@http://lacasadi-artu.blogspot.it/
Non so voi, ma qui a casa mia i libri di ricette sono presenti in modo massiccio ben sistemati nella libreria. Se dovessi ad occhio cercare di ricordarmi gli argomenti principali, so che perderei subito la scommessa, forse non mi ricordo nemmeno tutti quelli che ho.
Ci provo...
raccolte cucchiaio d'argento (5 o 6 cofanetti)
pane e focacce (almeno 3 o 4)
pasta e primi piatti (qualcuno)
chef stranieri (almeno 3)
cucina regionale (solo 4 sul piemonte, più altre regioni)
antonella clerici (almeno 4)
benedetta parodi (i primi due)
E voi quanti libri di cucina avete??? immagino tantissimi, ma almeno li consultate? io a volte mi metto lì e li sfoglio alla ricerca dell'ispirazione.
Ed è proprio in uno di quelli di Benedetta Parodi (di origine Alessandrina) che ho trovato la famosa ricetta de "I rabaton".
Di che cosa si tratta? E' un primo piatto che deve il suo nome da un vocabolo del nostro dialetto: il verbo "rabattare" cioè rotolare, infatti questa delizia prima di finire in pentola, proprio come dice Benedetta deve "rabattarsi" per bene nella farina!
Credo che in altre parti d'Italia ci siano preparazioni simili, ma a volte differiscono per qualche ingrediente e soprattutto per il nome che cambia di zona in zona. Ditemi come li chiamate dalle vostre parti: aggiornerò in fondo il post man mano!
Vi trascrivo la ricetta pari pari dal libro, anche se io sono andata ad occhio ed ho naturalmente fatto una sostituzione!!!
Vi occorreranno:
300 gr di biete (io ho usato gli spinaci a foglia liscia dell'orto bio di papà)
200 gr di ricotta
2 uova (io bio)
150 gr di grana
noce moscata
pan grattato
farina
brodo (io vegetale con dado bimby)
burro
salvia (io maggiorana)
sale q.b.
Cosa dovete fare:
Lessare le biete, strizzarle per bene e passarle al mixer. Io l'ho fatto con gli spinaci.
In una ciotola mescolare la verdura, la ricotta, le uova, il grana, noce moscata, sale e aggiustare con pan grattato per ottenere un composto con cui farete delle polpette allungate.
Rotolarli nella farina e farli lessare in brodo vegetale, avendo cura di raccoglierli appena salgono a galla con la schiumarola ed adagiarli subito in una teglia imburrata.
Cospargere di grana, burro e salvia (io maggiorana) e farli gratinare in forno caldo per pochi minuti, giusto il tempo necessario per sciogliere il formaggio.
Spero che questa preparazione tipica dell'alessandrino sia di vostro gradimento, a noi piacciono tantissimo, sia con le biete che con gli spinaci. Abbinateci un buon Gavi e rimarrete stupiti!!
Da voi si chiamano:
Quenelle (Memento solonico)
Gnudi (Sapori di casa mia)&(Le delizie della mia cucina)&(Note di cioccolato)
Malfatti (Zibaldone culinario)&(Briciole di Clo)
Grazie anche a Benedetta Parodi per lo spunto!!!
La Parodi ti avrà dato lo spunto, ma la bravura è tutta tua, carissima Artù! Che bella ricetta!! Ricordo che ne parlava una 'terza nonna', per me, la signora Albina.. piemontese DOC. Sono curiosa di assaggiarli. :) I libri di cucina che ho? Non moltissimi a dire il vero.. ma già mi perdo in quelli!! :D Un abbraccione!
RispondiEliminaMi piace tantissimo!!! ma son tipo gnocchi.. o canederli allungati? fatto sta che mi stuzzicano! Io non ho libri di cucina ahahah o meglio ne ho un paio.. ma non li consulto mai! Son strana io.. preferisco consultare voi ed il web! smack
RispondiEliminaho conosciuto una nuova preparazione, davvero molto carina e di sicuro gustosissima!
RispondiEliminagrazie!
baci cara!
Io non credo di poterti aiutare non li conoscevo proprio pero' che buoni!!!
RispondiEliminaper i libri ormai non so piu' dove metterli ma mi sono imposta di non comprarne piu' e di fare piu' ricette di quelli che ho:-)
un bacione
pensa che io mi scordo pure di averli certi libri di cucina!! Ottima questa ricetta, buon w.e.
