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venerdì 30 agosto 2013

Tempura di foglie di salvia e fiori di zucchina (a modo mio)

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Le dita sono state fatte prima della forchetta, e le mani prima dei coltelli. 
(Jonathan Swift) 

Non so se a voi capita. A volte ho voglia di creare delle cenette dove tutto si può mangiare senza l'uso di forchette, cucchiai o posate, dove tutto sia porzionato a singoli bocconi: finger food. Più di così!

Veloce e goduriosa all'ennesima potenza: la tempura. Ovviamente questa è la mia versione, senza l'utilizzo delle uova e con farina gluten free

Ingredienti 
fiori di zucchina (dell'orto bio di mio papà)
foglie grandi di salvia

farina di riso (ammessa da prontuario aic)
acqua fredda
cubetti di ghiaccio
sale q.b.
pepe bianco tec al

olio di arachide

Procedimento
  • Preparare la pastella molto fluida nel rapporto 1 : 2 (farina - acqua) nel magic mixer di tupperware aggiungendo il sale e il pepe bianco
  • Versare la pastella in una ciotola ed aggiungervi due cubetti di ghiaccio
  • Immergere velocemente i fiori e le foglie nella pastella e friggere subito in olio caldo nella wok, altrimenti il ghiaccio sciogliendosi renderà troppo liquida la pastella (ed infatti mi è successo!!!)
  • Conservare il fritto nella Legumiera Tupperware coperta con il suo coperchio, avendo cura di riporre nella base del sale grosso, che manterrà caldo il fritto.
  • Il fritto risulterà croccante ed ancora tiepido, così lo potrete gustare insieme ai vostri ospiti, senza dover stare da sole davanti ai fornelli mentre gli altri gioiscono in compagnia!

Io ho servito la tempura con pezzetti di focaccia alla genovese.


Tempura di fiori di zucchina e foglie di salvia


Un buon bicchiere di traminer fresco e l'apericena è pronta!
... e con la luce rosata del tramonto, che tutto tinge e rende più soft....ci portiamo fino all'ora dei sogni. Qui nella Contea, e laggiù le luci lontane delle città della pianura...

Note:
potrete friggere anche bastoncini di zucchina, di melanzana, di carota, foglie di dragoncello.... insomma un perfetto misto di tempura per i vostri amici vegan! 

Ringraziamenti
Grazie al mio maritino che con la sua potatura ha salvato la mia salvia da frittura, temevo proprio che dopo il lungo umido e freddo inverno di Camelot non riuscisse a rinvigorirsi così tanto!





lunedì 11 marzo 2013

Fregula o fregola risottata alla mediterranea | per 100% vegetal monday

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E' arrivato il lunedì, come ogni inizio settimana cerco di stilare un mini programma della settimana....ma questo forse ve lo avevo già detto tempo fa. Sono abbastanza metodica, nella vita, nel lavoro, nelle amicizie, in cucina. Ma a volte mi rendo conto che bisognerebbe aggiungere alla routine un be pizzico di un ingrediente segreto speciale ....e sapete di cosa si tratta? della tripla P: piacere, passione e pazzia. Ho deciso, nessun programma per la settimana, nemmeno in cucina.....non voglio fare la spesa questa settimana, ma svuotare un po' la dispensa e il frigorifero! quindi potrete incappare in ricette alquanto originali negli abbinamenti....

E' arrivato il lunedì!!! e visto che prenderò alla lettera quello che ho appena detto qui sopra e volendo partecipare alla bellissima iniziativa di La cucina della capra | 100% vegetal monday vi propongo un piatto salato per la raccolta in corso. Invito tutti i miei amici, amiche e follower a proporre un giorno alla settimana un menù totalmente vegan (ovviamente il lunedì), io ci sto provando, e vi garantisco che è una bellissima soddisfazione! Ringrazio molto per i bellissimi commenti che ho ricevuto lunedì scorso, pur sapendo che il mio non è un blog total vegetal....



La fregula o fregola è una pasta di grano duro, tipica della Sardegna. Viene preparata con un impasto di grano duro e acqua, assomiglia quasi al cous cous ma la differenza è che i granuli sono più grossi. Viene poi  fatta tostare in forno e così assume un colore non uniforme dorato, alcuni granuli possono risultare più scuri. In commercio (difficilmente è reperibile fuori dall'isola) si trova in tre formati: piccola, media e grossa. Si accompagna bene con minestre, zuppe di pesce, oppure asciutta.



Ingredienti per 2

170 gr di fregula grossa
1 cipolla rossa bio media
3 pomodori secchi sardi
una manciata di olive nere snocciolate
il succo e la buccia di un limone Tenuta bio Gambino
pepe nero Tec Al
brodo vegetale con dado bimby homemade
olio evo siciliano

Procedimento

  • Nella wok versare qualche cucchiaio di olio e far stufare la cipolla rossa tagliata a pezzetti di circa un centimetro
  • Aggiungere la fregula o fregola e cuocere come un risotto aggiungendo il brodo vegetale
  • Verso fine cottura aggiungere le olive tagliate a rondelle e i pomodori secchi a listarelle 
  • Versare il succo di limone prima di servire e mescolare bene
  • Nel piatto aggiungere la buccia fresca del limone e il pepe

Il profumo del piatto è davvero piacevole, la sapidità data dalle olive e dai pomodori secchi lo rende molto appetitoso. Il profumo e la sensazione di freschezza del limone riequilibra l'insieme.



Non consiglio un vino in abbinamento poichè il limone rischierebbe di rendere poco piacevole al palato qualsiasi vino, anche di ottima ed eccelsa qualità! mi raccomando state molto attenti!!



Con immenso piacere partecipo al Luned' vegetale di La cucina della capra categoria salati




A prestissimo....

Vi ricordo che i prodotti della Tenuta bio Gambino di Ribera (AG) sono in vendita online sul loro sito.
Io li acquisto sempre con grande piacere e soddisfazione vista la qualità superlativa e soprattutto la denominazione biologica garantita!!!



