Visualizzazione post con etichetta Letture di Cucina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Letture di Cucina. Mostra tutti i post

venerdì 19 giugno 2015

Maiale alla salvia | Cucina Piemontese

@http://lacasadi-artu.blogspot.it



Siamo giunti al nostro appuntamento mensile di Cucina e territorio di casa nostra, con l'arrivo dell'estate abbiamo pensato di proporvi un argomento molto profumato, molto aromatico....volete scoprire con noi le ricette e le tradizioni locali con

Le erbe aromatiche

Le cucine sono aperte per voi, passate a trovarci e non vi pentirete di aver letto tutti i nostri post, ne siamo certe!

Cucina della Lombardia: Frittata alle Erbe Fini 
Cucina del Piemonte: Maiale alla salvia - Animà ncu a sòlvia (qui da me)
Cucina della Toscana : Scarpaccia salata
Cucina del Lazio: Spaghetti alla Checca
Cucina della Campania : Zuppa estiva
Cucina della Basilicata: Focaccia rossa
Cucina della Calabria: pesce spada in salmoriglio
Cucina della Sicilia: non partecipa


La nostra bellissima Italia gode di un patrimonio di ricette davvero infinito, dopo aver passato in rassegna le più famose e diffuse, ho pensato di proporvi un qualcosa di delizioso, semplice e dai sapori di un tempo.
In tutte le zone di campagna la carne di maiale è spesso presente, sia come piatto principale, sia come insaccato, o anche utilizzata sfruttando persino pezzi considerati di scarto.

Le erbe aromatiche sono un grande aiuto in cucina, ci permettono di godere dei loro olii e con poche e semplici mosse un piatto anonimo diventa un signor piatto. Ormai anche la moda di coltivare un piccolo orto, addirittura sul balcone ci aiuta ad avere sempre a portata di mano uno "sprint" per rinnovare le ricette. Ma non crediate che sia una moda dei nostri giorni, perché i nostri anziani le erbe aromatiche le sapevano usare davvero in maniera sapiente.

La salvia è sicuramente molto diffusa e di facile coltivazione, viene utilizzata sia in erboristeria, che nel campo dell'alimentazione. Ha proprietà antisettiche, antiossidanti, antiinfiammatorie, diuretiche, digestive... (fonte wikipedia)
Nel basso Piemonte viene utilizzata tantissimo, in svariate ricette, dai liquori digestivi, alle focacce, ai primi piatti, ai secondi....

Proprio per questo oggi voglio proporvi una ricetta che ho trovato su uno dei primi libri di cucina che ho avuto tra le mani. "I novesi a tavola" è una raccolta di ricette scritte in dialetto novese e con relativa traduzione, datato 1988 e redatto a cura della Società Storica del Novese.

..."aromatizzare con la salvia è sempre stato quasi d'obbligo a Novi. Non c'era orto che non offrisse questo semplice dalle virtù magnifiche. Piaceva quel tale effluvio nobile che promanava da questo suffrutice officinale..."

(pag 205 del suddetto volume)

Maiale alla salvia


Maiale alla salvia

Ingredienti (ricetta tratta dal libro e modificata da me)
filetto di maiale (circa 700-800 gr)
mezzo bicchiere di vino bianco
mezzo bicchiere di olio di oliva
una cipolla bionda
timo qualche rametto
alloro una foglia
salvia in abbondanza
chiodi di garofano al massimo cinque
sale e pepe

Procedimento

  • In una ciotola mettere a marinare la carne ben sgrassata aggiungendo: olio, cipolla affettata, vino, timo, alloro, chiodi di garofano e salvia. Lasciare macerare per almeno tre ore, muovendola di tanto intanto
  • Scolare dalla marinatura e coprire la carne con rametti di salvia, deporla in una pirofila unta con olio.
  • Cuocere in forno caldo, girandola e bagnandola con del brodo se asciugasse troppo. Io ho impiegato 20 minuti a 210°C più 8 minuti di solo grill a media potenza

  • Salare e pepare prima di servire a fette
Ho accompagnato il mio filetto con dadolata di zucchine stufate con aglio, olio e salvia secca sbriciolata. Il contorno lo potete abbinare a vostra scelta, a seconda della stagionalità.



Buon appetito

Ricetta tipica Piemontese





martedì 19 maggio 2015

Canestrelli di Ovada | Cucina Regionale Piemonte

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/

Pic Nic? Come definireste la vostra idea di pic nic?