RispondiEliminaCarissima, non ho mai fatto l'inventario... ma se dovessi rifare tutte le ricette presenti in tutti i libri, le riviste, le agende, gli appunti, compresi quelli sul pc... non mi basterebbero tre vite!!! E alla fine leggo qua, leggo là, mi rimane un po' di questo e un po' di quello e ogni tanto tiro fuori una ricetta mia, di chissàqualeispirazione!!!
RispondiEliminaIntanto la tua ispirazione è stata fantastica! Bellissim piatto alessandrino, ottimo per tutte... le regioni!!
p.s. ho scoperto che anche voi dite "schiumarola"... e io che pensavo fosse un termine romanaccio!!! Heheehe!!
Ma ciao! Mi sembra di riconoscere questi "rabaton".. li ho visti già e avevo già intenzione di provarli, o forse erano chiamati diversamente..bo.. cmq mi ispirano moltissimo!!!
RispondiEliminaOvviamente ho tanti libri di cucina e spesso ne prendo uno e comincio a sfogliare sfogliare in cerca dell'ispirazione..ne ho alcuni "antichi" ma non mi piacciono molto perkè ci sono troppe ricette molto difficili (ed io sono pigra) e poche ricette vegetariane.
Un bacione e buona giornata ^.^
non parliamo di quanti libri di cucina ho in casa, sono arrivata a mettere degli scatoloni sotto il letto, questa ricetta non la conoscevo proprio, un bacio
RispondiEliminaIo ho parecchie ricette di questo piatto ma tutte le chiamano "chenelle" e sono non solo di verdure ma anche con il prosciutto come base. Assomigliano alle crochette che usiamo noi e qualcuno le cuoce prima in acqua ma penso siasol a Trieste come reminescenza d piatti austriaci e tedeschi infatti c una versione quasi uguale che è un piatto nazionale della città di Koenigsberger ma sono fatti solo di carne di vitello.
RispondiEliminaPrendo nota in alternativa a quelle che tengo.
Per liri di cucina...una volta ne avevo tanti poi cambio di caa 17 anni fa li ho tutti regalati salvo il Carnacina, Artusi, Grance Enciclopedia della Cucina, Quello della cucina ditutte le regioni, La cucina di Tognazzi e edizioni particolari stampate su carta che si uava una volta avvolgere la carne dal macellaio della cucina della mia regione. I primi sono libroni gli altri più umani ma non li consulto mai sono molto difficili da interpretare specialmente l'Artusi.
Ora prendo giornali se mi attirano salvo quello che mi interessa faccio un volta e poi elimino....non amando proprio tanto spignattare quando lo faccio mi piace cimentare in cose nuove che poi adatto al mio gusto ed a quello dei miei commensali. Ora raccolgo le vostre di ricette cosa volere di più....
Buona giornata mia cara.
BUONIII!!!
RispondiEliminaMa Michy, sono tipo gnocchi o gnudi vero?
Buoni, buoni... provo a farli :-)
E per i libri pfffff una MAREA.... la nostra passione famigliare è la lettura, immagina... perciò fammi vedere da qui osservo il ripiano dove ho quelli etnici che sono una decina (la metà solo di cucina Nipponica), circa una ventina trà quelli tradizionali e cucina regionale, di quelli scritti dagli cheff, ho quello che mi è stato regalato da Vanessa del suo friend Alessandro Borghese, quello dello Sensei Nobuyuki Matsuhisa , quello del idolo di mia mamma Jamie Oliver e quelli del nostro GURU LUCA MONTERSINO... poi tra raccolte di riviste, schede, ecc uffff secondo me a un centinaio ci arrivo :-)
Baci
Luci
Ho letto anch'io la ricetta sul libro di Benedetta Parodi, ma non ho mai provato a farli!
RispondiEliminaciao
Vale
Mhhhh devono essere proprio buoni!
RispondiEliminaOttimi per questo periodo.
Un abbraccio
Non conoscevo questa ricetta e grazie per averla preparata e postata (hi preso appunti).
RispondiEliminaHai ragione, tanti libri, ma compro anche tante riviste che poi leggo nelle pause pranzo al lavoro prendendo appunti sul mio quadernino delle ricette (pausa pranzo vuota, qualcosa devi pur fare no?).
