un telo bianco e appese con due bastoncini facevano bella mostra delle "collane" fatte con spago e i bellissimi canestrelli dorati facevano da "perline". Il mio godurioso piacere, dopo averle acquistate, era infilarmele dalla testa e annusare la mia collana di canestrelli!
Purtroppo il tempo è passato, le tradizioni scompaiono e le nuove leggi sull'igiene non approvano questo tipo di vendita ambulante....

Ma dopo tutte queste chiacchiere forse avete già capito che oggi con il gruppo Cucina e territorio di casa nostra propone i migliori e tradizionali

Dolci da pic nic


Cucina della Lombardia: Cucina Lodigiana "La Bertuldina"
Cucina del Friuli Venezia Giulia: Buzolai di blade
Cucina del Piemonte: Canestrelli di Ovada (qui da me)
Cucina della Toscana : Schiacciata fiorentina
Cucina del Lazio:  bocconotti di ricotta
Cucina della Campania :crostata di marmellata
Cucina della Puglia: Taralli con lo zucchero
Cucina della Calabria: Cuddureddi calabresi con pasta madre

Ricetta Piemontese: Canestrelli di Ovada


Allora ecco a voi la vera ricetta dei

Canestrelli di Ovada
(ricetta tratta da "La cucina piemontese in 1000 ricette tradizionali" - Prov. di Alessandria)

Ingredienti
500 gr di farina 00 (io ho usato kamut mista a multicereali)
2 bicchieri di vino bianco (consigliato il Gavi *)
1/2 bicchiere di olio di oliva
200 gr zucchero
una bustina di lievito per dolci (io uso biovegan o baule volante)
1 pizzico di sale

procedimento

  • in una spianatoia o in una ampia ciotola impastare la farina setacciata, con l'olio, il vino e il sale.
  • Aggiungere lievito e zucchero e lavorare fino ad ottenere un panetto di impasto liscio
  • Tagliare dei pezzetti di impasto (dimensione di una noce) (1) e tirare un bastoncino (2) e chiuderlo ad anello (3)
(1)

(2)


(3)

  • Disporre sulla teglia e cuocere in forno caldo statico a 200°C fino a che saranno dorati. Ci vorranno circa 13-15 minuti.
  • lasciare raffreddare e conservare in scatole di latta


Questo canestrello si conserva a lungo, è molto sodo e croccante, adatto all'inzuppo, magari in un buon bicchiere di vino!
Essendo  privo di grassi animali e uova è da considerarsi totalmente vegan.


(*) Il Gavi è un vino prodotto in un'area di alcuni comuni in provincia di Alessandria, vinificato con uve cortese 100% in purezza presenta un colore paglierino più o meno carico, il profumo è delicato e sapore asciutto.


Ricetta tipica del Piemonte

domenica 19 aprile 2015

Piselli in agrodolce | Cucina del Piemonte

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/

piselli in agrodolce
Finalmente Artù è tornata a pubblicare, sono passati esattamente quattro mesi dal mio ultimo post. Non ho cucinato molte cose nuove, ma ho dedicato molto tempo a me, al mio bimbo e ad altre mie passioni: camminare e ricamare.

Abbandonare i miei lettori e il blog ha fatto rattristare le persone che mi sono vicine, in primis mio marito, che ha deciso di farmi riparare il pc portatile per permettermi di scrivere ed essere attiva.

La primavera è iniziata e con le belle giornate viene voglia di cambiare la tipologia di piatti da portare in tavola e alleggerire i gusti e soprattutto la lista degli ingredienti da acquistare. Più è veloce la  ricetta e più si dedica tempo alla propria famiglia, senza però rinunciare a cibi sani e a deliziosi abbinamenti.