Cinzia di L'appetito vien mangiando ha riproposto la mia ricetta in versione non vegan. grazie per la fiducia!!!


venerdì 22 febbraio 2013

Spaghettini di soia all'orientale

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La settimana sta volgendo al termine, siamo giunti al venerdì in un baleno!

I primi due giorni sono stati euforici perchè la cara  Luna di "I pasticci di Luna" mi ha restaurato la nuova casetta qui sul web, siamo state subito in sintonia con le scelte e mi ha capita al volo per quello che voleva essere un restyling davvero importante del mio blog. Se avete bisogno non esitate a contattarla!! e ... fate il mio nome!!!

Il risultato finale lo vedete voi stesse, questo blog mi accompagnava da quasi due anni, è nato in un momento un po' particolare della mia vita e ha seguito diverse mie vicissitudini (alcune felici, altre decisamente meno!). Avevo bisogno di luce, di vedere chiaramente dentro di me e soprattutto di vedere un foglio bianco, su cui scrivere, e da cui partire.... alla grande!

Credo proprio che lo scopo sia stato raggiunto!

Vi ringrazio per i numerosi messaggi che mi avete lasciato per complimentarvi e quindi giro tutte le vostre belle parole alla mia cara Luna! grazie ancora!

Grazie ancora per l'entusiasmo delle altre blogger con cui condivido l'esperienza costruttiva della raccolta dell'Italia nel piatto, il successo che ottiene dal pubblico, anche quello di facebook ci riempie di gioia! A proposito se non l'avete ancora fatto, mi raccomando di seguirci sulla nostra pagina, abbiamo ideato un gioco simpatico per tutti voi. Attenzione avete tempo solo fino al 25 febbraio!! leggete qui

Bene, basta chiacchiere passiamo alla ricetta!

Spaghettini di soia all'orientale

1 confezione di spaghettini di soia Soe Oen SuziWan (*)
carote bio
scalogno bio
piselli surgelati
zucchina bio
code di gambero surgelate
olio
salsa di soia



  • Pulire le verdure e tagliare a bastoncini sia le carote che le zucchine, tritare finemente lo scalogno
  • Nella wok versare un filo di olio e far saltare le verdure lasciandole croccanti
  • Aggiungere le code di gambero, che avrete pulito dal filamento e cuocere pochi minuti
  • Nel frattempo cuocere gli spaghettini di soia come da indicazione sulla confezione
  • Scolare gli spaghettini e saltarli nella wok
  • Servire caldi con salsa di soia a piacere
Spaghettini di soia all'orientale

(*) Come ho già detto più volte, spesso nomino prodotti che non sono di ditte con cui collaboro, semplicemente lo faccio perchè li trovo affini al mio gusto o di una qualità che mi soddisfa in particolar modo.




Tali spaghettini sono ottimi anche all'interno degli involtini primavera, ma su quelli devo specializzarmi ancora un poco....


Buon week end.


ps. perdonate per la pessima qualità fotografica, ma in casa mia alla sera è davvero un problema fare foto decenti!!!

martedì 15 gennaio 2013

Fregola grossa risottata con cotechino ed arancia: per un MYCS primo piatto

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E' martedì e l'appuntamento è fissato qui al nostro MYCS Temporary Restaurant (come lo ha definito la nostra cara Carla. Siamo davvero onorate del successo ottenuto con la nostra prima uscita con gli Antipasti e vi consiglio di farvi un giro a leggere le nostre proposte, nel caso vi foste persi la puntata precedente.

Oggi partiamo con i piatti forti, sempre con l'ingrediente magico che farà da unione nelle nostre cucine.
Le arance che abbiamo acquistato presso la mitica Tenuta Bio Gambino che si trova a Ribera (AG) sono certificate bio, come tutti i lori prodotti sono acquistabili direttamente online, non perdete tempo, se volete mangiare un prodotto eccellente fate subito l'ordine.

Primi Piatti

M: Fregola grossa risottata con cotechino ed arancia (qui da me)


Passo subito alla ricetta, ricordandovi che cos'è la Fregola o fregula sarda. Si tratta di un tipo di pasta molto diffusa nella bellissima sardegna, vagamente assomiglia al cous cous, ed è una vera e propria pasta di semola che si ottiene per rotolamento dentro un contenitore di coccio e poi viene essicata in forno. Si trova in commercio di varie dimensioni, quella che ho usato oggi per voi è la varietà grossa, che trovo simpatica nella versione risottata (o stufata).

Ingredienti per due persone

180 gr di fregola grossa
mezza cipolla bionda bio
brodo di dado di carne (io uso quello fatto con il bimby)
qualche fetta di cotechino (riciclo o avanzo di cucina)
pepe nero


Procedimento

Tagliare la cipolla a cubetti anche irregolari. Preparare e tenere da parte la scorza dell'arancia con il riga-agrumi, e spremerne il succo. Tagliare le fette di cotechino a cubetti e preparare anche qualche decorazione (io ho preparato dei mini cuoricini)
Versare nella wok l'olio evo e la cipolla e farla rosolare leggermente, aggiungere la fregola e il brodo e cuocere per circa 10 minuti. Se necessario aggiungere brodo, man mano che asciuga.
A questo punto aggiungere il succo dell'arancia, il cotechino e cuocere ancora 2 minuti.

Servire su un piatto con fette di arancia fresca, decorando con la scorza profumata e i cuoricini di cotechino.
Spolverare con pepe nero.



Il mix creato è davvero incredibile, profumato, ricco di gusto e simpatico. L'arancia sgrassa benissimo la nota "ricca" del cotechino e vi troverete in bocca un insieme di deliziose consistenze. 


Il sommelier consiglia: un azzardato abbinamento con un Lambrusco di Sorbara, più che altro per la presenza del cotechino, ma mi raccomando quando è presente la frutta, soprattutto fresca, o gli agrumi ricordatevi che il vino è davvero sconsigliato. Il rischio di percepire note aromatiche distorte non vi farebbe apprezzare in pieno la pietanza.

