lunedì 30 aprile 2012

Degustazione in cantina: presentato il Timorasso

@http://lacasadi-artu.blogspot.it/

Che il vino sia una delle mie passioni ormai è risaputo, da qualche anno le mie conoscenze nel mondo del nettare divino si sono un pò ampliate, la tecnica leggermente affinata e la mia cantina personale di vini si sta arricchendo di "scoperte" enologiche di buon livello.

Peccato non poter fare dei post sensoriali, con cui potrei farvi degustare un vino magnifico, tipico delle mie zone: il timorasso.

Lo stufato di maiale, il cake salato alla paprika ad esempio sono due preparazioni che nobilitano il timorasso.

Notizie:

Il timorasso è un vitigno autoctono a bacca bianca che viene coltivato in Piemonte, precisamente nelle Valli Grue, Curone, Ossona e Borbera. Il vino che si ricava è uno dei più chiacchierati, pur esendo un vecchio vitigno è stato "rispolverato" solo in tempi recenti da abili vignaiuoli che con tenacia e caparbietà lo hanno portato a livelli di tutto riguardo! Tra questi il mitico Walter Massa, che produce a mio avviso uno dei migliori Timorasso della zona, che è riuscito anche a conquistare i "tre bicchieri" della guida dei vini d'Italia.

Ma oggi non vi parlerò di lui, ma di un produttore ed amico di mio marito "Azienda Vinicola Poggio" vincitrice di numerosi premi, tra cui diversi assegnati al loro ottimo Dolcetto di Ovada.
Proprio in questi giorni di festa c'è stata una bella rassegna di cantina aperta al pubblico. Un momento di golosa convivialità e di inebrianti profumi del nuovo Timorasso uscito in vendita. Ottimo, fresco e profumato, un vino che sa da solo rendere omaggio ai contadini che seguono con amore la vigna, la produzione e la nascita. Come non decantare e premiare un  vino bianco così ricco!!

Il pomeriggio è passato velocemente chiacchierando con il calice in una mano e nell'altra a rotazione: focaccia, fresco salame, ottime fave e salatini, torte di riso, crostate e grissini croccanti...Ed inoltre i canti improvvisati di un gruppetto di amici hanno rallegrato la cantina, tra una sbirciata ai numerosi diplomi dei premi ricevuti ed alle botti del vino.



Alcuni scatti...

Degustazione

Buon vino, fave e salame

Il nipotino ...e la grappa!!!

Buon Lunedi e Buon Primo Maggio!!!

ps. non lavorate troppo eh??

venerdì 27 aprile 2012

Cucina regionale Piemontese: Merenda (o marenda) sinoira


Evviva, evviva, il nostro appuntamento con l'Italia che cucina, con il cibo e le regioni che si susseguono e grazie a Babi e a Renata che ci accompagnano e ci sostengono, il gruppo è davvero superlativo .... e questo venerdì può dare il benvenuto alla regione MARCHE con il blog della bravissima amica Sabrina di "La creatività e i suoi colori"......

Questa settimana tutti insieme per

Merenda/Spuntino

Vediamo un pò che cosa si prepara ....

FRIULI VENEZIA GIULIA: Buchtel di "Nuvole di farina"
PIEMONTE: qui da me



Merenda (o marenda) sinoira

Che cosa significa?
La merenda (o marenda) sinoira è un pasto che tende a sostituire quasi la cena, da qui il significato sinoira o "cenoira"
Quando?
Tendenzialmente nell'antica civiltà contadina si svolgeva in estate, nel tardo pomeriggio. Ora viene più usata nei giorni di festa, per adeguarsi alla vita frenetica della settimana che non permetterebbe tale "evento".
Dove?
In passato nelle aie delle case di campagna,  i braccianti e i contadini si ritrovavano seduti sotti i porticati, all'ombra  dei pergolati o nelle cucine, di ritorno dai campi, erano stanchi ed accaldati e si rifocillavano perchè poi avrebbero ancora avuto del lavoro da svolgere approfittando delle ore di luce fino a tarda serata. 
Ora diversi locali, agriturismi, ristoranti propongono questo menù dedicando un vasto assortimento di vivande.
Cosa si mangia?
All'epoca si mangiava pane, bruschette, insalate dei campi, salumi, formaggi, frittate (magari con le erbe spontanee) e naturalmente per completare un bella brocca di nettare degli dei sulla tavola,  quel vino nero e spesso che già da se riempiva la pancia.
In qualche famiglia più fortuna e più "ricca" si proponevano delle varianti nelle merende tra cui torte salate, ripieni, acciughe al verde e magari anche qualche dolce per i bambini o la frutta.
Merenda sinoira

I formaggi sono piemontesi:
1. Carboncino (latte di mucca, di pecora e di capra) stagionato nella cenere
2. Tomino di latte di capra con le erbe
3. Piemontesino formaggio a pasta molle


Merenda piemontese
 Accompagnare la merenda con un buon  dolcetto di Ovada e acqua fresca, il pane non deve mai mancare, mi raccomando!!!

Particolari
Questi sfizi sono:
1. Confettura di mele cotogne (che ha fatto mia cognata!)
2. Mosto cotto (della nonna di mio marito1)
3. Antipasto misto piemontese di verdure (dominio dello zio!!)
4. Confettura di pomodori verdi (mia produzione dello scorso anno!)



Possiamo proprio dire che la merenda sinoira non è una preparazione singola, ma un evento, un modo di vivere la merenda, ricco di chiacchiere, voci, risate e racconti. Convivialità allo stato puro....anche se si dice che i Piemontesi siano un pò chiusi di carattere....voi ci credete????


Passate un buon week end....e mi raccomando non dimenticate il mio contest che è partito proprio ieri!!!!

Aggiornamento!!!
Grazie a Puffin in cucina per avermi affidato il premio Blog affidabile!! Lo aggiungo con molto piacere a quello ricevuto, proprio come dici tu è un'ulteriore conferma ed io ne ho sempre bisogno, so che voi ci siete....grazieee

giovedì 26 aprile 2012

Un contest per festeggiare il mio blog-compleanno: "una ricetta in camBIO"

Era il 26 maggio 2011....e il mio blog esordì nel mondo immenso del web e degli spazi condivisi.
Sono felice di aver deciso di pubblicare quel post, di aver provato ricette, di aver scattato foto, di aver scritto recensioni .... il tutto condito egregiamente con la vostra compagnia, la vostra stima ed il vostro affetto.