Cucina e territorio oggi ci presenta una carrellata di ricette di

verdure primaverili

Troverete nelle nostre cucine e nelle nostre case:

Cucina della Lombardia: Asparagi al taleggio
Cucina del Friuli Venezia Giulia: Fritaia de sparisi -Frittata di asparagi
Cucina del Piemonte: Piselli in agrodolce qui da me
Cucina della Toscana:Spinaci con gli occhi
Cucina del Lazio: (silvia è in tour, la aspettiamo al prossimo appuntamento)
Cucina della Campania:--
Cucina della Basilicata: Ciaudedda lucana
Cucina della Calabria: Carciofi ripieni alla calabrese
Cucina della Sicilia: Cardella ripassata con aglio olio e peperoncino



Piselli in agrodolce

(ricetta tratta ed adattata da "La cucina piemontese in 1000 ricette tradizionali - prov. di Alessandria)




ingredienti (per due persone)
125 gr di pisellini finissimi
1 cucchiaio da tavola di zucchero
1/2 cucchiaio di aceto (io preferisco il balsamico o quello di vino rosso)
1 cucchiaio di olio di oliva
sale e pepe q.b.



preparazione

  • In un pentolino di coccio far sciogliere a fuoco lentissimo lo zucchero, l'aceto, l'acqua, l'olio ed aggiustare di sale e pepe. Mescolate per circa 10 minuti per amalgamare il composto.
  • Aggiungere i piselli e cuocere fino a che sarà evaporata l'acqua prodotta.  O comunque assaggiate. I  miei hanno impiegato solo 10 minuti, ma ero piccolissimi e molto teneri






Servite questo contorno caldo con qualsiasi tipologia di carne, sia rossa che bianca o con delle uova fresche di campagna magari fritte o semplicemente cotte in camicia. Oppure con un formaggio delicato che non copra il gusto agrodolce dei piselli.






I piselli sono una varietà di legumi ricca di proteine ed amidi. Vengono utilizzati sia freschi, che essiccati, ed addirittura si trovano anche in farine, quelli freschi si prestano benissimo alla surgelazione. Contengono vitamine, minerali, hanno un indice glicemico moderato, e bassissimo contenuto di lipidi.
In Piemonte, come più volte ho scritto, la coltivazione di verdure e frutta è ampiamente diffusa. La coltivazione di piselli è predominante soprattutto nella zona del torinese, dove ho saputo si tiene anche una famosa sagra nel comune di Casalborgone (TO). La raccolta dei piselli in questa zona  avviene da fine aprile a fine giugno.




Vi aspettiamo a maggio con una nuova interessante uscita di ricette del nostro territorio

Ricetta dal Piemonte

Seguiteci sulla nostra pagina Facebook

(Clicca qui sopra)



venerdì 19 dicembre 2014

Antipasto piemontese o giardiniera | Cucina del Piemonte


Ricette per le feste

Antipasto piemontese o giardiniera


Antipasto piemontese ovvero la giardiniera della zia Rita

Ingredienti

2 kg di pomodori maturi
300 gr carote
300 gr sedano
300 gr fagiolini
300 gr cipolline
300 gr peperoni
2 bicchieri olio
2 bicchieri aceto
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di sale grosso


Procedimento


  • Tagliare i pomodori e metterli in un colapasta per eliminare l'acqua di vegetazione. Dopodichè passarli al passaverdure in modo da eliminare sia i semi che la buccia.
  • Pulire le verdure e prepararle a tocchettini piccoli lasciandoli separati per tipologia.
  • Mettere in una pentola i pomodori ed iniziare la cottura, appena prende il bollore aggiungere olio, aceto, zucchero e sale.
  • Ripreso il bollore aggiungere le carote e cuocere 5 minuti dal bollore.
  • Poi aggiungere il sedano, cuocere 5 minuti dal bollore.
  • Poi si inseriscono i fagiolini e stavolta contiamo 4 minuti dal bollore.
  • A questo punto inserire le cipolline e teniamo altri 4 minuti.
  • In ultimo i peperoni per due minuti.
  • Invasare caldissimi e tenere coperti finchè i vasetti non creeranno il sottovuoto da soli.



Questa è una conserva che di solito va preparata in estate e si consuma tutto l'anno. Non manca mai tra gli antipasti delle feste.
Si può arricchire con del buon tonno in olio di oliva e avrete un piatto unico strepitoso!

antipasto piemontese (ricetta tipica)



Buone feste a tutti, un grazie speciale alla zia Rita, gran maestra di antipasto alla Piemontese per la sua gentile concessione della ricetta personale! grazie ancora!