A presto con il MYCS Restaurant ...vi aspettiamo martedì prossimo con i secondi piatti!!


Un grazie speciale alla mia dolcissima cugina Daniela e alla sua simpaticissima ed allegra famiglia, fornitori esclusici dell'ingrediente protagonista della mia ricetta! grazie come sempre dei vostri doni così
preziosi e speciali!!!!

***Aggiornamento***
Ringrazio AnnaMaria di "Solo cose buone" per avermi assegnato il premio Sunshine Award (troverete le regole e le mie risposte cliccando sul link)


lunedì 3 dicembre 2012

Risotto al Refosco dal Peduncolo Rosso e salamino fresco

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Il week end è appena trascorso, il primo fine settimana del mese di Dicembre è sfuggito tra le mie mani, lavorando il sabato in effetti è sempre troppo corto il mio fine settimana. Basta giusto mettersi all'opera per cercare di svolgere qualche lavoretto di casa, e puf...siamo già alla domenica sera.

Diverse volte vi ho svelato che uno dei piatti della domenica che amo maggiormente è il risotto. Ed ecco a voi una variante davvero profumata e gustosa.

Ingredienti per due persone

200 gr di riso biologico
1 bicchiere di Refosco dal Peduncolo Rosso
1 salamino fresco di suino
3 scalogni biologici
1 cucchiaio di rosmarino foglie contuse Tec Al
olio evo saporito
2 sottilette Le Fettine Inalpi

Brodo di dado bimby

Procedimento

Come sempre adoro usare la mia wok per la cottura del risotto. Tagliare anche in modo grossolano lo scalogno e farlo dorare in olio evo. Far tostare subito il riso ed aggiungere il vino e lasciar evaporare un poco.
Continuare la cottura con il brodo di dado bimby, dopo aver aggiunto il salamino sbriciolato e le foglie di rosmarino Tec Al.

Al termine della cottura mantecare con le fettine Inalpi.
Servire caldo accompagnato da un bicchiere di buon Refosco.

Il Refosco è un vino molto piacevole. Il vitigno, che ha lo stesso nome del vino da esso prodotto, è autoctono e tipico del Friuli Venezia Giulia, viene anche in parte coltivato in alcune zone del Veneto e dell'Istria. Esso viene chiamato così perchè all'avvicinarsi del periodo della vendemmia il peduncolo che trattiene l'acino al grappolo cambia colore diventando appunto rossastro. Il vino ha un colore rosso rubino intenso, profumo fruttato e intenso. Come sempre i vini li acquisto presso l'azienda vinicola  Capo di Vigna di Motta di Livenza.

Che ve ne pare??

Risotto al refosco e salamino
Prima di servire potete cospargere con qualche fogliolina di rosmarino.

martedì 27 novembre 2012

Pane di riso al vapore con pollo alle verdure al profumo di Zahtar-Yemen

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In questa nebbiosa ed umidissima settimana di fine novembre i profumi della natura sono ormai attutiti, il bosco sa di terra bagnata, si sente solo il profumo di legna bruciata che esce dai comignoli delle poche case nella Contea di Camelot.

Per dare un tocco vivace e profumato alla routine in cucina le spezie sono senza dubbio la maniera più sana per rallegrare anche questa piatta stagione...
Chi conosce il mio blog e chi mi segue da tempo conosce le mie passioni, e proprio le spezie sono un ingrediente "base" nelle mie ricette.

Potevo forse rinunciare a partecipare al Contest di Orodorienthe tutto dedicato a questi magici mix il cui titolo è più che esaustivo? "Spazio alle spezie"

La mia scelta è ricaduta su "Zahtar-Yemen" un mix di origano, timo, sesamo, sale 3%, sommacco) il suo uso consigliato è indicato per la cottura di carni bianche e rosse, verdure cotte. Da provare nell'impasto di pane, focacce e grissini.


Ed ecco a voi....un pasto completo.

Partiamo dal Pane di riso al vapore con Zahtar-Yemen

Ingredienti (procedimento con Bimby)

190 gr di acqua
6 gr lievito di birra fresco (pari a 1/4 di cubetto)
1 cucchiaino di miele

2 minuti a vel 4 temperatura 37°

140 gr farina manitoba
60 gr farina 00
150 gr farina di riso biologica
(sale)
1 cucchiaio di spezie Zahtar-Yemen

1 minuto vel 5 + 2 minuti vel spiga

L'impasto potrete tranquillamente prepararlo a mano o in una planetaria o robot da cucina.
Formare una palla ed adagiarla in un contenitore cosparso di olio evo, una spolverata di spezie e di altri semini di sesamo.

Lasciare lievitare circa due ore coperto con pellicola trasparente (che naturalmente va tolta quando effettuerete la cottura)

A questo punto procedere con la cottura a vapore.

* Se avete il bimby dovete riempire il boccale con 1.5 litri di acqua e cuocere a varoma, mettendo la ciotola con il pane dentro il varoma e coprendo con l'apposito coperchio,  per circa 48 minuti.

Il pane di riso nel varoma pronto per la cottura

* Altrimenti effettuare la cottura in una pentola col il cestello per cottura a vapore o se lo avete nel cestello di bambù che si usa in oriente per lo stesso tipo di cottura.

Pane di riso cotto a vapore



Il pane che otterrete è molto chiaro, soffice, ma compatto, profumatissimo e delicato. Tagliatelo a fette sottili e servitelo con il pollo alle verdure.

Pollo alle verdure speziato


Pollo alle verdure profumato alle spezie Zahtar-Yemen
Ingredienti
3 fette di petto di pollo (tagliate a striscioline)
qualche foglia di cavolo verza
1 carota
2 gambi di sedano
1/2 cipolla bionda
brodo vegetale
farina di riso
2 cucchiai da the di Zahtar-Yemen
olio evo
Procedimento
Tagliare le verdure a striscioline.
Versare nella wok calda un filo di olio e far dorare le verdurine.
Continuare la cottura con brodo vegetale.
Infarinare nella farina di riso il pollo e versarlo nella wok, eventualmente aggiungere qualche cucchiaio di brodo insieme alle spezie, portare a cottura alzando bene la fiamma.