Nel mio immaginario di piccola bimbetta il pic nic è sempre stato un evento carico di entusiasmo ed aspettative. Da noi si usava definire "pranzo al sacco" il fatto di prepararsi un bel po' di leccornie che potessero reggere il trasporto dentro una sacca, o uno zaino, o un cesto di vimini (ma questa opzione solo se il percorso era semplice ed agevole per arrivare con tutto integro!) e che potessero essere consumate in allegria stesi su coperte a quadretti o tovaglie giganti, rigorosamente seduti a gambe incrociate.
Il mio passato nel Gr.Est. parrocchiale mi ha sicuramente aiutata ad essere una persona molto alla buona e senza pretese, una bella merenda era assicurata con  l'intramontabile pane e salame, qualche frutto ed i canestrelli di magro, detti canestrelli al vino o da fiera.

Questi canestrelli sono un must nel basso Piemonte, forse qualcuno di voi ricorderà alle fiere di paese una piccola bancarella improvvisata con due ceste appoggiate su due seggioline in legno, le ceste erano coperte da un telo bianco e appese con due bastoncini facevano bella mostra delle "collane" fatte con spago e i bellissimi canestrelli dorati facevano da "perline". Il mio godurioso piacere, dopo averle acquistate, era infilarmele dalla testa e annusare la mia collana di canestrelli!
Purtroppo il tempo è passato, le tradizioni scompaiono e le nuove leggi sull'igiene non approvano questo tipo di vendita ambulante....

Ma dopo tutte queste chiacchiere forse avete già capito che oggi con il gruppo Cucina e territorio di casa nostra propone i migliori e tradizionali

Dolci da pic nic


Cucina della Lombardia: Cucina Lodigiana "La Bertuldina"
Cucina del Friuli Venezia Giulia: Buzolai di blade
Cucina del Piemonte: Canestrelli di Ovada (qui da me)
Cucina della Toscana : Schiacciata fiorentina
Cucina del Lazio:  bocconotti di ricotta
Cucina della Campania :crostata di marmellata
Cucina della Puglia: Taralli con lo zucchero
Cucina della Calabria: Cuddureddi calabresi con pasta madre

Ricetta Piemontese: Canestrelli di Ovada


Allora ecco a voi la vera ricetta dei

Canestrelli di Ovada
(ricetta tratta da "La cucina piemontese in 1000 ricette tradizionali" - Prov. di Alessandria)

Ingredienti
500 gr di farina 00 (io ho usato kamut mista a multicereali)
2 bicchieri di vino bianco (consigliato il Gavi *)
1/2 bicchiere di olio di oliva
200 gr zucchero
una bustina di lievito per dolci (io uso biovegan o baule volante)
1 pizzico di sale

procedimento

  • in una spianatoia o in una ampia ciotola impastare la farina setacciata, con l'olio, il vino e il sale.
  • Aggiungere lievito e zucchero e lavorare fino ad ottenere un panetto di impasto liscio
  • Tagliare dei pezzetti di impasto (dimensione di una noce) (1) e tirare un bastoncino (2) e chiuderlo ad anello (3)
(1)

(2)


(3)

  • Disporre sulla teglia e cuocere in forno caldo statico a 200°C fino a che saranno dorati. Ci vorranno circa 13-15 minuti.
  • lasciare raffreddare e conservare in scatole di latta


Questo canestrello si conserva a lungo, è molto sodo e croccante, adatto all'inzuppo, magari in un buon bicchiere di vino!
Essendo  privo di grassi animali e uova è da considerarsi totalmente vegan.


(*) Il Gavi è un vino prodotto in un'area di alcuni comuni in provincia di Alessandria, vinificato con uve cortese 100% in purezza presenta un colore paglierino più o meno carico, il profumo è delicato e sapore asciutto.


Ricetta tipica del Piemonte

domenica 19 aprile 2015

Piselli in agrodolce | Cucina del Piemonte

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/

piselli in agrodolce
Finalmente Artù è tornata a pubblicare, sono passati esattamente quattro mesi dal mio ultimo post. Non ho cucinato molte cose nuove, ma ho dedicato molto tempo a me, al mio bimbo e ad altre mie passioni: camminare e ricamare.

Abbandonare i miei lettori e il blog ha fatto rattristare le persone che mi sono vicine, in primis mio marito, che ha deciso di farmi riparare il pc portatile per permettermi di scrivere ed essere attiva.