Artù vi saluta e per il momento si prende una pausa di riflessione. Ringrazio tutti i miei lettori che mi hanno seguito in questi intensi tre anni e mezzo....non scapperò. Magari tornerò....




Vi consiglio di passare dalle altre blogger per le loro ricette

Cucina della Lombardia:  Panun dolce tipico della Valtellina
Cucina del Piemonte: Antipasto piemontese ovvero la giardiniera della zia Rita
Cucina della Toscana : Cavallucci
Cucina del Lazio: Pangiallo
Cucina della Campania: struffoli, roccocco e mustacciuoli
Cucina della Basilicata: "Peperoni cruschi fritti"
Cucina della Sicilia: Dicembre: il trionfo della Cassata Siciliana
Cucina della Calabria: Crispeddi ca lici(crespelle calabresi con l'acciuga)



mercoledì 19 novembre 2014

Vino bollito - Véin brulé | Cucina Piemontese

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Cucina e territorio di casa nostra 

presenta

Castagne e vino









Cucina del Piemonte .... oggi cuciniamo con il VINO

Vino bollito detto "véin brulé"(nel dialetto novese, provincia di Alessandria) è una preparazione tipica del periodo freddo soprattutto nelle campagne e nelle zone di alta collina. La diffusione della ricetta in rete è talmente alta che quasi non volevo nemmeno condividerla. Ma basta digitare in un motore di ricerca vin brule - Piemonte che troverete circa 43000 links che non sono bazzeccole! sicuramente la ricetta non è una e sola, ma varia di famiglia in famiglia e di zona in zona.

Oggi vi racconterò della mia versione che prende spunto da un libro dialettale che adoro "I novesi a tavola" e nel quale si trovano spesso spunti per sorridere un pochino:

"quando i dottori erano pochi e i medicinali quasi una rarità era in uso la ricetta del vicino e dell'amico.....(infusi, impiastri, ...) - e qui l'autore dice - ...a casa mia, essendo tutti di buon bicchiere, si curavano le malattie con il vino cotto e, sinceramente, esclusi i casi di fratture, si ottenevano discreti miglioramenti"

Vino bollito

  • In una pentola di coccio versare un litro di vino rosso (dolcetto - nebbiolo).
  • Aggiungere pezzetti di cannella, chiodi di garofano, buccia di limone.
  • Coprire con carta straccia e far bollire pochi minuti
  • Appena noterete che la carta sarà inumidita fare un foro al centro e accendere il fuoco (questa operazione serve per annullare la formazione di alcol etilico che si è formato in ebollizione, come consiglia l'autore!)
  • Servire in tazze calde
consiglio

Se potete non acquistate i vini brulé già pronti solo da riscaldare, nè tantomeno i preparati di spezie. Spesso sono prodotti con vinelli di bassa qualità, il cui gusto viene coperto da quello di spezie e zucchero. Ci vuole davvero poco per prepararlo in casa. Si conserva in frigo anche un paio di giorni, basta scaldarlo prima di consumarlo. Ma ricordatevi di riporlo dopo averlo filtrato ed aver eliminato spezie e scorze altrimenti rimane troppo carico e forte di aroma.

A piacere potete aggiungere noce moscata, pepe, zenzero, scorza di arancia, tocchetti di mela e pera e zucchero. 

Vein brulé 


Il Dolcetto è un vitigno (da cui prende il nome anche il vino) tipicamente diffuso in terra Piemontese. Il vino è ottenuto in purezza con uve dolcetto al 100%, il suo colore rosso rubino, profumo vinoso, morbido e armonico,
A seconda della zona di produzione troviamo:
Dolcetto d'Acqui
Dolcetto d'Alba
Dolcetto d'Asti
Dolcetto delle Langhe
Dolcetto di Diano d'Alba  
Dolcetto di Dogliani

Il Superiore viene invecchiato dai 10 ai 14 mesi.