Servire caldissimo il pollo profumato con le verdure insieme al pane al vapore.

Un ottimo pranzetto in versione completa ed oriental style per voi!

Un piatto unico per voi


Con questa ricetta (doppia) partecipo al contest di Orodorinthe




Non conoscendo il Sommacco mi sono documentata ed ho scoperto che si tratta di una spezia ottenuta dai frutti non ancora giunti a maturazione e poi fatti essicare di un arbusto sempreverde. Il sapore è acidulo come il gusto del limone. E' quasi sconosciuta in occidente (infatti!!) ma molto usata in medio oriente.




mercoledì 12 settembre 2012

Fregola risottata ai peperoni rossi e paprika

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Buongiorno, buon pomeriggio, buon lavoro....a tutti voi che mi leggete sempre! Siete davvero sempre molto gentili con me, c'è chi lascia commenti, chi mi scrive privatamente, chi mi manda messaggi sul cellulare, insomma ogni vostra parola mi riempie di gioia. Lo scopo di questo blog era passare un pò di tempo con me stessa, scrivere, condividere e cucinare. Darvi qualche informazione, provare nuovi ingredienti era tra le mie intenzioni....e  tutto procede come, anzi meglio, di come avessi potuto immaginare ....

Insomma un GRAZIE è doveroso! e detto con tutto il cuore!!!


La domenica, spesso, come molti di voi sanno in casa mia si prepara il risotto....ma stavolta ho deciso di usare la fregola sarda e l'ho cucinata risottata.


Cosa vi serve (per due persone)

150 gr di fregola grossa
2 peperoni rossi mignon biologici
1 cipolla rossa
brodo vegetale
paprika dolce
rosmarino fresco
olio evo sardo

Come si fa

Preparare nella wok un trito grossolano di cipolla rossa e farlo rosolare in olio evo sardo.
Far insaporire la fregola, e poi aggiungere il brodo e i peperoni tagliati a listarelle.
Continuare la cottura aggiungendo qualche mestolo di brodo.
Qualche minuto prima di servire, versare un trito di rosmarino fresco e un cucchiaino abbondante di paprika dolce.
Il tempo di cottura è molto variabile, a seconda della dimensione della fregola e a volte anche delle marche del prodotto, consiglio pertanto di assaggiare.

Peperoni e paprika nella fregola risottata

Servire caldo, cosparso di paprika.

Fregola risottata ai peperoni e paprika


Buon appetito!


Note:

Non vorrei sembrare monotona, ma dato che in questo periodo l'orto ci dona ottimi peperoni, le ricette con questo ingrediente non finiranno qui. Idem per le cipolle, il cui raccolto si è appena concluso, pronte per essere intrecciate e conservate per l'inverno!

Altra ricetta VEGANA. Evvai!

Con questa ricetta partecipo al contest di Golosità Vegane di Ale per la sezione salato



lunedì 27 agosto 2012

Petto di pollo all'orientale

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Eccomi qui, a ricominciare una settimana di lavoro... con l'arrivo di Beatrice si dovrebbe attenuare la morsa del caldo e dovrebbe aumentare la voglia di provare cose nuove, di pensare a ricette più autunnali e a sfogliare riviste di stile e moda per rinnovare i look.

Il mio week end è trascorso all'insegna del buon cibo, della buona compagnia e questo mi ha reso davvero felice!! Il venerdì sera era dedicato ad una cara amica (la famosa Silvia che nomino ogni tanto!) in un localino del centro in città, dove l'alta qualità degli ingredienti e la semplicità della cucina (molto raffinata, originale, ma non "esagerata") ci ha davvero stupite piacevolmente. Qui le recensioni, mi spiace ma non ho trovato il sito del locale!
Il sabato sera altra location, in mezzo ai campi, nelle colline del Monferrato con tanto di pioggia e vento, che poi si sono calmati, lasciandoci pure intravvedere una spettacolare luna e tutte le stelle intorno. Cena catalana ricchissima e davvero strepitosa, grazie a La ratavuloira, allo chef Bat-Tony, a Roberta e soprattutto al nostro caro amico Claudio e a Luana....vi abbiamo fatto una bella sorpresa vero??
Visto che siamo in tema, Claudio produce erbe officinali biologiche e se avete voglia e tempo vi consiglio di dare una sbirciata Erbalogica vi stupirà.

La domenica è invece passata tra casa e parenti, per festeggiare la tradizione (che ormai sta scomparendo) delle feste patronali dei piccoli paesi. Complimenti Celeste per l'ottimo e ricco pranzo che ci hai realizzato!

Passiamo alla ricetta perchè altrimenti vi stufate ....


Ingredienti

1 petto di pollo tagliato a striscioline strette e lunghe
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 cucchiaino di semi di cumino
1 cucchiaino di erba cipollina essicata
1 cucchiaino di zenzero in polvere
mezzo cucchiaino di curry
una abbondante spruzzata di salsa di soja
olio
farina antigrumi Molino Chiavazza
brodo o vino (a scelta)

Procedimento

Dopo aver tagliato il petto di pollo, infarinatelo e passatelo velocemente nella wok con olio già caldo.
Continuare la cottura aggiungendo subito le erbe e gli aromi, più qualche cucchiaio di brodo. Se preferite potete usare anche vino bianco secco. In ultimo spruzzate con salsa di soja, otterrete il classico profumo oriental style. Servire caldo!

Petto di pollo all'orientale


Vi sembra veloce e facile?? con poco si ottengono sapori nuovi e delicate consistenze. Da provare!