Qualche numero??

245 follower
oltre 36000 visite
210 post
oltre 5600 commenti

Che dire???
Grazieeeee!!!!


e per ringraziarvi un contest, festeggiamo insieme, vi piace l'idea???? 
L'argomento del mio contest è forse poco sfruttato, spero sia sicuramente piacevole per voi e vi permetterà così di condividere la vostra ricetta preferita.....

"una ricetta in
camBIO!"



Il cardine che terrà insieme le vostre ricette è questa parola BIOLOGICO.
Intendiamo quindi tutti i prodotti derivanti da agricoltura biologica, cioè da coltivazioni non trattate chimicamente e non modificate geneticamente.
Quindi potrete usare qualsiasi prodotto fresco (frutta, verdura, latte, uova...) o da credenza (farina, lieviti, zucchero, pasta, marmellate ...) naturalmente solo ed esclusivamente BIOLOGICO, dovrete utilizzarne almeno uno. Tutto qui? certo, ormai questi prodotti si trovano ovunque: al supermercato, nel negozio sotto casa, al mercato, oppure nell'orto che vi coltivate, magari anche quello da balcone perchè no??


Alcune regole:
1. Il contest è aperto solo a chi ha un blog solo su territorio italiano, semplicemente per rendere più facile la gestione e la eventuale spedizione del premio. I blog stranieri potranno partecipare comunque nella sezione fuori concorso.
2. Le ricette dovranno contenere almeno UNA foto del piatto finito, sarebbe gradita anche una foto del prodotto BIO che utilizzerete, ma non è indispensabile!
3. Le ricette dovranno essere di nuova pubblicazione ESCLUSIVAMENTE  da oggi fino alle ore 24.00 del 26.05.12.
4. Potrete partecipare con una, due, tre ricette....insomma tutte quelle che vorrete. Potete anche partecipare ad altri contest/candy/giveaway con la stessa ricetta, non voglio porvi limiti!!! Non pretendo esclusiva di sorta, non sono il tipo!
5. Vi prego solo di inserire nel post il logo del contest e se possibile nella vostra home o nel vostro spazio dedicato ai contest, candy o giveaway, con link a questo post.
6. Dovrete lasciare il commento SOLO a questo post con il link alla vostra ricetta, vi ricordo che io ho la moderazione commenti inserita, non preoccupatevi se non visualizzerete subito la ricetta in elenco.
7. Non è obbligatorio diventare miei follower, ma non nego che ne sarei onorata se lo faceste....


I giudici:
Al termine del contest le ricette verranno visualizzate, lette, studiate ed approvate dalle mie care compagne di avventura nel Menù Mel&sana del MYCS restaurant (in ordine alfabetico)


Le giudici decreteranno a loro insindacabile giudizio la ricetta vincente.
Le suddette giudici potranno partecipare al contest solo ed esclusivamente nella sezione fuori concorso.
    Premio
    Partecipa al mio contest un'ospite speciale: la ditta Non solo arancia con le marmellate biologiche Scyavuru, io le ho già prenotate per me e le sto aspettando con ansia!
    Ringrazio Nonsoloarancia per la gentilezza e la messa a disposizione del premio finale. Vi dico solo che si tratta di prodotti BIOLOGICI!!! Siete curiosi vero????











    Nota legale 
    L' iniziativa non si configura come una manifestazione a premio, in quanto non diretta a favorire, nel territorio dello Stato, la vendita di prodotti o la prestazione di servizi, aventi fini anche in parte commerciali
    *****
    ***
    Ed ancora un grazie a Stefania per la nota legale che mi ha passato e soprattutto per la realizzazione del banner di questo contest. Molto carino vero????