Il Nebbiolo è un vitigno a bacca nera diffuso in Piemonte soprattutto per la preparazione di vini da invecchiamento. Il nome pare provenga dal fatto che spesso la sua vendemmia è tardiva quando proprio iniziano a salire le prime nebbie. O alcuni riferiscono che l'acino ricoperto da molta pruina le conferisca questo aspetto nebbioso opaco.
Viene vinificato spesso in purezza grazie alle sue caratteristiche organolettiche che lo rendono  stabile sia come aromi che come colore. Note fruttate, e di spezie sono la sua caratteristica principale. Da questi ricchi grappoli nascono i famosi Barolo e Barbaresco.


vino bollito - ricetta piemontese


Dal punto di vista culinario il Vin Brulé è una preparazione di vino rosso, (zucchero), spezie, diffusissima anche nei paesi europei del nord, e in quasi tutta l'Italia del nord. E' davvero immancabile nei mercatini di Natale e nella zona del Piemonte è diffuso nelle feste di paese nel periodo che va dall'Avvento al Carnevale. Dal punto di vista conviviale spesso si trovano a condividere un bicchiere di vin brulé (magari preparato dalle associazioni degli alpini, maestri nella preparazione), sui sagrati delle chiese, appena terminata la messa, sia uomini che donne, fedeli e non. 


ricetta e tradizioni del Piemonte

mercoledì 16 luglio 2014

Bulgur con verdure | Cottura a microonde

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Il Bulgur è un alimento ottenuto dal grano duro germogliato, come si legge su Wikipedia il processo di lavorazione prevede una cottura a vapore, una fase in cui viene fatto seccare e infine la macinatura durante la quale viene macinato e spezzato il chicco.

Essendo ottenuto dal grano integrale è ricco di fibre, vitamine, fosforo.

Le verdure non mancano mai nella mia cucina e nelle mie ricette, donano freschezza, colore, rendono completo ogni pasto ed ogni piatto. Mi attengo più possibile alla stagionalità, attingendo dall'orto di mio papà e dal freezer dove conservo le scorte per i periodi di magra....


La ricetta che vi propongo oggi è estremamente semplice, ma sana e priva di grassi aggiunti.
Perfetta per un apporto nutrizionale ed energetico per far fronte al mio lavoro di neo-mamma.






Bulgur con verdure

Ingredienti per due persone
160 gr di bulgur Ecor
400 gr di acqua
dado vegetale bimby (un cucchiaio da the)
due carote biologiche piccole
mezza tazza di piselli fini surgelati
uno scalogno biondo
olio extra vergine ligure
(spolverata di curry o pepe nero a piacere)

Procedimento

  • Lavare il bulgur sotto il getto dell'acqua per togliere eventuali impurità
  • Tritare con il Turbo Chef Tupperware le carote e lo scalogno riducendoli a pezzetti
  • Mettere nel cuociriso di Tupperware tutti gli ingredienti ad esclusione dell'olio
  • Impostare il vostro microonde a max 800W (il mio prevede 750W) per il tempo indicato nella confezione del vostro bulgur (il mio indica 7 minuti, più tempo di riposo)
  • Aprire il cuociriso, mescolare e verificare il grado di cottura del cereale. Io ho aggiunto ancora tre minuti di cottura a 750W ed ho lasciato riposare chiuso per altri 3 minuti.
  • Impiattare e servire caldo, volendo visto il caldo si può consumare come una qualsiasi insalata fredda. L'importante è condire con un ottimo olio a crudo, versato al momento.
  • Per chi ama i gusti speziati si può aggiungere il curry prima degli ultimi minuti di cottura, oppure spolverare con pepe nero prima di servire in tavola

Io ho usato uno stampo da budino per dare la forma a corona, ho unto l'interno, pressato bene il bulgur e lasciato qualche istante, poi rovesciato su un piatto da portata, è un modo originale e carino per presentare un piatto semplicissimo!






Alla prossima ricetta....i ritmi sono lenti nella Contea di Camelot, ogni attimo lo voglio dedicare al mio cucciolo d'uomo che adoro come niente altro al mondo.