Note:

* Per chi le avesse, consiglio di aggiungere delle anacardi in cottura....così avrete anche un bel gioco di consistenze diverse
* Non salate, la salsa di soja e le spezie vi permetteranno di NON usare sale in cottura.

venerdì 13 luglio 2012

Risotto con pesche e brachetto

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Da buona mezzosangue piemontese uno degli alimenti che preferisco in assoluto è il riso, potete propormelo in ogni modo che al mio palato sarà sempre gradito.  Perchè sono certa che l'altra metà delle mie origini sia sicuramente veneta, altrimenti potrei pensare ad un antenato orientale....
Il riso è versatile, è magia, è forse uno dei pochi ingredienti che può essere usato dall'antipasto al dolce, in chicchi, in farina....insomma assolutamente fantasioso il suo utilizzo.

Se volete giusto un assaggio vi propongo un giro nella mia etichetta Riso dove troverete risotti, zuppe ed altre delizie.


Oggi finisco la giornata con gli stessi ingredienti con cui l'ho iniziata vale a dire Pesche di Volpedo e Brachetto, siete curiosi??? Seguitemi...


Ingredienti

200 gr di riso biologico (ho usato il basmati)
2-3 pesche pulite e tagliate a cubetti
un bicchiere di brachetto
scalogno biologico
olio evo delicato ligure
brodo vegetale con dado bimby

crema di aceto balsamico

Procedimento

Come sempre io utilizzo la mia fidata wok per la cottura dei risotti.
Versare un filo di olio e stufare lo scalogno (fate attenzione a non farlo scurire troppo!!!)
Aggiungere il riso e tostarlo bene.
Sfumare con il brachetto e lasciare evaporare.
Continuare la cottura aggiungendo il brodo vegetale, verso fine cottura versare le pesche.
Servire con un filo di crema di aceto balsamico.

Questo è  risotto privo di mantecatura,  risulta comunque cremoso grazie alle pesche che si sfaldano delicatamente.

Questa preparazione è totalmente vegan.



Risotto pesche e brachetto


Note: 
Di solito l'aceto e il vino insieme non si dovrebbero MAI usare. Ma questa crema di aceto balsamico è così dolce e densa che si sposa molto bene con l'aroma delle pesche e non ammazza il profumo del vino. Giuro che non pensavo che l'abbinamento fosse così azzeccato. Infatti ne ho preparato due piatti diversi (uno con e uno senza crema di balsamico)....ci credete che poi l'ho aggiunto anche in quello dove non lo avevo messo???

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Maria Bruna del blog "Pentoleevecchimerletti" l'ha provato QUI

lunedì 18 giugno 2012

Cucina Regionale Piemontese: Risotto al Montébore

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L'appuntamento ormai consueto del lunedì mattina è fisso e di certo non trascurabile. L'impegno delle regioni che cucinano e si ritrovano a gustare piacevolmente le delizie del passato o i prodotti tipici, sono davvero da pubblicizzare e ricordare a tutti!!

La ricerca è davvero curata e raffinata, le perle di "vecchie" ricette, di tradizioni, di ingredienti e di passione sono il contorno ad un piatto che ci accomuna.....ed ogni volta uno diverso!!

Oggi parliamo di

Formaggi

In ogni regione credo se ne trovino diverse e interessanti tipologie, dai freschi agli stagionati, agli erborinati, di latte vaccino, ovino o caprino. Stavolta ci gustiamo:

TOSCANA (questa settimana non parteciperà...vi aspettiamo "Non solo piccante")
FRIULI VENEZIA GIULIA: Liptauer di "Nuvole di farina"
PIEMONTE: qui da me "Risotto al Montébore"

Un vero peccato se penso che mancano regioni come Valle d'Aosta, Sardegna, Molise e Basilicata dove la tradizione casearia è superlativa....chissà se un giorno non riusciremo ad avere tutte e 20 le regioni!


Montébore 
E' un formaggio tipico del territorio. Un tempo veniva preparato solo con latte ovino, attualmente la produzione è realizzata con 3/4 di latte vaccino ed 1/4 di latte ovino.
La zona di produzione è quella della Comunità Montana delle Terre del Giarolo, in particolare nel comune di Mongiardino Ligure (che è in Piemonte!!!)
Dopo aver rotto la cagliata (con caglio naturale), averla colata e salata, essa viene messa  in formelle di legno sovrapposte con diametro differente. Il formaggio può essere consumato fresco (9-10 giorni) oppure regge anche stagionature di 120 giorni, e a quel punto è ottimo da grattugia. Si presenta con una pasta leggermente occhiata, bianca con una crosta paglierina. 
La storia narra che nel 1489 il nostro Leonardo da Vinci, che fu gran cerimoniere al banchetto di nozze di Isabella di Aragona e Gian Galeazzo Sforza, volle come unico e solo formaggio il Montébore ! La sua forma a castellino a tronco di cono e ricorda molto la forma delle attuali torte di nozze.
La tradizione si estinse, ma fortunatamente fu ripresa da alcuni appassionati che con la creazione della Cooperativa Vallenostra riportarono il nostro meraviglioso formaggio in auge, tanto da poterlo inserire tra i Presidi Slow Food (come unici produttori). Vi consiglio di dare un'occhiata al loro sito, si può anche adottare una pecora e verrete ricompensati con la produzione di delizie dell'agriturismo!

Foto realizzata dal maritino



Io sono molto affezionata a questo formaggio, per due motivi:
*la famiglia di mio marito è originaria di Montébore (frazione del comune di Dernice -AL) e ci andiamo sovente, visto che per lui è ancor più bello di Camelot. 
*alla mia cena di nozze ho voluto fortemente il risotto al montébore, e anche i parenti che non lo conoscevano o gli amici arrivati da lontano se ne sono innamorati

Montébore: formaggio della Gioconda
Cliccate sull'immagine per vedere meglio i particolari. La data che vedete nella carta di confezionamento è relativa alla produzione, quindi il mio Montébore ha un mese di stagionatura!!!