Un bacione
Che buona ricetta Michela!! Già poi sono talmente tanti i libri, che a volte sai che hai una ricetta, la cerchi e sfogli libri per ore... Però è rilassante:-) e porta sempre a piatti nuovi e gustosi:-) Non conoscevo questo piatto, e pure io ho due libri della Parodi:-) Bravissima Michela, un bacio grande e complimenti per questa buona ricetta, da provare, presto:-)
RispondiEliminaUau, una ricetta bellissima! Mi piace un sacco!!! E le biette nell'orto mi aspettano con ansia, quindi spero di provarla presto!!!
RispondiEliminaCiao carissima Artù, nella mia libreria ci sono tre enciclopedie di cucina ma per casa ci sono dappertutto riviste vecchie e nuove, aperte sulla ricetta che mi interessa e non ti dico il disordine!!!! Molto buona questa tua ultima preparazione, la rifarò anch'io con gli spinaci!!! Non ho visto il mio commento sulla tua ricetta di ieri, non l'ho inviato o ho scritto qualcosa di strano e hai deciso di non pubblicarlo?!?!?! Buona serata e un abbraccio
RispondiEliminaanche io sai, ho un caos tra libri e riviste di cucina....e chissa' perche' c'e' ne sempre qualcuno che ci manca .....buona la tua ricetta,gustosa da provare......un baciotto grande Cara Michela, sei sempre nel mio cuore anche tu.
RispondiEliminaLo sapevo che li avrei amati!!!
RispondiEliminaMi piace l'idea della cottura in brodo e del passaggio in forno, devo essere ottimi. Libri...ne vogliamo parlare, io ho perso il conto e ogni tanto ne perdo anche qualcuno, ma che bello quando lo ritrovi sembra quasi un libro nuovo!!! E anch'io come te ogni tanto mi siedo e li rileggo, così solo per il piacere di vedere delle belle ricette.
Io faccio degli gnocchi di spinaci e ricotta qui da noi non hanno un nome particolare ma credo che siano quelli che in toscana vengono chiamati "'gnudi"
Baci
Io rimango stupita solo a guardarli, immagini il sapore!!!Gli ingredienti sono tutti buoni per cui il risultato è sicuramente una delizia.Spero di provarli quanto prima. Complimenti!!!
RispondiEliminaSono nativa pugliese e dalle mie parti non ricordo niente di simile...leggendo la ricetta deve essere molto buona...per i libri di ricette sono piena anche io e ogni tanto faccio come te e le consulto per trovare l'ispirazione.
RispondiEliminabuona serata.
Devono essere buonissimi...li proverò cara Artù...e si grazie anche alla Parodi ......anch'io ho diversi libri ma anch'io spesso non mi ritrovo...ahahahahaha
RispondiEliminaUn bacione bimba
ottima ricetta quando vado dai pareti ad Arquata Scrivia AL me li fanno sempre sono troppo buoni!!
RispondiEliminaCiao cara, io non ne ho tantissimi di libri, ma anche se pochi, per avere l'ispirazione, fanno sempre comodo..baci.
RispondiEliminaCiao Artù,
RispondiEliminaa casa nostra siamo sommersi dai libri e non solo di cucina! Leggiamo moltissimo ed io ho pure lo scrittore in casa...
Ottimi i tuoi rabaton per non parlare dell'abbinamento col Gavi, paradisiaco!
Ciao carissima
Assomigliano un po' a quelli che qui chiamano "gnudi", praticamente il ripieno dei ravioli di magro ma senza sfoglia. Favolosi :) mai fatti in casa ma devo provarci. Un abbraccio, buon we
RispondiEliminaCiao, qui da noi non so come si chiamano perché non gli ho mai mangiati però devono essere buonissimi. Brava!
RispondiEliminaTi auguro un buon venerdì!
Ciao
Ciao Artù,
RispondiEliminapiù che consultare le ricette mi lascio stuzzicare dalle immagini, poi do sempre una mia interpretazione e non seguo mai le ricette alla lettera....mi è proprio difficile!!!!
Questo piatto della tradizione è una delizia...complimenti!!