Buona settimana



giovedì 22 maggio 2014

Ciambella al cocco e mirtilli rossi | senza lattosio, senza uova



La ciambella, uno dei dolci casalinghi da credenza più diffuso, il buco e la forma tonda che si presta ad essere affettata durante la colazione sono senza dubbio un must nelle famiglie italiane!
La possibilità di trovare due ricette uguali è praticamente nulla, idem per la scelta degli ingredienti (si può realizzare nella versione dolce, e in quella salata), idem per il tipo di cottura o lo stampo utilizzato.

Io mi sono cimentata nella preparazione di una ciambella negli stampi usa e getta di carta di Chef Artù, il formato da 750 gr rende giustizia a chi ha voglia di dolce o a chi magari vuole accontentare una bella tavolata di amici ad un brunch.

La mia scelta è ricaduta su un ingrediente che amo, il cui profumo mi ricorda l'estate e il caldo.....il cocco! Presente in triplice veste: farina, cocco rapé e latte di cocco.
Volete scoprire l'idea?

Ed inoltre, questa ricetta è adatta agli intolleranti ai latticini ed alle uova, per cui si può definire tranquillamente un dolce vegano. Come sapete ogni tanto mi cimento anche io in questo tipo di cucina, e da tanto tempo nel mio blog è presente il tag Vegan dove potrete trovare tante idee semplici ed originali.






Ciambella al cocco e mirtilli rossi (vegan)
Ingredienti

280 gr di farina bianca
100 gr di farina di cocco biologica
50 gr di cocco rapé
170 gr di zucchero di canna biologico
140 gr di olio di mais
400 ml di latte di cocco (una lattina)
1 bustina di lievito per dolci
4 cucchiai di mirtilli rossi disidratati

4 cucchiai di confettura di frutti rossi a piacere (io ne ho usata una di ciliegia)
2 cucchiai di cocco rapé





Procedimento

  • Unire tutti gli ingredienti asciutti e mescolarli bene (farina, farina di cocco, cocco rapé, zucchero e lievito
  • Unire in una seconda ciotola gli ingredienti liquidi (olio e latte di cocco). Se il latte di cocco si presenta troppo compatto è sufficiente scaldarlo a bagno maria pochi minuti e tornerà allo stato liquido
  • Unire gli ingredienti delle due ciotole, l'impasto sarà denso e compatto.
  • Dopo aver lasciato a bagno in acqua tiepida i mirtilli rossi, aggiungerli all'impasto e adagiare e livellare bene nello stampo a ciambella
  • Cuocere a 180°C ventilato per circa 40 minuti (verificare con prova stecchino, sempre!!)
Ciambella prima e dopo la cottura

  • Lasciare raffreddare, decorare con la confettura appena tiepida e leggermente sciolta, e spolverare con cocco rapé
Ciambella al cocco e mirtilli rossi (vegana)


La torta al taglio si presenta umida, morbida ma compatta, si sente il cocco e il suo profumo, volendo si potrebbe accompagnare ad un buon the ai frutti rossi, o qualche cucchiaio di confettura spalmato sulla fetta per una colazione piena di energia!



Con questa ricetta partecipo al contest Chef Artù - Terza Manche - sezione La ciambella



se vi è piaciuta la mia ricetta, ma solo se la apprezzate davvero, potete lasciare un mi piace cliccando qui

venerdì 16 maggio 2014

Spaghettini ai datterini, olive ed erbe aromatiche | Pastamatic | #FRD2014

Food Revolution Day 2014 

ossia 

#FRD2014

foto tratta dal web


Di cosa si tratta?

Il Food Revolution Day è uno degli eventi che maggiormente condivido a livello mondiale, si avete capito bene!  si realizza proprio in tutto il mondo in contemporanea, e si pone il fine ultimo di portare un deciso cambiamento nel mondo del cibo e della cucina. Cucinare cibo buono e sano porta beneficio alla nostra salute e alla nostra felicità, non trovate? Lo chef Jamie Oliver è il primo supporter di questa filosofia di buona alimentazione. Vi invito a leggere nel sito FRD e ne rimanete piacevolmente attratti. Nel sito italiano troverete gli appuntamenti che si svolgeranno oggi 16 maggio 2014.