La primavera è iniziata e con le belle giornate viene voglia di cambiare la tipologia di piatti da portare in tavola e alleggerire i gusti e soprattutto la lista degli ingredienti da acquistare. Più è veloce la  ricetta e più si dedica tempo alla propria famiglia, senza però rinunciare a cibi sani e a deliziosi abbinamenti.




Cucina e territorio oggi ci presenta una carrellata di ricette di

verdure primaverili

Troverete nelle nostre cucine e nelle nostre case:

Cucina della Lombardia: Asparagi al taleggio
Cucina del Friuli Venezia Giulia: Fritaia de sparisi -Frittata di asparagi
Cucina del Piemonte: Piselli in agrodolce qui da me
Cucina della Toscana:Spinaci con gli occhi
Cucina del Lazio: (silvia è in tour, la aspettiamo al prossimo appuntamento)
Cucina della Campania:--
Cucina della Basilicata: Ciaudedda lucana
Cucina della Calabria: Carciofi ripieni alla calabrese
Cucina della Sicilia: Cardella ripassata con aglio olio e peperoncino



Piselli in agrodolce

(ricetta tratta ed adattata da "La cucina piemontese in 1000 ricette tradizionali - prov. di Alessandria)




ingredienti (per due persone)
125 gr di pisellini finissimi
1 cucchiaio da tavola di zucchero
1/2 cucchiaio di aceto (io preferisco il balsamico o quello di vino rosso)
1 cucchiaio di olio di oliva
sale e pepe q.b.



preparazione

  • In un pentolino di coccio far sciogliere a fuoco lentissimo lo zucchero, l'aceto, l'acqua, l'olio ed aggiustare di sale e pepe. Mescolate per circa 10 minuti per amalgamare il composto.
  • Aggiungere i piselli e cuocere fino a che sarà evaporata l'acqua prodotta.  O comunque assaggiate. I  miei hanno impiegato solo 10 minuti, ma ero piccolissimi e molto teneri






Servite questo contorno caldo con qualsiasi tipologia di carne, sia rossa che bianca o con delle uova fresche di campagna magari fritte o semplicemente cotte in camicia. Oppure con un formaggio delicato che non copra il gusto agrodolce dei piselli.






I piselli sono una varietà di legumi ricca di proteine ed amidi. Vengono utilizzati sia freschi, che essiccati, ed addirittura si trovano anche in farine, quelli freschi si prestano benissimo alla surgelazione. Contengono vitamine, minerali, hanno un indice glicemico moderato, e bassissimo contenuto di lipidi.
In Piemonte, come più volte ho scritto, la coltivazione di verdure e frutta è ampiamente diffusa. La coltivazione di piselli è predominante soprattutto nella zona del torinese, dove ho saputo si tiene anche una famosa sagra nel comune di Casalborgone (TO). La raccolta dei piselli in questa zona  avviene da fine aprile a fine giugno.




Vi aspettiamo a maggio con una nuova interessante uscita di ricette del nostro territorio

Ricetta dal Piemonte

Seguiteci sulla nostra pagina Facebook

(Clicca qui sopra)



venerdì 19 settembre 2014

Torta di frutta | Cucina Piemontese



Settembre: mese bellissimo, mese dedicato alla  ripresa delle comuni attività sia scolastiche che lavorative, tempo di bilanci e di progetti, e stagione stupenda per gli acquisti. Le spese per il nuovo guardaroba per il piccolo di casa e le compere per la dispensa e per le nuove ricette autunnali che troverete nel mio blog sono nel pieno del fermento.


Settembre: mese speciale per chi, come me, ama il vino, la vendemmia sta partendo con tutto quello che porterà nei prossimi mesi. Profumi di fermentazione di mosto, preparazione di vino nuovo e grande convivialità.



Io e il gruppo di amiche con cui condivido la passione per la buona tavola, le ricette della tradizione e le caratteristiche che differenziano ed uniscono il nostro splendido territorio abbiamo scelto un ingrediente che è davvero versatilissimo in cucina.



Parliamo di

Fichi


In Piemonte come ho più volte ricordato le colture di frutta e verdura sono un vero e proprio patrimonio. nello specifico il fico si trova un pochino in tutto il territorio, pianta semplice ed altamente invasiva ci dona frutti dolci e golosi con i quali possiamo ottenere composte, confetture, creare dolci profumati.


ricetta del Piemonte


Dal punto di vista botanico su internet troverete tutte le informazioni riguardo la pianta, la coltivazione ed altre eventuali nozioni.