    ****
    ***
    Elenco ricette
    2. Unna magna de puisci e prebuggiun di "I sapori di casa mia"
    3. Torta riccciolina di mamma gilda bio di "I sapori di casa mia"
    4. Pasta con melanzane e salumi di "Una pasticciona in cucina"
    5. Muffin alla banana e frullato di frutta di "Profumo di cose buone"
    6. Frittata di luvertin di "Batuffolando"
    7. Crostata di visciole senza glutine di "Cibo che fa sognare..senza glutine"
    8. Tortelloni al salmone, gamberi ed asparagi bio di "2 amiche in cucina"
    9. Non la solita insalata di riso di "Sapori di Elisa"
    10. Ensaimada di Feli di "Le delizie di Feli"
    11. Strudel integrali salati di "Ghiotto di salute"
    12. Frittata di stioppuri di "Puffin in cucina e non solo"
    13. Sarde marinate di "2 amiche in cucina"
    14. Muffin assortiti di "Le dolci creazioni di Maria"
    15. Spinacine fatte in casa di "Mammarum"
    16. Linguine al pesto di asparagi e pistacchi di "Una V nel piatto"
    17. Cestini di farro integrale ripieni con erbette di campo di "Dolcemeringa"
    18. Orzo con carote, cannellini e porro di "Cuoche si diventa"
    19. Risotto mare e monti con gamberi e cipolle rosse di "Vichyart blog"
    20. Una crostata bio di "Un'arbanella di basilico"
    21. Frittata di agretti al formo di "Il laboratorio culinario di Jeggy"
    22. Taboulè al profumo di basilico di "Il dolce crear"
    23. Chiffon cake con crema al limone di "Cognate in cucina"
    24. Torta rustica di noci al profumo di limone di "Baci di dama"
    25. Pollo ripieno con verdura al forno di "Arte in cucina"
    26. Code di cipolle con uova di ova di "Una pasticciona in cucina"
    27. Crepes di panettone al mandarino con cotto mozzarella e insalata bio di "Puffetta e i suoi hobby"
    28. Pasta fave e nduja di "Rosa ed io"
    29. Crostata con crema e frutta di "L'amore in cucina"
    30. Gnocchetti di olive con gallinella di mare e cime di rapa di "La melagranata"
    31. Crema di zucchette trombette con seppie al nero e limone candito di "La melagranata"
    32. Crema di asparagi bianchi con timo e gamberi di "La melagranata"
    33. Le mezze maniche con i piselli home made di "Vaniglia e cannella: kitchen in love"
    34. Risotto con germogli di luppolo di "A tutta cucina"
    35. Quiche con zucchine robiola e pomodori di "Batuffolando"
    36. Frittata di asparagi selvatici al forno di "Bolli bolli pentolino"
    37. Insalata primaverile con riso grano saraceno e miglio di "Stregatto cuciniero"
    38. La granseola e le linguine di "Vaniglia e cannella: kitchen in love"
    39. Crocchette con sorpresa di "A pancia piena si ragiona meglio"
    40. Semifreddo alle due creme fragola e limone con timo, yogurt e mascarpone di "Dafne's Corner"
    41. Angel cake alle rose di "No sugar please"
    42. Torta cuore di mamma di "Distrazioni sfiziose....in cucina"
    43. Penne integrali con guanciale di "Cooking therapy"
    44. Noodles di terre lontane di "Carole chef a domicilio"
    45. Bio vassillopita di "Funny & Veggielicious"
    46. Insalata farro e verdure di "Io cucino così"
    47. I fusilli del sole di "Zampette in pasta"
    48. Asparagi e feta di "Un pizzico di q.b."
    49. Ravioli ai funghi con pesto di finocchietto selvatico di "Una pasticciona in cucina"
    50. Sfogliatini al profumo di rosmarino e semini "I sapori di casa mia"
    51. Rotolo con prosciutto cotto, mortadella e scamorza di "Sciroppo di mirtilli e piccoli equilibri"
    52. Spaghetti ai carciofi e pancetta grokkanti e piccanti di "Paneepomodoro"
    53. Fusilli con salmone all'arancia biologica di "La giostra della vita"
    54. Fave al prosciutto crudo di "Cucina che ti passa"
    55. Insalata di riso con fave e pecorino di "Polvere di peperoncino"
    56. Minestra di miglio con pasta di salsiccia ai semi di finocchio di "Panza & Presenza"
    57. Pancake di kamut per una bio colazione di "Pasta e Pasticcino"
    58. Sformato di broccoli e carote di "Indovina chi viene a cena?"
    59. Sformatini di branzino di "Un pizzico di q.b."
    60. Dessert al limoncello di "No sugar please"
    61. Antipasto light di verdure al forno con pasta phillo di "Arte in cucina"
    62. La susanna tra le stelle di "Tra cucina e pc"
    63. Torta alle nespole e ciliegie di "Io cucino così"
    64. Ratatouille Dukan di "Fantasia & creatività"
    65. Bulgur con pinoli tostati e capperi di "Pasta e Pasticcino"
    66. Risotto all'ortica di "Non solo piccante"
    67. Riso e bisi di "Semplicemente buono"
    68. Bavarese light alla fragola di "A tutta cannella"
    69. Fiori di zucchina in pastella con gamberi ricotta ed erba cipollina di "Speck and the city"
    70. Torta delicata di Torzelle di "Le ricette degli amici"
    71. Rosso ciliegia di "Ghiotto di salute"
    72. Antipasto, primo, secondo tutto in uno di "Il rifugio dell'ingordo"
    73. Mafaldine di farro con piselli, pomodorini secchi e semi di girasole di "L'eleganza del polpo"
    74. Cupcakes alle carote di "Tuttichef"
    75. Insalata di spinaci, noci e grok di "2 amiche in cucina"
    76. Bucatini con pesto alle ortiche di "Cucinadellanima"
    77. Involtini primavera piacentini di "Zibaldone culinario"
    78. Polpettine aromatiche con salsa di limone di "Ondina in cucina"
    79. Panna cotta aromatizzata al limoncello con salsa di fragole di "In cucina con Gioia"
    80. Bavette con melanzana e ragù di ricciola di "In cucina con Gioia"
    81. Pure di carote di "Cucina che ti passa"
    82. Girelle alla rucola di "Sfizi e pasticci"
    83. Zucchine farcite in cartoccio di "La cucina di Molly"
    84. Bicchiere di latte con fragole di "Cuoco folletto"
    85. Focaccine al germe di grano ed erbe aromatiche di "L'angolo cottura di Babi"
    86. Ribollita a modo mio di "Tra cucina e p.c."
    87. Cheese cake nel bicchiere con la stevia di "No sugar please"
    88. Rusticona al dulce de leche e ciliege bio ..di Valeria di "Lui e Lei in cucina"
    89. Marmellata di arance bio di "Le torte di Gessica"
    90. Mini plum cake all'arancia ripieni di marmellata di arance di "Le torte di Gessica"
    91. Riso solare di "Golosità vegane"
    92. Sformato di quinoa e zucchine di "Bambini golosi"
    93. Cheesecake allo yogurt di "Grazia in cucina"

    *****
    ***
    Ricette fuori concorso
    1. Ossibuchi all'arancia di "Nuvole di farina"
    2.Frittata di ortiche di "La casa di Artù"
    3. Panini soffici con semi di zucca bio di "La casa di Artù"
    4. Un'insalata bio di "Le delizie della mia cucina"
    5. Torta di fragole profumata al sambuco di "A fiamma dolce"
    6. Ciambella dolce bio nella pentola fornetto "La casa di Artù"
    7. Sciroppo ai fiori di sambuco di "A fiamma dolce"
    8. Lemon-ice cake di "A fiamma dolce"
    9. Rosso, bianco e bio di "Le delizie della mia cucina"
    10. Torta salata agli asparagi di "La cucina di mamma Loredana"

    Al momento è previsto anche un secondo premio a mie spese, di cui vi parlerò più avanti.

    martedì 24 aprile 2012

    Torta di mele "la saporita" e ... un consiglio di lettura

    @http://lacasadi-artu.blogspot.it/

    Oggi fuori dalla mia finestra ho già visto passare quasi tutte le condizioni atmosferiche che voi potete immaginare (neve a parte) prima vento fortissimo, poi pioggia fitta, poi temporale, poi tempesta (qualche chicco di grandine mista ad acqua) ed infine....il sole! Incredibile, più vado avanti e più mi rendo conto che io e il tempo ci assomigliamo un sacco, almeno ultimamente....alternare periodi di euforia a momenti di riflessione ormai è all'ordine del giorno...