Io ho partecipato nel 2012 con Cocotte di frittata con calendula ed erba amara e nel 2013 con Riso con le fave, se avete voglia passate a leggervi le due ricette, a me erano piaciute un sacco!



Spaghettini ai datterini, olive ed erbe aromatiche

Spaghettini ai datterini, olive ed erbe aromatiche
con Pastamatic

Per la pasta
300gr di semola di grano duro
200gr di farina 00
acqua (livello 3 del misurino in dotazione)

Versare nel cestello della Pastamatic acqua e farina ed impastare per qualche minuto. Attenzione l'acqua va aggiunta poco alla volta, finché non si otterrà un impasto sbricioloso ma umido!!
Trafilare la pasta e adagiarla su vassoi infarinati, in attesa della cottura.

Pastamatic e spaghettini 


Per il sugo
1 barattolo di salsa di datterini homemade da 250 gr
olio di oliva
olive nere cotte al forno (snocciolate)
origano
mix erbe aromatiche essiccate fatto da mio marito (salvia, salvia ananas, erba cipollina, timo, melissa, rosmarino)
lievito alimentare in scaglie

In una padella versare due o tre cucchiai di olio, scaldare la salsa di datterini ed eventualmente allungarla con poca acqua di cottura della pasta.
Aggiungere le olive nere cotte al forno (precedentemente snocciolate) e l'origano.

Cuocere la pasta (metà di quella prodotta è sufficiente per 4 persone) in acqua salata e passarla ancora al dente in padella per farla insaporire bene.
Servire nel piatto spolverando con il mix di erbe aromatiche e lievito in scaglie (sostituto del formaggio per rendere il piatto totalmente vegan).



Passate dalle mie due compagne di avventura con le loro interessanti e sane ricette per il FRD2014

Carla - Le delizie della mia cucina  Pomodori Confit
Stefania - Nuvole di farina  Omogeneizzato ai frutti di bosco e mela

La scelta di proporre un piatto di pasta è sicuramente consapevole e voluta, la pasta come fonte di carboidrati è tipica della nostra varia dieta mediterranea, il pomodoro non può mancare, le nostre olive sono speciali e con poche erbe aromatiche riduciamo al massimo il consumo di sale nella nostra dieta.


Ps. vi consiglio di ripassare tra qualche giorno, così saprete come ho condito la restante metà della produzione di spaghettini trafilati a bronzo

sabato 3 maggio 2014

Colomba di pane o PanColomba alle tre farine e tre aromi

Colomba di pane
La colomba per forma e tradizione va abbinata e fa pensare decisamente al periodo pasquale. Lo so, sono in ritardissimo, ma il contest di Chef Artù meritava assolutamente di essere onorato con una bella ricetta (almeno per me) da realizzare in uno dei suoi formidabili stampi usa e getta. Io vi suggerisco l'idea dell'impasto e della combinazione di sapori, voi fatene buon uso e realizzatela nella forma che preferite, o addirittura in versione mini panini, ottimi per tutti i prossimi pic nic che sarete in procinto di organizzare con l'arrivo della bella stagione!

Ho utilizzato diverse farine per rendere il mix un pochino diverso dal solito, o per insegnare che a volte anche con gli avanzi della vostra dispensa si possono ottenere ottimi risultati, senza crucciarsi se non si ha a disposizione il quantitativo esatto di farina per una determinata ricetta, soprattutto per la panificazione, più si osa, più si ottiene un bel risultato. Lo stesso discorso, purtroppo, non vale per la pasticceria, scienza molto precisa e piuttosto poco flessibile!

L'idea dei semi è accattivante e serve per dare colore al vostro pane, se preferite i semi possono essere inseriti anche nell'impasto.

L'uso del latte di soja rende il pane totalmente adatto agli intolleranti al lattosio e ai vegani.