Troverete invece da noi spunti, idee e ricette:

Cucina del Friuli Venezia Giulia: Persùt cui fics (prosciutto coi fichi) da Stefania di Nuvole di farina
Cucina della Lombardia: Torta di Fichi Neri da Carla di Le delizie della mia cucina
Cucina della Toscana: Marmellata di Fichi da Ilenia di Senti che profumino
Cucina del Piemonte: Torta di frutta qui da me
Cucina del Lazio: Pizza, prosciutto e fichi da Silvia di Acqua e farina - Sississima
Cucina della Calabria: Miele di fichi  da Giovanna di Pasta e non solo
Cucina della Campania: Bustine con marmellata di fichi da Paola di Cioccolato amaro



Passiamo alla ricetta...

Torta di frutta
(ricetta tratta da "La cucina piemontese" di A. Molinari Pradelli)

Ingredienti

1 kg di frutta mista (mele, pere, pesche, albicocche, fichi)
160 g di burro di motagna
160 g di farina bianca 00
160 g di zucchero bianco
2 uova + 1 tuorlo
un pizzico di sale
una bustina di lievito per torte dolci

burro per la teglia o carta forno





Preparazione tradizionale

  1. Amalgamare zucchero e burro fino a renderli spumosi
  2. Aggiungere farina, uova, lievito e il pizzico di sale rendendo il composto omogeneo
  3. Pulire la frutta e tagliarla pezzetti piccoli
  4. Unire la frutta all'impasto e versare nella teglia imburrata
  5. Cuocere in forno caldo a 180°C per 35-40 minuti fino a doratura
Preparazione con bimby
  1. Versare nel boccale lo zucchero e il burro 20 sec. vel 5
  2. Aggiungere farina, uova, lievito e sale 20 sec. vel 5
  3. Versare delicatamente la frutta a tocchetti e spatolare per un minuto a vel 1-2
  4. Versare nella teglia imburrata
  5. Cuocere in forno caldo a 180°C per 35-40 minuti
torta di frutta (fichi) Piemotese


La torta può essere servita sia tiepida che fredda. A piacere cospargere la superficie di zucchero a velo.



Il sommelier consiglia: 

Brachetto d'Acqui, vino dal color rosso rubino, profumato, delicato, dolce e morbido.
E' prodotto con uve brachetto al 100% in determinati comuni della provincia di Asti e di Alessandria, il cui comune di produzione più famoso è proprio Acqui Terme.
Va consumato giovane, non adatto all'invecchiamento.
Perfetto con i dolci a base di frutta fresca, o dolci da forno con frutta secca (mandorle o nocciole)

Piemonte: cucina e territorio



sabato 19 luglio 2014

Pomodori della nonna | Cucina Piemontese

Pomodori della nonna
I pomodori e il Piemonte.
La produzione di verdure nel vasto territorio piemontese rende omaggio a qualsiasi stagione e a qualsiasi varietà. Moltissime sono le preparazioni dove è comunque presente anche marginalmente il pomodoro, sughi per primi piatti, secondi, salse, antipasti....
Sappiamo tutti che il pomodoro è nativo delle americhe e devo dire che ormai è entrato con tutti gli onori del caso nelle cucine italiane e sembra che faccia parte della nostra terra da sempre!
Noi,gruppetto di amiche blogger, come sempre abbiamo deciso di trattare nel nostro appuntamento mensile l'argomento che ci lega alla stagione e soprattutto puntiamo alla semplicità e replicabilità delle nostre idee. Quindi oggi si parla di:

 Pomodori

Eccoci con le nostre proposte:

Lombardia: Carote al pomodoro da Carla di "Le delizie della mia cucina"
Friuli Venezia Giulia: Zuppa asburgica di pomodoro da Stefania di "Nuvole di farina"
Piemonte: Pomodori della nonna (qui da me)
Calabria: 'nzalata i pummadori e patate da Giovanna di "Pasta e non solo"
Toscana: la frissoglia da Ilenia di "Senti che profumino"



Ci può essere un legame che ci tiene strettamente uniti nella tradizione delle ricette regionali? io credo proprio di sì!