Ora vi presento .... il Montébore abbinato al riso vista l'importanza che riveste nelle ricette piemontesi, di questo argomento ne avevo anche  parlato qui


Ingredienti
200 gr di riso biologico per risotto
mezza cipolla gialla
tre cucchiai di olio di oliva (siciliano!!!--->grazie!)
un quarto di forma di Montébore
(a piacere vino bianco timorasso per sfumare)
pepe nero Tec Al
brodo di dado vegetale bimby

Procedimento
Come sempre io preparo i risotti nella mia adorata wok, non chiedetemi perchè, ma io li trovo perfetti! 
Preparare un soffritto con la cipolla e l'olio. (ho evitato il burro vista la presenza abbondante del formaggio!)
Tostare velocemente il riso. A piacere sfumare con vino bianco (io stavolta non l'ho messo!)
Continuare la cottura come vostra abitudine aggiungendo il brodo vegetale, io uso quello fatto con il mio dado vegetale bimby.
Verso fine cottura aggiungere il formaggio tagliato a dadini e far mantecare.
Servire con fette di formaggio e una spolverata di pepe nero.

Cremoso risotto al Montébore

Il risotto risulta cremoso e delicato, profumato e invitante....non si può resistere.

Montébore e risotto


Non è stato semplice scegliere UN formaggio per il Piemonte, visto la varietà di produzione, ma ho scelto con il cuore ed ho scelto....IL NOSTRO MONTéBORE.... che ne pensate?

Giusto per citare qualche altro nome meritevole del vasto assortimento di formaggi Piemontesi:

Bettelmatt - Bra - Bross (o Bruss)
Caprini vari - Castelmagno - 
Maccagno - Marset - 
Raschera - Robiola del beck -
Robiola di Roccaverano - Seirass -
Toma - Tomini -


*****


Grazie a Ecobioshopping per le belle e rustiche posatine in legno, adattissime alla mia presentazione!

lunedì 21 maggio 2012

Cucina regionale Piemontese: Panissa

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Bentornati al consueto ed immancabile appuntamento con la cucina delle Regioni Italiane.

Oggi ci stringiamo in modo particolare alla regione Puglia (e quindi a Donaflor) per la tragedia che ha colpito la parte più debole della popolazione, cioè i ragazzi, animi indifesi e che non possono capire "cose" così gravi e grandi. Ma si troverà mai un colpevole? Chi  avrà ordinato un attentato così grave e sanguinoso?

Ed inoltre siamo stretti anche alla nostra Emilia Romagna e ad Elena che rappresenta una regione colpita dalla furia della natura, un terremoto che ha scosso tutto il nord Italia e che ha seminato terrore e morte, danni e feriti, scosse al cuore e all'anima che non dimenticheremo facilmente.
Noi, comunque siamo qui, per dimostrare che siamo vicini a tutti i genitori ed i ragazzi colpiti, ed alle vittime del terremoto ed alle loro famiglie, con le nostre ricette vogliamo offrire un simbolico ed affettuoso pensiero da tutta l'Italia unita. Spero che sia un pensiero non solo mio, ma sia condiviso da tutte voi!

Oggi si cucina con il
RISO

Facciamo un giro nelle cucine di:

PIEMONTE: qui da me



Riso
In Piemonte nelle provincie di Vercelli e Novara le risaie si susseguono quasi a perdita d'occhio, i canali di irrigazione, ed i campi allagati sono parte del paesaggio, perchè è risaputo, il riso deve crescere nell'acqua. Infatti dopo la semina il riso rimane immerso in una sorta di stagno. Le piantine in primavera crescono fino quasi a nascondere l'acqua sottostante per arrivare a maturazione in settembre /ottobre quando viene finalmente raccolto. Ormai il procedimento di coltura nelle risaie è tutto meccanizzato ed industrializzato.
Un tempo invece il lavoro delle mondine era fondamentale, queste donne e ragazze dovevano occuparsi anche della parte della pulizia dalle risaie delle erbe nocive ed infestanti, con le gambe a bagno e le zanzare che ne divoravano la carne .... davvero pazzesco!! Io sento i racconti della nonna di mio marito che dalla provincia di Alessandria si trasferiva per guadagnare qualcosina per tutta l'intera stagione come mondina nel Vercellese....roba d'altri tempi vero!?

Il riso in cucina viene largamente impiegato, sia sotto forma di chicchi che di farina, sia per preparazioni dolci che salate. Ci sono tantissime varietà adatte a svariati utilizzi e piatti. E' una fonte di carboidrati, proteini e bassissimo contenuto di lipidi (condimenti abbinati a parte!!)

Panissa
Con il termine PANISSA si intendono due piatti molto diversi della cucina italiana: la panissa ligure e la panissa piemontese....naturalmente oggi parliamo della seconda, visto che quella ligure è a base di farina di ceci!
Si tratta di un tipo di risotto molto diffuso nella provincia di Vercelli ed in quella di Novara, con piccole varianti di ingredienti. Inoltre nell'alta Val Curone (molto vicino alla Contea di Camelot), nei luoghi dove alcuni lavoratori stagionali delle risaie hanno "importato" questa preparazione, si è arrivati addirittura  a festeggiare una "sagra della panissa" che si svolge a Lunassi ad inizio settembre.
Ingredienti principali sono riso, cipolla, fagioli, lardo, salam d'la duja...con piccole varianti, quale cavolo verza, vino rosso, carote, sedano...insomma un piattino leggero leggero!!!



Ingredienti
200 gr di riso (possibilmente arborio)
un barattolo di fagioli borlotti
50 gr di lardo tritato
mezza cipolla tritata
70 gr di salame dla duja (io ho usato salsiccia)
aglio
rosmarino
sale
pepe bianco
salvia (coltivata nel mio giardino)
brodo di carne con dado bimby
Procedimento
In un pentolino far cuocere i fagioli con acqua, sale, pepe e foglie di salvia.
Preparare un soffritto di lardo, cipolla, aglio e rosmarino.
(se volete potete lasciare l'aglio e il rosmarino interi e toglierli prima di aggiungere il riso)
Aggiungere il riso, i fagioli e il salame e continuare la cottura aggiungendo il brodo.