    Ma parliamo di cose serie ed utili...oggi vi consiglio un libro che ho acquistato nella mia solita libreria di fiducia. Si tratta di un acquisto di quelli "compulsivi" cioè di quelli di getto e senza senso, a volte seguiti dalla fase di colpa, perchè di libri da leggere ne ho ancora mille in casa, ma questo dovevo prenderlo.
    Si tratta di "La cucina del buon gusto" di Simonetta Agnello Hornby e Maria Rosario Lazzati, il titolo mi ha incuriosito, ovvio altrimenti non gestirei un blog di cibo, cantina e chiacchiere (come dico sempre ai miei conoscenti). Non è un libro di ricette! anche se al suo interno qualche spunto lo troverete. Si tratta di un lavoro a quattro mani che spiega la passione e il perche si cucina, e il godimento che se ne trae. La frase in quarta di copertina che mi ha attirato è stata proprio questa

    "Cucinare ci fa sentire umani"
    (cit)
    Credetemi è una lettura piacevole ed ogni tanto mi trovavo ad annuire e a ridere....certi atteggiamenti sono proprio universali. Nei confronti di ospiti, ingredienti od oggetti....siamo tutte simili.

    "Cucinare è un rito....
    ....come tanti riti, rilassa e induce alla
    meditazione"
    (cit)


    Ed ora la mia ricetta ...

    Torta di mele "la saporita"
    ricetta tratta dal libro "Oggi cucini tu 3" Clerici-Moroni con mia modifica personale!!

    Ingredienti
    200 gr farina 00 bio oppure Farina e Amido Molino Chiavazza
    150 gr burro
    150 gr zucchero
    4 uova bio
    1 bustina di lievito (vanigliato)
    4 mele di cui due bio piccole e due renette grandi
    il succo di un limone bio
    1 cucchiaino di polvere "La saporita" (*)

    Preparazione
    Tagliare a tocchetti le mele e irrorarle con il succo di limone affinche non si anneriscano.
    Montare bene burro morbido, zucchero e tuorli.
    Aggiungere farina e lievito.
    A parte montare gli albumi ed unirli al composto che deve risultare spumoso.
    Aggiungere un cucchiaino di "la saporita".
    Versare il composto in una tortiera (la mia da 23 cm a cerniera) imburrata ed infarinata.
    Cuocere in forno caldo a 180°C ventilato per circa 40 minuti.

    Ed oggi mentre scrivevo questo post me la sono gustata come colazione di metà mattina....cospargendola di zucchero bucaneve (**)

    La colazione è prontaaaa!

    Torta di mele "la saporita"

    Note:
    (*) La saporita è una "droga" come si chiamavano una volta, detta anche pisto. E' un mix di coriandolo, cannella, semi carvi, chiodi di garofano, noce moscata e anice stellato. Si trova nelle drogherie ben fornite in bustina. Ha un profumo inebriante, la quantità è a vostra discrezione. Nel mio caso, appena si apre la scatola della torta si percepisce il profumo particolare, ma al gusto non sovrasta la delicatezza della classica torta di mele.
    (**) Lo zucchero bucaneve è uno zucchero a velo che resiste molto bene all'umidità, la torta di mele essendo di natura piuttosto umida, trova un perfetto alleato in questo zucchero impalpabile.

    **************

    Il segnalibro che vedete nell'immagine è opera di Maria ed Imma

    lunedì 23 aprile 2012

    Risotto cremoso alla malva e traminer aromatico

    @http://lacasadi-artu.blogspot.it/

    Qualche tempo fa vi ho proposto queste frittatine alla malva, ed avevo utilizzato quella essicata che avevo preparato lo scorso anno.
    Purtroppo quest'anno, forse a causa dell'umidità, la malva è spuntata un pò in ritardo e presenta le foglie tutte bucherellate da qualche ospite indesiderato che ha deciso di pasteggiarci .... fortunatamente quelle piccole piccole ancora giovani sono salve, così ho preseo solo quelle, pulite bene sotto l'acqua e lasciate a bagno in acqua e un cucchiaio di bicarbonato. Ho scovato anche qualche bocciolino, color malva appunto, e li ho messi da parte per la decorazione.

    La malva è una pianta erbacea, che presenta foglie tondeggianti leggermente lobate e con una lieve peluria. Il fiore con quel colore stupendo la rende riconoscibilissima. Da qui infatti il nome malva !!!

    Si può usare per infusi, decotti...e persino in cucina. Sia cruda che cotta.

    Passiamo alla ricettina semplice e veloce. Tenete conto della mia passione per il riso  a cui ho dedicato addirittura una etichetta nel mio elenco blog; vi consiglio di andare a vedere le mie precedenti ricettine, troverete degli spunti interessanti.



    Ingredienti
    200 gr di riso biologico finissimo
    olio evo ligure delicato
    1/4 cipolla bionda tagliata fine
    1 bicchiere abbondante di Traminer aromatico
    foglie di malva fresche
    foglie di malva essicate
    misticanza di fiori per decorare
    brodo vegetale

    sottiletta light inalpi per mantecare

    Procedimento
    Nella wok (io uso sempre questa pentola per il risotto) far imbiondire la cipolla con l'olio.
    Aggiugere il riso e farlo rosolare.
    Bagnare con il vino e tenere la fiamma bella alta.
    A questo punto continuare la cottura con il brodo vegetale, dopo aver aggiunto qualche foglia sbriciolata essicata di malva e quelle fresche intere se piccole o spezzettate con le mani se più grandi.

    A cottura ultimata aggiungere una sottiletta light inalpi perfetta per mantecare e rendere cremoso il risotto, senza coprire il sapore del Traminer e la freschezza della malva.