Pomodori della nonna 
(ricetta tratta e modificata a mia discrezione dal ricettario "La cucina piemontese"

ingredienti
5 pomodori maturi (io ho usato varietà rio grande biologica)
50 gr di pangrattato
50 gr di parmigiano grattugiato
uno spicchio di aglio (io aglio in granuli Tec Al)
prezzemolo tritato (dal mio giardino)
sale (fleur de sel de Camargue)
pepe nero
olio di oliva



procedimento

  • Tagliare a metà i pomodori, privarli dei semi e lasciare scolare bene
  • Mescolare in una ciotola il pangrattato, il formaggio e l'aglio, aggiustare di sale e pepe
  • Farcire i pomodori con il composto ed adagiarli in una pirofila da forno ben oleata.
Pomodori Piemotesi della nonna

  • Cuocere circa 10 minuti a 180°C. Eventualmente coprire con foglio di carta forno o alluminio se vi sembra che asciughino troppo. (*)
  • Cospargere di prezzemolo tritato prima di servire in tavola. Consiglio di servire caldi


(*) nel mio caso, i pomodori non erano ancora molto maturi ed ho portato il tempo di cottura a 20 minuti in modo da lasciarli ammorbidire bene



Questo tipo di pomodoro farcito si presta come delizioso aperitivo o antipasto, ma si può presentare come contorno in una cena estiva, e sicuramente farete un figurone!
Se vi fa piacere vi consiglio anche una ricetta di pomodori ripieni alternativa, Tomatiche a la piemonteisa.

Ricetta tipica del Piemonte

Vi comunichiamo che le nostre ricette tipiche della tradizione ritorneranno a settembre con tante nuove ed interessanti proposte.

Seguiteci comunque nei nostri blog...perché noi vi terremo compagnia per tutta l'estate!!!

giovedì 19 giugno 2014

Peperoni ripieni | Cucina Piemontese

Buongiorno a tutti i miei lettori!

Oggi siamo prontissime ad ospitarvi nei nostri blog e nelle nostre cucine con le amiche con cui si divide una passione comune: le ricette regionali della tradizione!
Proprio per onorare la stagionalità, che è una delle nostre basi e dei nostri credo, abbiamo pensato a proporre al pubblico una bella carrellata di

Verdure ripiene

Troverete qualche ingrediente in comune, ma allo stesso tempo anche idee insolite o nuove, speriamo di ingolosire come sempre i vostri palati ed offrirvi il meglio delle ricette italiane!



Lombardia: Zucchine alla viscontea da Carla di Le delizie della mia cucina
Friuli Venezia Giulia: Paprike ripiene da Stefania di Nuvole di farina
Piemonte: Peperoni ripieni (qui da me)
Calabria: Milangiane 'mbuttunate da Giovanna di Pasta e non solo
Toscana: Sedani ripieni alla pratese da Ilenia di Senti che profumino




Qui in Piemonte abbiamo una varia e ricca tradizione riguardo le verdure, in particolar modo quelle ripiene: peperoni, pomodori, melanzane, zucchine, funghi....insomma davvero una marea di idee. Sapete quanto adoriamo in famiglia i peperoni e quindi la scelta è stata facilissima, anche se nelle mie varie raccolte di ricette regionali troverete altre idee coi peperoni....perdonatemi....non ho resistito. In Piemonte abbiamo anche l'onore di vantare una produzione notevole di questo ortaggio ed anche di alta qualità: peperone di Carmagnola (TO), peperone di Cuneo (CN), Peperone di Capriglio (AT), Peperone quadrato d'Asti (AT), forse è per questo motivo che le ricette a base di peperone in Piemonte non mancano mai...





Peperoni ripieni
(ricetta tratta da "La cucina piemontese" di A. Molinari Pradelli - liberamente modificata da me)

ingredienti (in rosso le mie modifiche)
6 peperoni medi (io 3 uno rosso, uno verde, uno giallo)
150 gr di seirass (ricotta piemontese) (200 gr ricotta della centrale del latte)
un bel cucchiaio di grana (2 cucchiai colmi di grana)
80 gr di tonno sottolio
2 acciughe dissalate (4 acciughe sottolio)
4 cucchiai di salsa di pomodoro (un cucchiaio scarso di concentrato di pomodoro)
2 uova
pangrattato
prezzemolo ( ho usato un mix di mia produzione di erbe aromatiche miste)
salvia
timo
olio
sale




procedimento

  • Tagliare i peperoni a metà, eliminare semi e filamenti bianchi, a piacere scottarli sul gas per rimuovere la pelle, oppure passarli 20 minuti in forno a 200°C e spellarli dopo averli lasciati riposare in una ciotola sigillata (io uso la mescolatrice di Tupperware)
  • In una ciotola preparare il composto per la farcitura: ricotta, grana, tonno, acciughe, salsa, uova, erbe e pangrattato. Assaggiare ed aggiustare di sale se necessario
  • Farcire i peperoni ed adagiarli in una teglia con un filo di olio e acqua sul fondo
peperoni ripieni - pronti per il forno