Panissa Piemontese

Particolare
Servire caldissima!

Note
* Ho usato per praticità i fagioli in barattolo, sarebbero più indicati i fagioli secchi, lasciati in ammollo e cotti tradizionalmente.
* Ho effettuato la cottura nella mia fidata wok, pentola che adoro per la cottura del riso.
* Andrebbe utilizzato il salame dla duja cioè un salame tipico che viene conservato sotto grasso, strutto fuso che una volta solidificato mantiene morbidi i salamini. Io non ho trovato questa specialità ed ho optato per l'uso della salsiccia.
* Abbinate un buon Barbera che è il suo accompagnamento migliore, anzi, alcune ricette prevedono anche l'aggiunta di un pò di vino anche in cottura.

martedì 8 maggio 2012

Fiori fritti di robinia/acacia

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Ed eccomi di ritorno con un'altra preparazione con prodotti che la mia fornitrice di fiducia incondizionatamente mi dona....madre natura mi sta facendo impazzire (anche a livello di allergia, a dirla tutta!!) con tutte le magnifiche erbe e fiori che sono magicamente comparsi dopo i 15 giorni di pioggia e vento che non ci avevano dato tregua.

Avevo usato i fiori di taràssaco, i fiori di lunaria e le pratoline, e pure i fiori di alliaria tutti con un magnifico e stupefacente successo.

Sicuramente tutti voi conoscerete la robinia o acacia o gaggia. E' una pianta che si trova sia in pianura che in collina, cresce rigogliosa, arriva anche ad altezze notevoli. Fiorisce a maggio e solo per pochi giorni potrete deliziarvi dei loro splendidi fiori, combattendo con le api che lavorano per gustare anch'esse il dolcissimo nettare, da cui si ricava il trasparentissimo e chiarissimo miele di acacia.
I fiori sono bianchi e in grappoli, qui nella contea di Camelot appena si aprono le finestre si sente già il loro profumo (immaginate quante piante circondano la mia casa!!!).

Il fiore si consuma sia cotto che crudo. Provatele nelle insalate di frutta condite con un filo di miele e mi saprete dire...

ATTENZIONE: si trova anche una pianta che produce un fiore simile ma giallo quello è il maggiociondolo ed E' MOLTO TOSSICO!!! non raccoglietelo!!!


I miei fiori fritti li ho realizzati così:

Ingredienti
acqua gasata
farina di riso biologica
farina 00 bio
1 cucchiaio di zucchero semolato (si può anche omettere, ma a noi piace molto)
un uovo piccolo bio (io ho usato il mezzo uovo sbatturo avanzato qui)
olio per friggere

Procedimento
Io ho l'abitudine di tenere a bagno in acqua fresca con un cucchiaio di bicarbonato i fiori per qualche minuto, poi li sciacquo bene e li lascio asciugare su uno strofinaccio. Questa operazione comuque mi garantisce la fuoriuscita di microinsettini che a volte vanno a deliziarsi della dolcezza del fiore.
Preparare la pastella, ottenendo un composto nè troppo liquido nè troppo denso.
Immergetevi i fiori e friggeteli nella wok, dove l'olio sarà già caldissimo.
Io uso la wok per friggere anche le verdure, i fiori di zucchina, le foglie di salvia (anzi poi vi metterò anche queste in un post prossimamente) così la frittura è profonda e più veloce, poi lascio sgocciolare sulla apposita griglia nella wok, così rimangono calde.
Servire come snack, stuzzichino o apripasto. Abbinateci un buon Verduzzo che ricorda all'olfatto il profumo del miele di acacia....e rimarrete stupiti!!!!

Gradite???

 I fiori sono serviti sul Vassoio ovale in foglia di palma di Ecobioshopping perchè il rispetto della natura parte anche dalla tavola!!

Fiori e piante (di acacia) sullo sfondo
Vi aspetto con tante ricette al mio contest Una ricetta in camBIO per festeggiare il mio blog-compleanno con la partecipazione di Nonsoloarancia e le marmellate Scyavuru come premio!
A proposito queste sono quelle che ho ordinato per me....per voi ci sarà una sorpresa!


Ve le presento:
confettura di fico nero
confettura di gelso nero
crema di pistacchio
gelatina di nero d'avola
gelatina di zibibbo (regalata alla cognata!)
marmellata di arancia rossa
marmellata di limone (regalata alla mamma!)
marmellatadi arancia senza zucchero (regalata ai suoceri!)


A presto con l'utilizzo di queste delizie!

Aggiornamento 15.05.13
provato da ----> Staffetta in cucina

lunedì 23 aprile 2012

Risotto cremoso alla malva e traminer aromatico

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Qualche tempo fa vi ho proposto queste frittatine alla malva, ed avevo utilizzato quella essicata che avevo preparato lo scorso anno.
Purtroppo quest'anno, forse a causa dell'umidità, la malva è spuntata un pò in ritardo e presenta le foglie tutte bucherellate da qualche ospite indesiderato che ha deciso di pasteggiarci .... fortunatamente quelle piccole piccole ancora giovani sono salve, così ho preseo solo quelle, pulite bene sotto l'acqua e lasciate a bagno in acqua e un cucchiaio di bicarbonato. Ho scovato anche qualche bocciolino, color malva appunto, e li ho messi da parte per la decorazione.

La malva è una pianta erbacea, che presenta foglie tondeggianti leggermente lobate e con una lieve peluria. Il fiore con quel colore stupendo la rende riconoscibilissima. Da qui infatti il nome malva !!!

Si può usare per infusi, decotti...e persino in cucina. Sia cruda che cotta.

Passiamo alla ricettina semplice e veloce. Tenete conto della mia passione per il riso  a cui ho dedicato addirittura una etichetta nel mio elenco blog; vi consiglio di andare a vedere le mie precedenti ricettine, troverete degli spunti interessanti.