    Prima di servire spolverate con la misticanza di fiori di cui vi ho parlato qui. Vi darà un tocco di colore e di profumo ulteriore. Decorate con i boccioli e le foglioline più tenere tenuti da parte.

    Risottino alla malva e traminer


    Naturalmente degustatevi assieme un buon bicchiere di Traminer aromatico. Questo vino prodotto dalle uve omonime, colore dorato, profumo aromatico, fine e delicato secondo me è perfetto per questo tipo di preparazioni.


    In campagna si può....

    Questa è la mia passione, la mia terra, la mia cucina!

    Alla prossima ricetta!!!


    Con questa ricettina partecipo al contest di Ti cucino così


    Aggiornamento:
    Ho ricevuto dalla dolcissima amica Ale il premio "La coccinella portafortuna" ... ti ringrazio molto per aver pensato a me! Visto che ci sono diverse persone (a me molto vicine) che in questo periodo hanno avuto un pò di delusioni, grane, problemi....dedico a loro con tutto il cuore questo "portafortuna"! prendete questa coccinella e tenetevela stretta stretta!



    Il mio risotto è stato provato da Wildcraft Vita... Grazie per il bellissimo post che hai fatto!!!

    venerdì 20 aprile 2012

    Cucina regionale Piemontese: puissi e giambon


    E il giro d'Italia continua....sempre sul nostro pulman immaginario partiamo e ci fermiamo nelle varie cucine, ad assaggiare assaporare e deliziare occhi e palato di leccornie ....

    Oggi insieme vi proporremo

    Le verdure


    fate un giro anche voi....ne vale davvero la pena!!!

    PIEMONTE: qui da me

    Questa volta l'indecisione sul piatto da prepararvi è stata fino all'ultimo dettata dalla reperibilità dell'ingrediente principale.... qui in Piemonte si trovano diversi piatti a base di verdure: carciofi (forse per la vicinanza alla Liguria), funghi, cavoli, patate, spinaci, zucchine, peperoni....ma soprattutto i cardi, purtroppo per voi non sono riuscita a reperirli, perciò vi lascio una ricetta semplicissima, che spesso mi preparava la mia nonnina materna (mi ha cresciuto lei visto che i miei genitori lavoravano entrambi). Tanto semplice, ma tanto difficile per me da replicare....non perchè chissà quale segreto non mi sia stato svelato...no, assolutamente; gli ingredienti ci sono tutti, semplici e facili da reperire....ne manca uno solo....il più importante: l'affetto con cui la nonna condiva ogni sua pietanza semplice....sono ormai 28 anni che lei non c'è più....credo che se potesse sbirciare il mio blog ne sarebbe davvero orgogliosa!! Lei è stata la mia prima maestra ...

    Puissi e giambon
    Puissi d'l ortu pcineini
    1 sigulotu
    bitiru
    brodu
    giambon tajò a tucheti
    pursemme

    Fai fonde na bela feta id bitiru ncu u sigulotu.
    Vuieighe indreinta i puissi freschi. Saiì.
    Suntaighe i brodu e u giambon tajò a tucchetti.
    Lassai còse a fougu vivu.
    Metighe una sbrinsò id pursemme.
    Puissi e giambon e libro di ricette!

    Ingredienti
    Piselli freschi o surgelati
    1 cipollotto primaverile fresco o uno scalogno
    burro (!!)
    brodo vegetale q.b.
    sale q.b.
    una fetta di prosciutto cotto tagliata spessa e poi a dadini
    prezzemolo

    Procedimento
    Mettere in una pentola il burro e la cipollina o lo scalogno.
    Aggiungere i piselli freschi. Salare.
    Aggiungere il brodo e il prosciutto tagliato a dadini.
    Cuocere a fuoco vivace.
    Mettere in finale una spolverata di prezzemolo fresco.

    Tutto per voi!


    Note:
    * in questo periodo negli orti e nei mercati arrivano i primi piselli freschi, io ricordo ancora le serate passate intorno al tavolo con la nonna, e poi quando ero più grande con la mamma, a sbucciare borsate e borsate di piselli...un rito. La ciotola di quelli grossi e più coriacei per le minestre, quelli medi in un'altro contenitore per pietanze come questa presentata e quelli più fini tenuti da parte per l'insalata russa (dominio incontrastato della mamma!!!). Ormai per praticità si comprano le buste nel banco surgelati o quelli in barattolo....ma il sapore di questi "puissi" appena sgranati e profumati....diventa indimenticabile!
    * In questa zona, come ho già detto tempo fa, ci sono diversi produttori di ottimo prosciutto cotto, perciò ne faccio scorta e tengo in congelatore i pacchetti già pronti di dadini di prosciutto.
    * Ho trovato persino con piacere questa ricetta nel famoso libro di ricette piemontesi che ho comprato domenica.. , l'unica variante è di mettere una cipolla grande tagliata in quattro e poi tolta a fine cottura....lascio a voi la scelta!
    * I piselli nel nostro dialetto si chiamano puissi ---- in francese si chiama petit pois (il seme) o pois (la pianta) .....il prosciutto da noi si chiama giambon ----- in francese si chiama jambon .... diciamo che un poco di influenza francese in terra piemontese è comunque arrivata!!!!


    Mini savarin di parietaria (avete capito bene!!)

    @http://lacasadi-artu.blogspot.it/

    Sicuramente vi sarete chieste che cosa mai si potesse fare con la parietaria che ho raccolto???

    Innanzitutto una breve spiegazione sulla parietaria. E' una pianta erbacea spontanea, cresce di solito vicino alle ortiche, lungo i muri (da qui parietaria), prefiribilmente in zone soleggiate.

    Il fusto è rossastro, le foglie hanno quella caratteristica peluria, quasi un pò appiccicosa. Mi ricordo quando ero piccola i bei disegni fatti sulle maglie con queste foglie, rimanevano attaccate ed ero sempre molto orgogliosa...
    Purtroppo il polline dei fiori è altamente allergizzante (io stessa ne soffro di questa allergia), ma nella contea di Camelot per fortuna la piantina è spuntata da poco e ci sono solo le tenere fogliette.