  • Cospargere con pangrattato ed infornare 15 minuti a 180°C più 2-3 minuti di grill

  • Si possono servire sia caldi che a temperatura ambiente, sono ottimi per una cena all'aperto o un pic nic in riva al fiume



Come sempre speriamo di aver fatto cosa gradita e di avervi ingolosito con le nostre ricette!
Ci ritroveremo nel mese di Luglio... non mancate!!


ricetta tipica piemontese



lunedì 19 maggio 2014

Frittata rognosa o frità rognosa: Cucina Piemontese

Frittata rognosa: provate a cercare sul vostro motore di ricerca queste due parole, vi stupirà il numero di link ad esse associato, per non parlare del numero di immagini che vi lasceranno direttamente con la lingua a penzoloni a sognare ad occhi aperti.

La frittata rognosa è una preparazione tipica piemontese, ma ampiamente diffusa anche nelle regioni limitrofe, in comune sono solo due gli ingredienti principali: le uova e  i salumi (o salsiccia). Spesso viene proposta nei pranzi e durante le feste pasquali, proprio nel periodo in cui la produzione di uova nelle campagne riprende un buon ritmo, e si devono anche smaltire gli avanzi di salumi.
La versione con salame della duja è principalmente diffusa nella zona del Novarese.

Chiaramente le versioni che troverete in rete sono innumerevoli, ogni ricetta differisce per piccole varianti, aggiunte o modifiche. Ormai il burro per rosolare e friggere tale frittata viene di solito sostituito con l'olio, ma come sappiamo gli alpeggi e le campagne piemontesi offrono latte e burro e qui a Camelot l'abbiamo realizzata come una volta!


Per rendervi conto di quanto due banali ingredienti possono unire le varie regioni d'Italia noi vi proponiamo ben quattro ricette. Da oggi con noi ospitiamo la cara Giovanna di Pasta e non solo dalla splendida Calabria.

PIEMONTE: Frità rognosa - Frittata rognosa (due versioni) -->qui da me




Frittata rognosa o frità rognosa
(tratta e liberamente modificata dal libro "Arsetari dla cusin-a piemonteisa")

Ingredienti per due persone

una manciata di cubetti di salame cotto o salame crudo o salame della duja (*)
2 uova intere
1 albume
3 cucchiai di formaggio grattugiato
burro 
sale 
pepe 
noce moscata

Procedimento

Far rosolare nel burro il salame, una o anche più qualità.
Sbattere bene le uova, l'albume, formaggio, sale, pepe e noce moscata.
Aggiungere il composto nella padella e cuocere bene da entrambi i lati

frittata rognosa

Frittata rognosa, versione verde
Ingredienti

una manciata abbondante di erbe di stagione (biete, spinaci, ...) - io ho usato le foglie dei ravanelli
una manciata di cubetti di salame (cotto, crudo o della duja)
prezzemolo e aglio
2 uova
1 albume
2 cucchiai formaggio grattugiato
sale
burro

Procedimento

Fare sbollentare le erbe e tritarle finemente
Tritare il prezzemolo con l' aglio.
Sbattere le uova con il formaggio, il sale ed aggiungere le erbe, il prezzemolo e il salame.
Fare cuocere in padella calda da entrambi i lati.

frittata rognosa - versione verde


(*)prodotto agroalimentare piemontese, si tratta di un salume che viene fatto maturare in contenitori di terracotta (duja) immerso nello strutto fuso. 


Il sommelier consiglia: Dolcetto di Dogliani

Ricetta dal Piemonte
Un grazie speciale al maritino che ha realizzato il magnifico tagliere (ne avevate già visti altri su fb) con il legno delle botti da cantina del nonno!

mercoledì 26 febbraio 2014

Petto d'anatra alle erbe di Provenza | Ricetta di Gordon Ramsay

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/


Il petto d'anatra mi è sempre piaciuto, spesso se lo trovavo nei menù dei ristoranti lo ordinavo, e mi chiedevo quale trucco ci fosse dietro a quella carne rosea e succulenta, ma tenerissima allo stesso tempo. Mi sono ripromessa che prima o poi mi sarei cimentata in questa preparazione.
E finalmente ho trovato un bel petto d'anatra non grandissimo per fare il mio primo esperimento!
Facendo una breve ricerca in rete, sono arrivata subito ad un video di Gordon Ramsay sul suo canale YouTube a cui sono iscritta (nemmeno a dirlo!). Sapevo di andare sul sicuro e quindi ve lo racconto in breve nel mio post.