Unbacione forte
Paola
mi garba eccome...idem anche per me,libri di cucina a go go,mi sa che devo comprare una libreria più grande...buon fine settimana:)
RispondiEliminaAnche da me tanti libri di cucina... a volte prendo spunto apportando sempre qualche modifica ^___^ Questa ricettina è da provare sembra proprio ottima! Buon fine settimana ^__^
RispondiEliminaBuoni buoni anzi buonissimi e con il Gavi poi.... e sì anch'io ho tanti bei libri di cucina che consulto, ora sì ora no. A volte li guardo tutti belli in fila, divisi per argomenti e mi viene subito una voglia matta di cucinare qualcosa! Ci vediamo al regionale lunedì, ciao Michy un bacio grande
RispondiEliminaMi hai battuta sul tempo!!! I rabaton li volevo fare e pubblicare anche io!! ma non è detto che lo faccia, prima o poi. i tuoi sono deliziosi. Brava!!! Anna
RispondiEliminaBuonissimi! Che ricetta!!!
RispondiEliminae per quel che mi riguarda: W la Parodi.
Ora non sarà un gourmand e si potrà beccare tutte le critiche che in tanti le fanno, ma le ricettine che ho provato dai suoi libri (ho i primi due anch'io) sono andate alla grande. mi piacciono i trucchetti, le scorciatoie e il suo sorriso. Insomma mi sta simpatica e visto che non sempre (quasi mai) ho molto tempo per cucinare, apprezzo qualche dritta per risparmiare tempo.
ciao
alice
Un plato que tiene que estar buenisimo, besos
RispondiEliminaSofía
milideasmilproyectos.blogspot.com
Buon sabato cara! Confesso che ho pochi libri di cucina. Diciamo quelli principali regalatici con la lista nozze. Ma si sa, ho iniziato a cucinare solo da pochissimo :(
RispondiEliminaDetto questo non conoscevo questa ricetta che pero'
mi sembra gia ideale ore questa stagione. Il Gavi lo conosco e mi piace. Mia sorella e' ad Alba questo we per degustazione vini e tartufi .. Che invidia;)
Buon we
CIao Artù...mmmhh che buoni. Guarda, io sono torinese ma ormai da anni sono alessandrina di adozione e, da relativamente poco ho scoperto i rabaton. I tuoi devono essere fantastici!! Un bacio, Lara
RispondiElimina@ely: ih ih ih che bello avere una terza nonna..evviva le ricette tipiche
RispondiElimina@claudia: si in effetti, sono proprio una via di mezzo tra uno e l'altro
@squisito: grazie a te
@ombretta: idem...ma tu riesci a resistere??
@elena: ahhahaha a chi lo dici
@elly: ah ah si si la chiamiamo così anche noi!!
Simplicity is the best. Beautiful styling and great shots.
RispondiEliminaConcordo con Ely, sei stata bravissima =) Non li ho mai mangiati, ma vedendoli mi iene una gola... *.*
RispondiEliminaA presto
Gialla
p.s. se ti va, è in corso un'iniziativa tutta sul tema del rosa per la LILT e la prevenzione del tumore al seno, qui trovi tutti i dettagli:
http://giallatraifornelli.blogspot.com/2012/09/la-rete-in-rosa-per-la-prevenzione-del.html
Un'ottima idea per cucinare gli spinaci o le biete, ormai avevo esaurito tutte le ricette adatte al consumo delle verdure!!! Mi unisco ai tuoi lettori :)
RispondiEliminaArtemisia
@ la micia cleo: ora che leggo il tuo commento...ne ho anche uno di ricette vegetariane...
RispondiElimina@ 2amiche: wow sotto il letto??
@ Edvige: ma grazie per la tua spiegazione, quante cose si imparano nei blog..
@ Lucy: grazie tesoro, belli quelli di cucina etnica!! Mi piacciono!
@ vale: grazie, provala...benvenuta da Artù
@ manu: grazie!!!
Ciaooo Mi sono riletta ora quello che ti ho scritto e mi scuso non ho riletto pur sapendo che la mia tastiera come dico io è molto dislessica. Mi saltano le parole vengono altre ecc. ma non ho riletto una vera raccolta di errori. Spero che comunque sia stato tutto comprensibile. Non occorre che posti questo commento è solo per te per scusarmi.
RispondiEliminaBuona domenica mia cara.
Brava cara la Parodi ti ha dato una buona idea e tu l'hai messa in pratica alla grandissima!!!baciotti
RispondiEliminanon li avevo mai sentiti nominare!