    Si raccolgono le cime della pianta, in cucina si può usare nella stessa maniera degli spinaci, naturalmente cuocendola!!!

    Con l'aiuto del mio libro preferito di cucina e di erbe "La mia cucina con le piante selvatiche" dello Slow Food CH, scritto da Meret Bissegger ho realizzato un antipasto insolito, molto scenografico e totalmente vegan.

    E soprattutto stavolta.....agar agar ....ho vinto io!!!!


    Mini savarin di parietaria

    Ingredienti (modificati da me nelle quantità relativamente alla materia prima disponibile)

    50 ml di vino bianco (ho usato un profumatissimo Traminer)
    50 ml di acqua
    la punta di un cucchiaio di dado vegetale
    mezzo cucchiaino di agar agar
    100 ml panna vegetale di soja
    50 gr di cime di parietaria

    Procedimento
    In un pentolino mettere acqua, vino, panna, agar agar e dado e far bollire circa 4 minuti.
    Nel frattempo prendere la parietaria dopo averla pulita e lasciata a bagno in bicarbonato per togliere le impurità, farla stufare con poca acqua per 5 minuti. Frullarla per bene.
    A questo punto unire la massa liquida alla solida di erbe, mescolando con molta cura.
    Versare in uno stampo (io ho usato quello da mini savarin in silicone di Happyflex.
    Lasciare indurire in frigorifero (io tutta la notte)

    Sformare su un piatto e servire come antipasto  decorando con fiori commestibili come quelli delle pratoline o della lunaria.

    Va servito tagliate a fettine, accompagnate con pane fresco o a piacere con insalatine primaverili.

    Il gusto è leggermente amarognolo (come molte delle erbe spontanee), io ho percepito molto il profumo del vino e della panna vegetale, con un tocco di sapidità accentuata....ma è un mio parere!!

    Parietaria, pratoline e lunaria



    Degustatevi un Traminer aromatico....e buon appetito!!!



    Sul terrazzo!

    La foto che ho scattato sul terrazzo della casa di Artù....con la mia gattona che sbirciava gli uccellini sulla pianta di fronte!!!


    Colori di Camelot

    Questo primo piano è tutto per voi, fiori e colori della contea di Camelot, ad aprile, quando la pioggia ci da tregua per qualche ora!!!



    Ora vi lascio con una domanda: come chiamereste questa preparazione: panna cotta, bavarese, gelatina???? aspetto le vostre risposte!!!

    mercoledì 18 aprile 2012

    Panini con farina e fiocchi di avena bio

    @http://lacasadi-artu.blogspot.it/

    Buona giornata a tutti!!!

    Ci sono periodi, come in primavera, in cui mi perdo nello scorrere della vita quotidiana...altri in cui freneticamente ribalto tutto quello che trovo nel mio percorso. Questa settimana è una di quelle un pò così...un giorno sono apatica, un giorno euforica, sicuramente il tempo influisce il mio umore e il mio spirito.

    Oggi ad esempio sono riuscita a fare il cambio armadi (inverno-estate) al marito...per il mio ci penserò prossimamente.
    Ho le ortiche da cucinare, da decidere la ricetta per venerdì per la raccolta regionale, e da pensare cosa mettere in tavola stasera....

    Nel frattempo penso che vi delizierò con la presentazione del mio pane.
    Ovvio che visti i numerosi blog in rete che pubblicano pani meravigliosi, con pasta madre, lievito liquido, e chi più ne ha più ne metta, il mio semplice con lievito secco passerà sicuramente inosservato, come molte altre ricette di cui ero anche orgogliosa. Ma il blog è condivisione, perciò io la prendo con questo spirito e ne approfitto per salutare diverse persone che so che aspettano l'appuntamento giornaliero con il mio spazio:

    Marisa e Silvana
    Claudia e Umberto
    Tiziana
    Ornella
    Silvia
    Birba e L'Ottimo

    un grazie di cuore a tutti voi, che mi leggete e mi sostenete!!!!


    Panini con farina e fiocchi di avena bio
    Ingredienti
    280 gr di farina manitoba
    120 gr di farina di avena bio (io di solito uso Baule Volante)
    100 gr farina 00
    1 cucchiaino di malto d'orzo
    100 ml di latte intero
    200 ml di acqua
    1 bustina di lievito disidratato
    30 gr fiocchi d'avena + altri per decorare

    Procedimento
    Io di solito effettuo l'impasto con il mio fidato bimby, seguendo la mia tabella di marcia.
    Prima unire  liquidi, malto e lievito. Poi aggiungo le farine ed il sale, infine con il movimento spiga inserisco i fiocchi. (o eventualmente erbe aromatiche, semi ....)

    Lasciare lievitare fino al raddoppio.
    Formare le palline con il metodo della strozzatura come quando viene prodotta la mozzarella (la prossima volta vi farò una foto)
    Lasciare lievitare in teglia, avendo cura di tenere umida la superficie con un'emulsione di olio e acqua, fino al raddoppio.
    Aggiungere infine i fiocchi per decorare.

    Io ho effettuato la cottura nel mio forno a legna. Temperatura oltre 300°C. Il tempo è sempre variabile, a seconda della dimensione dei panini. Verificare la "colorazione" della crosta.


    Panino nel dettaglio

    Cestino del pane
    Io e il maritino abbiamo pensato bene di sbranarne subito qualcuno con la mia Confettura di mele profumata al cardamomo....uno spettacolo puro!!!


    Spero di farvi cosa gradita e di dedicare una pagina del mio blog alle ricette con le erbe spontanee, vedo che piacciono a tutte....seguitemi qui....aggiornamenti continui!!!

    -------

    Li ha provati Ombretta di "Dolcemeringa" con qualche variante....grazie per la fiducia

    martedì 17 aprile 2012

    Feta con alliaria

    @http://lacasadi-artu.blogspot.it/

    Continua la raccolta di erbe spontanee, mi frena solo la pioggia che da qualche giorno ha martellato sulla bellissima Terra di Camelot....ieri appena è spuntato un raggio di sole, sono partita armata di guanti per la raccolta di: ortiche, alliaria e parietaria.