Petto d'anatra alle erbe di Provenza

Ingredienti
un petto d'anatra di media dimensione
sale fleur de sel de camargue
erbe di provenza
pepe nero Tec Al

Petto d'anatra alle erbe di Provenza 


Procedimento

  • Accendere il forno a 200°C (statico)
  • Insaporire il petto d'anatra con sale, pepe ed erbe di Provenza (su entrambi i lati)
  • Mettere il petto in padella (FREDDA!!) con la pelle verso il basso e iniziare la cottura. Così facendo il grasso contenuto nella pelle man mano uscirà e la pelle risulterà più croccante. A questo punto girare e rosolare per poco dal lato della carne.
  • Se la padella lo permette mettetela direttamente in forno (il petto deve avere di nuovo il lato pelle verso il basso) oppure trasferite in una teglia che avevete tenuto al caldo in forno. Cuocere 6-8 minuti.
  • Non tagliate la carne ancora calda! mi raccomando, lasciatela raffreddare un pochino, giratela di tanto in tanto e picchiettate con le dita (come per massaggiare)
  • Se avete del grasso in eccesso avanzato, tenetelo da parte, si può usare per saltare delle patate come contorno!
  • Tagliare il petto tenendo la pelle verso l'alto. Servire con contorno a piacere. 
Petto d'anatra alle erbe di Provenza 

Questo metodo di cottura mi ha permesso di gustare un petto d'anatra molto succoso, tenero, e saporito. La ricetta è davvero semplice, la terrò come base e sperimenterò altri "abbinamenti"


A presto....

giovedì 20 febbraio 2014

Torta di mele piemontese | Cucina Piemontese | L'Italia nel piatto

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/


Eccoci nuovamente al 20 del mese, e l'appuntamento immancabile con le ricette della tradizione italiana ci fa sempre un gran piacere.
Con un po' di rammarico salutiamo le regioni che non parteciperanno più alla nostra rubrica, ma fidatevi stiamo preparando qualcosa di simpatico per coinvolgervi per bene!!! seguiteci sulla pagina e non ve ne pentirete.

L'argomento è dolcissimo, si parte con un ingrediente che sicuramente amerete tutti e il titolo è...

Con un poco di zucchero...

La dolcezza nella vita ci vuole, per affrontare la giornata, per gioire di un successo, o per digerire una piccola sconfitta....gratifichiamoci sempre!


Ho scelto un classico della cucina casalinga: la torta di mele, quante sono le varianti che conoscete? infinite, direte voi! ed allora aggiungiamone ancora una al vostro elenco!
Ho pensato alla mela, frutto semplice, diffuso in tutta Italia e largamente presente in tutto il Piemonte, terra vocata alla coltivazione frutticola in tutto il territorio.
Nel territorio della mia contea, grazie alla nascita di cooperative agricole, si è potuto alzare il livello qualitativo e di diffusione del prodotto in maniera molto accurata: le mele della val Curone sono sicuramente un fiore all'occhiello della provincia alessandrina. Io ho usato la varietà a pasta gialla dono dei miei cugini.

La ricetta è tratta da uno dei miei libri preferiti "La cucina piemontese" di A. Molinari Pradelli della Newton&Compton Editori (vol. secondo)


Torta di mele
Ingredienti
1kg di mele (io varietà gialla)
120 gr di zucchero
2 uova bio
80 gr di burro
80 gr di farina 0
200 ml di latte fresco intero
succo e scorza di limone
mezza bustina di lievito per dolci (io uso il biologico baule volante)



Procedimento (la mia versione adattata con il bimby)

  • Pulire ed affettare le mele, cospargerle con succo di limone per non farle annerire e lasciarle riposare in una ciotola (io Tupperware)

  • Nel boccale del bimby (o altro robot da cucina) miscelare zucchero, uova, farina e latte a vel 4 per 15 secondi.
  • Aggiungere la scorza del limone (assolutamente bio) e la mezza bustina di lievito, amalgamare a vel 5 per 10 secondi
  • Aggiungere le mele e i riccioli di burro a vel 1 spatolando in modo da unire i composti senza rompere le fette di mela

  • Versare il composto in una tortiera (io ho usato quella a cerniera con carta forno sul fondo, e ve la consiglio vivamente
  • Cuocere in forno caldo ventilato per 40 minuti a 180°C



La torta rimarrà molto umida e cremosa all'interno, lasciare raffreddare e cospargere di zucchero bucaneve.
La variante è il servizio della torta tiepida con accompagnamento a piacere con salsa calda alla vaniglia, o con una pallina di gelato al fiordilatte.