Lo stampo che ho utilizzato io è il formato colomba da 750 gr. della Linea Preparare di Chef Artù




Colomba di pane (alle tre farine e tre aromi)


Colomba di pane (o PanColomba) alle tre farine e tre aromi

Ingredienti

170 gr farina di kamut biologica
160 gr farina tipo 0 biologica
170 gr farina manitoba
200 gr di acqua
100 gr di latte di soja naturale
1 cucchiaio da the di malto di orzo
3-4 cucchiai di olio di oliva evo
1 cucchiaino colmo di sale fino
1 bustina di lievito secco da 7 gr

per decorare
semi di sesamo bio
semi di papavero
paprika dolce


Procedimento a mano

  • Miscelare le farine sulla spianatoia. 
  • In una brocca da microonde intiepidire acqua, latte e versarvi lievito e malto facendoli sciogliere bene
  • Aggiungerli man mano alle farine, unendo anche l'olio e il sale
  • Impastare bene, ottenere un panetto morbido ed elastico e lasciare lievitare in una ciotola con un filo di olio sul fondo (io uso la mescolatrice di Tupperware)
Procedimento con bimby
  • Nel boccale versare acqua, latte, olio, malto e lievito 30 secondi vel 6 a 37°C
  • Aggiungere le farine e il sale a vel 6 per 30 sec. Poi vel spiga per almeno un minuto e 30 secondi
  • Lasciare lievitare nel boccale o se preferite trasferite in una ciotola come consigliato sopra
Procedimento con MDP
  • Nel cestello della vostra mdp versare gli ingredienti come da vostra abitudine. Nella mia si inizia dai liquidi, poi le farine, avendo cura di tenere lontano (soprattutto se usate la programmazione) sale e lievito! 
  • Avviare il programma impasto e lasciare lievitare direttamente nel cestello. 


La prima lievitazione dovrebbe durare almeno un paio di ore.


Seconda parte procedimento


  • A questo punto formate tante palline di impasto calcolando di coprire la superficie dello stampo a forma di colomba, lasciando un pochino di spazio tra una e l'altra (cresceranno meglio durante la lievitazione)
  • Preparate tre piattini con i rispettivi aromi: paprika dolce, semi di papavero, semi di sesamo.
  • La calotta delle vostre palline di impasto deve essere totalmente ricoperta di semi o polvere. 
  • Adagiarle nello stampo creando un mix di colori, ovviamente con la parte colorata verso l'alto.
i colori nel dettaglio
  • Lasciare lievitare ancora almeno altri 45 minuti, coprendo con un canovaccio
Il pan colomba lievita


  • Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti

Colomba di pane



Con questa ricetta partecipo al contest di Chef Artù argomento "la colomba di Pasqua"


Se vi piace davvero la mia ricetta potete votarla qui con un "Mi piace". Grazie di cuore!!!

lunedì 7 aprile 2014

Seitan e porri al curry | 100% Vegetal Monday

Seitan e porri al curry


Il seitan, ormai è un alimento conosciuto quasi da tutti, non solo dai vegetariani e vegani, ma per chi non lo conoscesse ancora, in breve vi dico che è uno ingrediente altamente proteico ottenuto dal glutine di grano o farro. NATURALMENTE NON E' ADATTO AI CELIACI.

In commercio lo si trova al naturale, in panetti, affettato, ed essendo già cotto le ricette che potete realizzare con il seitan sono sempre molto più veloci rispetto a qualsiasi ricetta realizzata con la carne. Ovviamente a differenza della carne non ne contiene né i grassi né il colesterolo.

In rete si trovano diverse ricette per ottenere da semplice unione di farina e acqua i panetti di seitan. Potete sbirciare nei famosi blog vegan per trovare tutto ciò che vi incuriosisce riguardo questo ingrediente.

Ammetto di aver provato a realizzarlo home made, ma il procedimento è piuttosto lunghetto e ovviamente per praticità ripiego spesso su quelli che trovo nei negozi di alimenti biologici o in erboristerie ben fornite.

La ricetta di oggi è velocissima e gustosa.