    Avete capito bene, ho raccolto ben tre tipi di erbe e con queste vi preparerò diverse prelibatezze!

    Oggi partirò con l'alliaria.

    Cresce di solito su terreni incolti, al margine dei boschi, lungo le strade o i sentieri.
    Durante la sua crescita cambia molto aspetto, appena spunta potrebbe essere quasi confusa con le foglie delle viole. Poi lo stelo si allunga, le foglie diventano un pò più appuntite ed assomigliano a quelle delle ortiche, ma la cosa che balza subito al naso....è il profumo di aglio che percepite strofinando la foglia. Dopo il secondo anno la pianta sviluppa delle minuscole infiorescenze bianche.

    Di questa pianta si possono assaporare le foglie, le cimette, i fiori....
    Si può usare cruda come erba aromatica o cotta (ha un sapore un pò amarognolo).
    La cosa particolare è che ha il sapore dell'aglio, ma facendo parte della famiglia delle brassicacee o crucifere non ne ha le caratteristiche più sgradite. Cioè è molto digeribile, non "puzza" l'alito.

    il mio raccolto

    Nella foto in senso orario partendo dall'alto a sinistra: ortiche, alliaria (con infiorescenza), cesto completo, parietaria, cesto.


    Feta con alliaria
    Ingredienti
    feta (formaggio greco) o ricotta o caprino o formaggio non stagionato o fiocchi di latte
    foglie di alliaria tritate (a piacere)
    olio di oliva ligure
    scorza di un limone biologico
    misticanza di fiori (Sonnentor)

    Procedimento
    Lavare accuratamente con il bicarbonato le foglie.
    Tritarle finemente, io ho usato il nuovo coltello in ceramica che mi ha comprato il maritino (grazie!)
    In una ciotola amalgamare l'alliaria, l'olio e la buccia di limone ottenuta con il rigalimoni (ikea).
    Impiattare la feta (o altri formaggi a scelta) versarvi sopra il composto ottenuto.
    Decorare con "Misticanza di fiori" di agricoltura biologica che ho comprato da Biobottega.

    La misticanza contiene: sale marino, aglio, rosa damascena, origano, basilico, aglio selvatico, rosmarino, timo, calendula e fiordaliso. E' un prodotto meraviglioso!!!!!


    Se si sostituisce il formaggio con tofu, avrete un bellissimo piatto vegan!


    Che ne pensate????

    Piemonte chiama....Sardegna risponde...

    @http://lacasadi-artu.blogspot.it/

    Chissà perchè ma in questo periodo sento proprio la mancanza del sole, del mare e della terra meravigliosa che mi fa vibrare il cuore e la mente...di cosa sto parlando???

    Della splendida terra sarda, dell'isola che mi ha rapito i sensi e dalla quale non riesco proprio a staccarmi...Lo so, lo so l'Italia è tutta splendida, ma io adoro quest'isola così particolare, ricca di storia, di profumi, di cibo magnifico e di gente straordinaria....

    Dedico a loro (i miei amici dell'Agriturismo Sechi e Tilocca) a Manu, Richy, Franco, Robè....(a tutti voi il nostro saluto e la promessa di venire a trovarvi al più presto!!), agli amici di Torino che ci hanno deliziato della loro compagnia, ai miei cugini che ci hanno ospitato ad Oristano....e a tutte le amiche blogger della Sardegna Gemma Olivia, la cara CristyDana e Catrina. .... e altre che al momento magari sto dimenticando, questo piccolo pensiero ed omaggio ....


    Fregula grossa con sugo allo stufato
    Ingredienti

    150 gr di fregula di semola di grano (misura grossa)
    1 bustina di zafferano sardo

    sugo del brasato al barolo avanzato con qualche fettina di carne tritata all'interno

    Pecorino sardo per mantecare

    Procedimento
    Far bollire l'acqua salata ed una bustina di zafferano sciolta, cuocere la fregula secondo il tempo indicato nella confezione.
    Scolare la pasta.
    Condire con il sugo del brasato al barolo che avevo preparato per la raccolta regionale.
    Cospargere con abbondante pecorino sardo stagionato.

    Buon appetito e buon riciclo

    Fregula sarda con sugo al brasato

    Particolamente....buona!!!
    Piemonte chiama.....Sardegna risponde!!!

    A domani ....

    domenica 15 aprile 2012

    Muffin alle carote e cioccolato

    @http://lacasadi-artu.blogspot.it/

    Un week end piovoso, casalingo e dedicato al relax totale. Ero un pò in arretrato con la lettura e ne ho approfittato. Tra le altre cose avevo anche da sistemare qualche vecchio giornale, di solito prima di buttarli ripasso al volo le sezioni ricette e/o cucina per vedere se mi era sfuggito qualche interessante abbinamento o preparazione....e  ho ritagliato e messo da parte qualche paginetta ...
    Ma non è finita qui, oggi non ho potuto fare a meno di prendere in edicola un bel volumetto, che sicuramente mi servirà per il solito appuntamento del venerdì con La raccolta della cucina regionale ... si intitola "Arsetari dla cusin-a piemontèisa", davvero bellissimo!!!

    Oggi voglio festeggiare con un dolcetto:

    questo è il mio post
    numero
    200


    Muffin alle carote e cioccolato
    Tratto dal libro del bimby tm 31 "Torte e biscotti", (ricetta da me modificata)

    Ingredienti
    30 gr cioccolato delle uova di pasqua
    2 carote medie bio
    1 limone bio
    200 gr farina 00
    150 gr zucchero di canna bio
    1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
    2 uova bio
    70 gr olio di mais
    40 gr burro o margarina (potete fare anche tutto olio, ma io avevo finito quello di mais)
    mezza bustina di lievito vanigliato per dolci
    Procedimento
    Tritare il cioccolato e tenere da parte.
    Tritare le carote e bagnarle con il succo di limone e tenere da parte.
    Nel boccale del bimby mescolare farina, zucchero, zenzero per qualche secondo a vel 3.
    Aggiungere uova, olio e burro. Miscelare a vel 4 per circa 20 secondi.
    Inserire lievito e miscelare ancora qualche secondo.
    In ultimo aggiungere carote tritate e cioccolato a vel. 3 antiorario per circa 20 sec.