Ingredienti
200 gr di riso biologico finissimo
olio evo ligure delicato
1/4 cipolla bionda tagliata fine
1 bicchiere abbondante di Traminer aromatico
foglie di malva fresche
foglie di malva essicate
misticanza di fiori per decorare
brodo vegetale

sottiletta light inalpi per mantecare

Procedimento
Nella wok (io uso sempre questa pentola per il risotto) far imbiondire la cipolla con l'olio.
Aggiugere il riso e farlo rosolare.
Bagnare con il vino e tenere la fiamma bella alta.
A questo punto continuare la cottura con il brodo vegetale, dopo aver aggiunto qualche foglia sbriciolata essicata di malva e quelle fresche intere se piccole o spezzettate con le mani se più grandi.

A cottura ultimata aggiungere una sottiletta light inalpi perfetta per mantecare e rendere cremoso il risotto, senza coprire il sapore del Traminer e la freschezza della malva.

Prima di servire spolverate con la misticanza di fiori di cui vi ho parlato qui. Vi darà un tocco di colore e di profumo ulteriore. Decorate con i boccioli e le foglioline più tenere tenuti da parte.

Risottino alla malva e traminer


Naturalmente degustatevi assieme un buon bicchiere di Traminer aromatico. Questo vino prodotto dalle uve omonime, colore dorato, profumo aromatico, fine e delicato secondo me è perfetto per questo tipo di preparazioni.


In campagna si può....

Questa è la mia passione, la mia terra, la mia cucina!

Alla prossima ricetta!!!


Con questa ricettina partecipo al contest di Ti cucino così


Aggiornamento:
Ho ricevuto dalla dolcissima amica Ale il premio "La coccinella portafortuna" ... ti ringrazio molto per aver pensato a me! Visto che ci sono diverse persone (a me molto vicine) che in questo periodo hanno avuto un pò di delusioni, grane, problemi....dedico a loro con tutto il cuore questo "portafortuna"! prendete questa coccinella e tenetevela stretta stretta!



Il mio risotto è stato provato da Wildcraft Vita... Grazie per il bellissimo post che hai fatto!!!

martedì 3 aprile 2012

Risotto alle fragole

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La fragola è uno dei non-frutti che prediligo, mi piace il suo colore rosso vivo, il profumo di buono che emana, la sua presenza nell'orto e nei banchi del mercato segna l'inizio della bella stagione.

Vi chiederete perchè non frutto?? ebbene il frutto vero della fragola in realtà sono i semini che vediamo cosparsi sulla superficie rossa.

La fragola è cosi dolce e delicata che si presta anche a svariate preparazioni tra queste anche il risotto.


Come sempre vi ricordo che pur essendo una fan del bimby, il risotto lo preferisco cucinato nella wok, trovo che questo tipo di cottura valorizzi molto la qualità di riso biologico che usiamo in famiglia.

Ingredienti
200 gr riso biologico
1/4 cipolla bianca
olio evo
5-6 fragole + alcune per decorare
brodo vegetale
vino rosato veneto

Procedimento
Tagliare la cipolla finemente, scaldare l'olio e rosolarla fichè sarà dorata.
Aggiungere il riso, tostarlo, sentirete il chicco che cambia "suono" nella pentola.
Sfumare con un bicchierino piccolo di vino rosato.
Cuocere aggiungendo man mano il brodo caldo.
Negli ultimi minuti di cottura aggiungere le fragole a pezzetti.

Servire impiattando con il coppapasta singolarmente. Decorare con una fragola tagliata a ventaglio.

Risotto alle fragole
 Degustiamo insieme il buon rosato che abbiamo usato in cottura, è fresco e delicato e si sposa a meraviglia con questo risottino primaverile!

Particolare
Io non utilizzato formaggi e/o burro per mantecare, perchè così si assapora meglio il profumo della fragola!

Con questa ricettina partecipo al contest di Ely del blog "Nella cucina di Ely" per la categoria primi piatti.
 ed al contest di Isabella di "L'amore in cucina"

lunedì 2 aprile 2012

Fiori fritti di taràssaco

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Buona serata ai miei lettori!!!
Oggi il sole splendeva alto nel cielo terso, la temperatura era ottimale per godersi il pomeriggio all'aria aperta in cortile a fare qualche lavoretto, e per leggere qualche rivista completamente rilassata....mentre quelle 4 o 5 lavatrici si susseguivano a raffica!

Vi ho già parlato della mia passione per le erbe spontanee, la frittata con le cime di luppolo al forno, la vellutata di taràssaco e i boccioli saporiti, le frittatine alla malva sono un esempio di quante cose buone si possono fare!!!

Oggi vedendo tutti quei fiori gialli, belli gonfi e aperti non ho resistito....ne ho raccolti un pò e ho preparato l'aperitivo della domenica sera  al mio adorato maritino!

I fiori in questione sono appunto quelli del taràssaco, una delle piante più comuni nei prati. Caratteristiche le foglie dentellate (infatti si chiamano anche Dente di leone), queste infiorescenze sono gialle e formate da petali allungati e fitti che spuntano sopra un gambo cavo che una volta rotto secerne una sostanza lattiginosa.

Vediamo cosa ci occorre...

Ingredienti (quantità non specificate a vostro piacere)
fiori gialli del taràssaco
farina di riso
acqua
sale
curcuma
olio di mais
Procedimento
Lavare bene i fiori e lasciateli a bagno in acqua fredda.
Preparate una semplice pastella con acqua, farina di riso e sale. Aggiungetevi anche una spolverata abbondante di curcuma che profuma e rende più colorata la vostra pastella.
A questo punto mettere i fiori su carta assorbente e scaldare l'olio per friggere nella wok.
Passate i fiori in pastella e buttateli subito nell'olio caldo.
Friggere e lasciar scolare sulla griglia della wok.
Servire caldi come aperitivo accompagnati da un fresco prosecco.

Un fiore per voi!!

Aperitivo????


Buon proseguimento!!!

15.04.13  Li ha provati Dany di "Profumo di zenzero e cannella"
16.04.13  Li ha provati Carla di "Le delizie della mia cucina"