Ecco a voi il nuovo logo, molto bello vero? 

Ricetta dal Piemonte



L'elenco delle ricette delle regioni partecipanti:

Valle d'Aosta Frittelle di mele, hockene    http://cinziaaifornelli.blogspot.it/2014/02/frittelle-di-mele-hockene.html
Trentino Alto Adige "Balote de pomi" con zabaione al Vin Santo trentinohttp://afiammadolce.blogspot.com/2014/02/balote-de-pomi-con-zabaione-al-vin.html
Sardegna - Uvusones dolci di carnevale ricetta sardahttp://blog.giallozafferano.it/vickyart/uvusones-dolci-di-carnevale-ricetta-sarda



martedì 18 febbraio 2014

Torta allo yogurt e fragole ubriache | Liquore alle fragole

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/

Avete passato bene il week end?
siete pronti ad affrontare una nuova settimana con il sorriso?

Se avete risposto si ad entrambe le domande siete già sulla buona strada! altrimenti se qualcosa è andato storto o prevedete un inizio buio...beh io ho la soluzione già pronta.
Vi lascio una variante della famosa torta 7 vasetti, purché se ne dica, che sia stravista, che sia stracopiata, alla fine è sempre una delle ricette dolci più versatili che io conosca. Tra l'altro mi sono accorta di non averla mai messa nel blog.

La mia versione è tratta dal libro "CUCCHIaiate di amore" un libro che acquistai per beneficenza anni fa, realizzato dall'Associazione Enrico Cucchi e dal Day Hospital Oncologico dell'ASL di Tortona. Perché si sa parlare di cibo...fa sempre bene!

TORTA ALLO YOGURT (in blu le mie varianti)
della signora Maria Rosa, (si usa il vasetto di yogurt come unità di misura!)

Ingredienti
1 yogurt da 125 gr (io ho usato yogurt magro alla fragola)
1 vasetto di farina semintegrale di farro Bompensa
2 vasetti di farina 0
2 vasetti di zucchero aromatizzato alla vaniglia
1 vasetto di olio di mais
3 uova bio
1 bustina lievito per dolci

+fragole al liquore (che erano servite per il fragolino, liquore alle fragole homemade)(*)
+zucchero francese aromatizzato alla fragola


Procedimento
  • Nel boccale del bimby versare yogurt, farine, zucchero, olio, uova ed amalgamare a vel 5 per 15 secondi. Naturalmente potete usare un qualsiasi robot da cucina, purchè l'impasto sia ben montato.
  • Aggiungere la bustina di lievito e a vel 5 amalgamare altri 10 secondi. 
prima di infornare 
  • Versare il composto in una teglia tonda a cerniera, mettendo sul fondo della carta forno. Decorare la superficie con fragole ubriache e zucchero alla fragola.
  • Cuocere: 15 minuti a 100°C - 15 minuti a 180°C - 15 minuti a 175°C. La superficie appare colorita, ma fidatevi l'interno è sofficissimo, ma ben cotto!!! davvero piacevole.

  • lasciare raffreddare prima di sformare. Servire con tisana alla fragola, o salsa di fragole fresche (ovviamente quando la stagione lo permetterà), o con il liquore alle fragole qui sotto illustrato



(*)
Liquore alle fragole 
(rigorosamente da fare quando le fragole sono di stagione, armatevi di penna e memorizzate questa ricetta!!!)
ricetta tratta da un programma tv e realizzata da mamma Angela

Ingredienti
350 gr di fragole biologiche (del nostro orto)
350 gr di zucchero
350 ml di alcool per liquori
100 ml di acqua
semi di vaniglia

Procedimento

  • Fare uno sciroppo sciogliendo lo zucchero in un pentolino con l'acqua, lasciare raffreddare
  • Pulire e tagliare a pezzi le fragole dopo averle nettate per bene
  • In un barattolo mettere insieme: fragole, alcol, semi di vaniglia, e sciroppo raffreddato
  • Lasciar macerare per 4 settimane in luogo fresco, agitando di tanto in tanto il barattolo
  • Filtrare il composto ottenuto e imbottigliare, si serve dopo almeno 6 mesi di riposo (se riuscite a resistere). Non gettate le fragole rimaste e conservatele con un poco di liquore o della grappa....sono ottime sui semifreddi o nei dolci.