RispondiEliminali preparo x stasera!!!!!
RispondiEliminagrazie!
@ Dani: che forte l idea degli appunti!
RispondiElimina@ Cinzia: grazie cara, vedo che siamo in sintonia!
@ Arianna: piacciono anche ai più piccoli!
@ Mariangela: scusami ancora per il disguido, sono un po' lenta ultimamente!
@ Maria: ti adoro! Col cuore in mano ti dico che sei tra le mie preferite!
@ Carla: grazie per l informazione, ora aggiorno il post!
@giovanna: mille grazie cara
RispondiElimina@grazie: hai ragione sono fonte di ispirazione anche per me!
@renata: grazie come sempre cara
@elena: allora ci vediamo, appena vieni dai parenti!
@anto: hai ragione...serve proprio l'ispirazione
@vittoria: conosci il gavi?? ma dai che forte!!!
@federica: provali, sono magnifici
RispondiElimina@ribana: grazie mille e di cuore
@paola: eh ma tu sei così brava e fantasiosa...grazie
@tina: ahaha i miei sono già in doppia fila...
@sednablu: anche io spesso faccio così!
@carla emilia: si, ci si legge domani tesoro!
@ Anna: pubblicati tranquilla, aspetto la tua versione...che sarà davvero quello originale!
RispondiElimina@ Alice: grazie mi fa piacere sapere che apprezzi anche tu!
@ Sofia: grazieeee
@ vaty: ma dai?? Chissà come si sarà divertita!
@ Lara: ma grazie di cuore anche a te!
@ cquek: thanks
A domani baci anche a te
RispondiEliminaUna volta compravo tante riviste. Oggi di meno, ma compro più libri di cucina. E direi che non sono mai abbastanza!
RispondiEliminaBella ricetta, a presto!
Aggiungi anche malfatti...io li chiamo così, non li infarino prima ma sono molto simili, troppo buoni! bacioni!
RispondiEliminaCarissima, conosco sì il Gavi eccome. Quando si tratta di mangiare e bere bene ... anni e anni di esperienza!
RispondiEliminaVai qui per vedere il mio scrittore di casa
http://www.facebook.com/pages/Luogodeisogni/169644956388249
Buona serata.
@ gialla: certo, grazie per l informazione, cercherò di partecipare assolutamente!
RispondiElimina@ artemisia: grazie di cuore!
@ Edvige: tranquilla, perché non dovrei pubblicare i msg, ogni msg é un vostro pensiero per me! Ti ringrazio
@ EMI: sei molto cara, sempre gentile
@ make up: ih ih ih allora vi ho insegnato una cosa nuova!
@ Enrica: grazie e fammi sapere!
@ carlaemilia : mille grazie!
RispondiElimina@ any: hai ragione...siamo uguali!
@elena: ok grazie aggiunta
RispondiElimina@vittoria: sono andata a vedere, appena mi iscriverò a fb, verrò a trovarvi
Ciao tesoro! approfitto di questa ricetta stupenda che hai pubblicato per salutarti e per dirti che sono tornata e che spero di essere più presente nel blog!
RispondiEliminaOra ho capito perchè rabattare è una delle tante parole di uso comune per me,figlia di un alessandrino,e nn comune per tutti coloro che mi vivono in torno,detentori del puro vocabolario siciliano,di cui io ne sono molto imbastardita! Cmq nn lamnetarti della nebbiolina e del fresco io li desidero moltissimo!! sono stanca del caldo! se domani riesco faccio qulche foto della mia zona e la posto nel blog. ora un bacio e scusa se mi sono dilungata!
@ edlina: bentornata, ci eri mancata un sacco! Le tue origini alessandrine allora si vedono anche dai termini che usi nella calda Sicilia, qui oggi il tempo é clemente! Per fortuna!
RispondiEliminaQui si chiamano malfatti....sono un ricordo della mia infanzia, la mia Nonnina ce li faceva ed era una festa! Poi ognuno sceglieva il condimento preferito: olio e formaggio, panna, sugo, ragù, burro...un gusto superiore!
RispondiEliminaClo
@Clo: ma dai??? una ricetta dal ricordo bellissimo allora!
RispondiEliminaAnche io ho tantissimi libri di cucina! Questa ricetta mi piace, è da provare!
RispondiElimina