Seitan e porri al curry

Ingredienti per una persona 

1 fetta di seitan bio (io ho comprato Fior di Loto)
2 porri piccoli
olio evo
semi di sesamo nero
semi di sesamo
curry (altromercato)
acqua q.b.
dado vegetale (homemade)

Preparazione

  • Pulire e tagliare a rondelle i porri, anche la parte verde
  • Rosolare in olio, ed aggiungere acqua e dado vegetale (io il mio homemade bimby) e lasciare stufare lentamente

  • Tagliare il seitan a cubetti ed aggiungerlo nella padella insieme ai porri. Spolverare di curry, se necessario aggiungere un paio di cucchiai di acqua per scioglierlo bene

  • Servire caldissimo cospargendo con i due tipi di semi di sesamo


Oggi è lunedì e come sapete, quando posso lascio la mia ricetta per la raccolta del 100% vegetal monday de "La cucina della capra" che dallo scorso anno mi ha rapito con questa iniziativa.
Da lei troverete un blog TOTAL VEG e ricco di ricette favolose!


giovedì 6 marzo 2014

Pici all'aglione | Quanti modi di fare e rifare

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/

Pici all'aglione
Pici all'aglione che si creda o no, è la quarta "parola chiave" per la ricerca nel mio blog. Incredibile per un blog che pubblica ricette piemontesi, vero?
Ma quel post con la ricetta e le immagini della splendida Toscana, pur sembrando passato in sordina, in realtà continua ad essere ampiamente visualizzato!

A proposito di Pici all'aglione oggi con tutte le cuochine del Quanti modi di fare e rifare siamo ospiti nella cucina di Stella di "Una stella ai fornelli", ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo messo le mani in pasta (nel vero senso della parola questa volta!)


Per la ricetta originale vi rimando da lei, troverete i trucchetti e la spiegazione dettagliata per realizzare questa pasta tipica della Toscana. Si tratta di una sorta di spaghetto tirato a mano, dall'impasto semplicissimo di acqua e farina, a cui possiamo abbinare questo delizioso sugo all'aglione (ma si possono trovare altre versioni stuzzicanti in rete)



°^°^°^°
Passiamo alla mia versione, ho apportato poche varianti, adattandola a mio gusto ed alla stagione (la salsa al posto del pomodoro fresco), l'aggiunta del rosmarino (che adoro insieme all'aglio) e la veganizzazione (con l'uso del lievito in scaglie al posto del formaggio)




Pici all'aglione

Ingredienti per 2 persone:

per la pasta
75 gr di farina di semola biologica
75 gr di farina tipo 0
olio un cucchiaino
sale q.b.
acqua q.b.
per il sugo
olio q.b.
aglio (almeno 2 spicchi grandi a persona)
250 gr di salsa di pomodoro al naturale fatta in casa
dado vegetale bimby
un pizzico di rosmarino tec al
un pizzico di lievito alimentare in scaglie

Procedimento

  • Setacciare le farine su una spianatoia (io uso il foglio di silicone di happyflex) aggiungere olio, sale (un pizzico) e acqua tiepida e procedere con l'impasto.
  • Il composto dovrà risultare compatto ma elastico, coprirlo e lasciarlo riposare (io solo 15 minuti)
  • Tagliare e stendere a mattarello dei pezzi di impasto, ottenendo delle strisce, da queste tagliate dei fili sottili che andrete a lavorare arrotolandoli tra le mani fino ad ottenere dei lunghi spaghettoni. Cercate di farli sottili, perché in cottura aumentano di dimensione! Cospargere di semola e lasciare asciugare la pasta
Pici in produzione

  • In una padella scaldare l'olio e l'aglio (a cui va tolta l'anima!), aggiungere la salsa ed allungarla con un pochino di acqua e la punta di un cucchiaio di dado vegetale bimby. Cuocere circa 15 minuti, nel frattempo far bollire l'acqua di cottura della pasta
  • I pici freschi, cuociono velocemente, giusto qualche minuto dopo che l'acqua riprende il bollore e la pasta risale a galla. Scolare e condire con il sugo, una volta sistemati i pici nel piatto cospargere di lievito alimentare in scaglie (sostituisce il formaggio pecorino o grana) per la versione senza latticini e vegana.
Pici all'aglione


Ci ritroveremo qui tutti insieme il 6 di aprile per cucinare: