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sabato 11 luglio 2015

Cocotte di zucchine, parmigiano e timo

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L'estate porta in tavola un sacco di prodotti dell'orto.

Deliziose e semplici zucchine vengono raccolte giornalmente dalle mani del mio papà che si dedica con attenzione alla scelta delle varietà ed alla loro cura.

Inoltre da quando il mio piccolo Francesco ha iniziato a mangiare quasi tutto cerco di preparare piatti semplici per tutti noi, in modo da velocizzare i tempi in cucina, ma ottenendo ricette facili, poco elaborate e leggere.

Con le zucchine chiare ho pensato ad una ricetta classica la frittata, ma cotta al forno, direttamente in cocotte monoporzione.

Le zucchine hanno un basso potere calorico e contengono molta acqua. Sono ricche di vitamine e portano un sacco di benefici al nostro corpo, soprattutto in questa calda stagione. Pensate che favoriscono persino l'abbronzatura!














Cocotte di zucchine, parmigiano e timo
ingredienti per ogni cocotte

1 uovo biologico
1 zucchina chiara medio piccola
2 cucchiai di parmigiano reggiano 22 mesi
2 cucchiai di panna da cucina

timo
sale q.b.
olio q.b.

Procedimento

  • grattugiare il parmigiano e le zucchine
  • sbattere bene l'uovo, il parmigiano e la panna
  • unire le zucchine e il timo (qualche fogliolina secca o fresca)
  • versare in cocotte unta leggermente con olio
  • cuocere a 180°C statico per 10 minuti
  • servire calde direttamente nella cocotte




Con questa ricetta partecipo al contest Parmigiano Reggiano #PRChef2015



venerdì 3 luglio 2015

Insalata di fave, Parmigiano Reggiano e salame

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In questa nostra terra contadina la vera chicca della tarda primavera o inizio estate sono le insalate miste.
A volte sono un vero rifugio di freschezza e piatto unico, nascono spesso come idea svuotafrigo o come vero e proprio piatto gourmet.

Anche gli chef seguono la tendenza stagionale e valorizzano i prodotti della nostra splendida Italia.
In occasione del Parmigiano Reggiano Chef 2015 ho voluto portare la mia idea di freschezza e semplicità.

4Cooking è una sfida alla semplicità, 4 ingredienti tra cui il famoso ed inimitabile Parmigiano Reggiano.
Io ho scelto il 22 mesi, che si abbina perfettamente a questo tipo di preparazione










Insalata di fave, Parmigiano Reggiano e salame


Ingredienti per ogni commensale

1 manciata di fave sgusciate biologiche (del nostro orto)
2 fette di salame stagionato
mezza fetta di pan carrè (meglio se integrale)
parmigiano reggiano

olio sale pepe a piacere

Procedimento
  • dopo aver tolto la pellicina alle fave precedentemente sgusciate, portare a bollore acqua, salate e versate le fave. Fate bollire per 4 o 5 minuti, scolatele e passatele subito sotto il getto di acqua fredda per bloccare la cottura e mantenere il bel colore verde brillante
  • tagliate a tocchetti il pane e tostatelo in padella calda
  • tagliare le fette di salame a triangoli 
  • impiattate in una ciotola salame, fave, pane e guarnite con abbondanti lamelle di parmigiano 22 mesi

  • a piacere condire con olio, sale e pepe macinato al momento
Con questa ricetta partecipo a PRCHEF2015



buon lavoro e buone ricette a tutti!


venerdì 19 giugno 2015

Maiale alla salvia | Cucina Piemontese

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Siamo giunti al nostro appuntamento mensile di Cucina e territorio di casa nostra, con l'arrivo dell'estate abbiamo pensato di proporvi un argomento molto profumato, molto aromatico....volete scoprire con noi le ricette e le tradizioni locali con

Le erbe aromatiche

Le cucine sono aperte per voi, passate a trovarci e non vi pentirete di aver letto tutti i nostri post, ne siamo certe!

Cucina della Lombardia: Frittata alle Erbe Fini 
Cucina del Piemonte: Maiale alla salvia - Animà ncu a sòlvia (qui da me)
Cucina della Toscana : Scarpaccia salata
Cucina del Lazio: Spaghetti alla Checca
Cucina della Campania : Zuppa estiva
Cucina della Basilicata: Focaccia rossa
Cucina della Calabria: pesce spada in salmoriglio
Cucina della Sicilia: non partecipa


La nostra bellissima Italia gode di un patrimonio di ricette davvero infinito, dopo aver passato in rassegna le più famose e diffuse, ho pensato di proporvi un qualcosa di delizioso, semplice e dai sapori di un tempo.
In tutte le zone di campagna la carne di maiale è spesso presente, sia come piatto principale, sia come insaccato, o anche utilizzata sfruttando persino pezzi considerati di scarto.

Le erbe aromatiche sono un grande aiuto in cucina, ci permettono di godere dei loro olii e con poche e semplici mosse un piatto anonimo diventa un signor piatto. Ormai anche la moda di coltivare un piccolo orto, addirittura sul balcone ci aiuta ad avere sempre a portata di mano uno "sprint" per rinnovare le ricette. Ma non crediate che sia una moda dei nostri giorni, perché i nostri anziani le erbe aromatiche le sapevano usare davvero in maniera sapiente.

La salvia è sicuramente molto diffusa e di facile coltivazione, viene utilizzata sia in erboristeria, che nel campo dell'alimentazione. Ha proprietà antisettiche, antiossidanti, antiinfiammatorie, diuretiche, digestive... (fonte wikipedia)
Nel basso Piemonte viene utilizzata tantissimo, in svariate ricette, dai liquori digestivi, alle focacce, ai primi piatti, ai secondi....

Proprio per questo oggi voglio proporvi una ricetta che ho trovato su uno dei primi libri di cucina che ho avuto tra le mani. "I novesi a tavola" è una raccolta di ricette scritte in dialetto novese e con relativa traduzione, datato 1988 e redatto a cura della Società Storica del Novese.

..."aromatizzare con la salvia è sempre stato quasi d'obbligo a Novi. Non c'era orto che non offrisse questo semplice dalle virtù magnifiche. Piaceva quel tale effluvio nobile che promanava da questo suffrutice officinale..."

(pag 205 del suddetto volume)

Maiale alla salvia


Maiale alla salvia

Ingredienti (ricetta tratta dal libro e modificata da me)
filetto di maiale (circa 700-800 gr)
mezzo bicchiere di vino bianco
mezzo bicchiere di olio di oliva
una cipolla bionda
timo qualche rametto
alloro una foglia
salvia in abbondanza
chiodi di garofano al massimo cinque
sale e pepe

Procedimento

  • In una ciotola mettere a marinare la carne ben sgrassata aggiungendo: olio, cipolla affettata, vino, timo, alloro, chiodi di garofano e salvia. Lasciare macerare per almeno tre ore, muovendola di tanto intanto
  • Scolare dalla marinatura e coprire la carne con rametti di salvia, deporla in una pirofila unta con olio.
  • Cuocere in forno caldo, girandola e bagnandola con del brodo se asciugasse troppo. Io ho impiegato 20 minuti a 210°C più 8 minuti di solo grill a media potenza

  • Salare e pepare prima di servire a fette
Ho accompagnato il mio filetto con dadolata di zucchine stufate con aglio, olio e salvia secca sbriciolata. Il contorno lo potete abbinare a vostra scelta, a seconda della stagionalità.



Buon appetito

Ricetta tipica Piemontese





martedì 19 maggio 2015

Canestrelli di Ovada | Cucina Regionale Piemonte

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Pic Nic? Come definireste la vostra idea di pic nic?

Nel mio immaginario di piccola bimbetta il pic nic è sempre stato un evento carico di entusiasmo ed aspettative. Da noi si usava definire "pranzo al sacco" il fatto di prepararsi un bel po' di leccornie che potessero reggere il trasporto dentro una sacca, o uno zaino, o un cesto di vimini (ma questa opzione solo se il percorso era semplice ed agevole per arrivare con tutto integro!) e che potessero essere consumate in allegria stesi su coperte a quadretti o tovaglie giganti, rigorosamente seduti a gambe incrociate.
Il mio passato nel Gr.Est. parrocchiale mi ha sicuramente aiutata ad essere una persona molto alla buona e senza pretese, una bella merenda era assicurata con  l'intramontabile pane e salame, qualche frutto ed i canestrelli di magro, detti canestrelli al vino o da fiera.

Questi canestrelli sono un must nel basso Piemonte, forse qualcuno di voi ricorderà alle fiere di paese una piccola bancarella improvvisata con due ceste appoggiate su due seggioline in legno, le ceste erano coperte da un telo bianco e appese con due bastoncini facevano bella mostra delle "collane" fatte con spago e i bellissimi canestrelli dorati facevano da "perline". Il mio godurioso piacere, dopo averle acquistate, era infilarmele dalla testa e annusare la mia collana di canestrelli!
Purtroppo il tempo è passato, le tradizioni scompaiono e le nuove leggi sull'igiene non approvano questo tipo di vendita ambulante....