    Io ho messo l'impasto negli stampini da muffin, cercando di non riempirli troppo, me ne sono venuti circa 14.

    Muffin carote e cioccolato
    Con questa ricetta potete sfruttare il cioccolato delle uova di pasqua, senza dover acquistare le gocce di cioccolato. Potrete usare cioccolato fondente, al latte o con nocciole (molto goloso ma io non posso a causa della mia allergia!)

    Con questa ricettina dolce, ma non troppo, vista la presenza dello zucchero di canna, partecipo al contest Piccole dolci delizie della cara Stefania di "Nuvole di farina"

    sabato 14 aprile 2012

    Cucina regionale piemontese: Brasato al Barolo

    Ieri sera .... il mio post è scomparso, ho voluto provare a fare una modifica dal tablet e zac...

    SPA-RI-TO!!!

    Ripartiamo...spero di ricordarmi tutto.



    Come ogni venerdì (oggi in reltà è sabato mattina, perchè il mio post di ieri è sparito!) ci troviamo allegramente capitanate da Babi e Renata a fare un tour della nostra bella Italia e regione per regione, passando da una cucina all'altra.....Questa settimana diamo il benvenuto alla regione Liguria con Carla Emilia di "Un'arbanella di basilico" e all'Umbria con "Due amiche in cucina".



    L'argomento di questa settimana è
    La carne


    Vogliamo fare un assaggio da tutte ????


    PIEMONTE: qui da me


    Il Barolo
    Il Piemonte è grazie alla sua posizione geografica e i suoi terreni collinari la patria dei grandi vini rossi dell'eccellenza italiana. Basti pensare alle distese di vigneti appoggiati dolcemente sulle colline delle Langhe, dell'Astigiano e del Monferrato.
    Uno dei vitigni più famosi è senza dubbio il nebbiolo il cui nome deriva proprio dalla caratteristica nebbiolina che invade i filari all'epoca della vendemmia. Di questo vitigno si hanno già notizie dal 1200 circa. Proprio con questa uva così particolare si ottiene uno dei nostri vini più preziosi: il Barolo, sicuramente uno dei vini più rappresentativi dell'enologia italiana. Era in passato considerato un vino "regale" sovrani e nobili lo usavano nei ricchi banchetti di corte. I Savoia ne erano innamorati ed il buon Camillo Benso Conte di Cavour si dedicò personalmente alla produzione di questo oro rosso.

    Il Barolo viene prodotto, come da disciplinare, in comuni delle Langhe in provincia di Cuneo, sono ben specificati ed al di fuori di questi non si può produrre il vino chiamato appunto Barolo.

    Il suo colore rosso cupo quasi granato, il profumo intenso e complesso, il suo sapore secco, robusto ma allo stesso tempo vellutato fanno del Barolo un vino di alto livello.
    Viene prodotto appunto dal vitigno nebbiolo (sottovarietà Michet, Lampia, Rosè) invecchia 3 anni di cui almeno 2 in botti di rovere o di castagno, l'invecchiamento sale a 5 anni per la Riserva.
    Se conservato in orizzontale in cantina regge benissimo fino a 10 anni, addirittura arriva ad invecchiamenti di 20 anni.


    Brasato al barolo
    Ricetta tratta dal ricettario F.lli Carli

    Ingredienti
    1 kg di carne da brasato (fatevi sempre consigliare dal vostro macellaio, spesso da zona a zona i tagli di carne assumono nomi diversi, ma sono la stessa qualità)
    1 cipolla bio
    1carota
    1 gambo di sedano
    1 spicchio aglio bio
    rosmarino (il mio fresco)
    alloro (1 foglia essicata)
    (cannella)
    (chiodo di garofano)
    6 grani di pepe
    sale
    olio evo
    brodo di dado (di carne bimby)
    1 bottiglia di barolo
    (panna)

    Procedimento
    Mettere la carne in infusione con il vino e tutte le verdure e i sapori per circa 24 ore.
    Sgocciolare la carne dalla marinata. Passarla in pentola nell'olio caldo avendo cura di rosolare su tutti i lati.
    A questo punto aggiungere le verdure e i gusti della marinata e man mano il vino un bicchiere per volta, salate e pepate.
    Terminato il vino, proseguite la cottura con il brodo di dado (io uso quello di carne bimby).
    In totale la cottura dovrebbe essere di circa 3 ore.
    Passare il sugo di cottura in setaccio o con il minipimer ed ottenere una crema. Se vi piace aggiungete anche qualche cucchiaio di panna. (io non la metto mai)

    Servire il brasato accompagnato da verdure ripassate in padella, o un purè soffice o della calda polenta.
    Io oggi ve lo propongo con carotine glassate al burro, decorate con il primo prezzemolo di mia produzione.

    Inutile raccomandarvi di mettere in tavola una bottiglia di Barolo, si degusta sempre lo stesso vino che si è usato in cucina nelle cotture!!!



    Brasato al Barolo

    Buon Appetito

    Note:
    * Ho voluto provare per questioni di tempo la cottura in pentola a pressione. Il tempo totale è di circa un'ora e mezza, ad intervalli di mezz'ora giravo il pezzo di brasato in modo da uniformare la cottura.
    * Spesso vengono utilizzati altri vini rossi, ma non il barolo, per cortesia allora chiamatelo solo Brasato

    *****

    con questa ricetta partecipo al contest di Batù di "Batuffolando"


    Potevo non  inviare questa ricetta della tradizione piemontese????




    ******

    Oggi (venerdì 13 aprile)
    è il compleanno di
    un ragazzo gentile
    un neo giornalista
    una persona meritevole


    AUGURI



    Vi consiglio di andare a vedere il
    suo blog, ricco di spunti, di riflessioni,
    di cronaca, di verità
    ....

    E non dite che le nuove generazioni non
    valgono....qui c'è arte e preparazione

    Buon futuro !!!!