Ma dopo tutte queste chiacchiere forse avete già capito che oggi con il gruppo Cucina e territorio di casa nostra propone i migliori e tradizionali

Dolci da pic nic


Cucina della Lombardia: Cucina Lodigiana "La Bertuldina"
Cucina del Friuli Venezia Giulia: Buzolai di blade
Cucina del Piemonte: Canestrelli di Ovada (qui da me)
Cucina della Toscana : Schiacciata fiorentina
Cucina del Lazio:  bocconotti di ricotta
Cucina della Campania :crostata di marmellata
Cucina della Puglia: Taralli con lo zucchero
Cucina della Calabria: Cuddureddi calabresi con pasta madre

Ricetta Piemontese: Canestrelli di Ovada


Allora ecco a voi la vera ricetta dei

Canestrelli di Ovada
(ricetta tratta da "La cucina piemontese in 1000 ricette tradizionali" - Prov. di Alessandria)

Ingredienti
500 gr di farina 00 (io ho usato kamut mista a multicereali)
2 bicchieri di vino bianco (consigliato il Gavi *)
1/2 bicchiere di olio di oliva
200 gr zucchero
una bustina di lievito per dolci (io uso biovegan o baule volante)
1 pizzico di sale

procedimento

  • in una spianatoia o in una ampia ciotola impastare la farina setacciata, con l'olio, il vino e il sale.
  • Aggiungere lievito e zucchero e lavorare fino ad ottenere un panetto di impasto liscio
  • Tagliare dei pezzetti di impasto (dimensione di una noce) (1) e tirare un bastoncino (2) e chiuderlo ad anello (3)
(1)

(2)


(3)

  • Disporre sulla teglia e cuocere in forno caldo statico a 200°C fino a che saranno dorati. Ci vorranno circa 13-15 minuti.
  • lasciare raffreddare e conservare in scatole di latta


Questo canestrello si conserva a lungo, è molto sodo e croccante, adatto all'inzuppo, magari in un buon bicchiere di vino!
Essendo  privo di grassi animali e uova è da considerarsi totalmente vegan.


(*) Il Gavi è un vino prodotto in un'area di alcuni comuni in provincia di Alessandria, vinificato con uve cortese 100% in purezza presenta un colore paglierino più o meno carico, il profumo è delicato e sapore asciutto.


Ricetta tipica del Piemonte

venerdì 15 maggio 2015

Crocchette di pane della nonna | Food Revolution Day 2015

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Food Revolution Day 2015 
#FoodRevolutionDay

Eccoci finalmente, anche nel 2015, tuttei insieme nel mondo virtuale a dare un segno della rivoluzione del cibo, il cibo che ci deve sostenere, essere comunque goloso e gustoso per essere apprezzato anche dai più piccoli, perché la vera rivoluzione parte da noi per loro, per il loro futuro. 

Al bando cibi preconfezionati, primizie, o prodotti fuori stagione, via libera ad ingredienti semplici ed alla portata di tutti....e soprattutto niente sprechi, in tempi di crisi nulla si butta!

E da questo punto di vista le nostre nonne, per chi ha la fortuna di averle ancora, sono una vera risorsa di idee e spunti per risparmiare in cucina.

Questa mia ricetta è infatti il ricordo di come la nonna smaltiva l'uovo e il pane avanzato(*) dopo averci preparato le sue deliziose bistecche panate o come si dice in gergo le "milanesi".

Ci baseremo su ingredienti senza indicare peso, grammatura o tempi di cottura perché le nonne si sa....vanno ad occhio, e poi se sono avanzi che fate? li pesate? nooooo...


(*) naturalmente noi conserviamo il pane avanzato, lo facciamo seccare bene e lo grattiamo, lo conserviamo poi in contenitori ermetici per tutte le ricette della nostra tradizione.


Crocchette di pane    
Ingredienti 

uovo leggermente battuto
pane grattato
sale
maggiorana fresca (a scelta)
erba cipollina fresca (a scelta)
olio



Procedimento
  • nell'uovo se non lo avete già messo aggiungete un pizzico di sale 
  • aggiungere l'erba cipollina tagliuzzata e le foglioline della maggiorana fresca
  • versare il pane avanzato nell'uovo fino a che otterrete una consistenza morbida
  • preparate dei bocconcini grossi come una noce, passatele in altro pane grattato e adagiatele in un piatto

  • in una padella versare l'olio e far dorare le crocchette, asciugatele su carta da cucina o carta straccia
  • servire calde, i bambini e i grandi le adoreranno.




Con questa ricetta partecipo al #FoodRevolutionTurin  #NoWasteContest



Note:

  1. si possono sostituire le erbe fresche a piacere, usando salvia, origano, timo, oppure essiccate a seconda della vostra disponibilità
  2. si possono passare le crocchette anche nella farina di mais macinata fine per ottenere un effetto ancora più croccante
  3. si possono cuocere al forno per rendere la preparazione un pochino più leggera




domenica 19 aprile 2015

Piselli in agrodolce | Cucina del Piemonte

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piselli in agrodolce
Finalmente Artù è tornata a pubblicare, sono passati esattamente quattro mesi dal mio ultimo post. Non ho cucinato molte cose nuove, ma ho dedicato molto tempo a me, al mio bimbo e ad altre mie passioni: camminare e ricamare.

Abbandonare i miei lettori e il blog ha fatto rattristare le persone che mi sono vicine, in primis mio marito, che ha deciso di farmi riparare il pc portatile per permettermi di scrivere ed essere attiva.

La primavera è iniziata e con le belle giornate viene voglia di cambiare la tipologia di piatti da portare in tavola e alleggerire i gusti e soprattutto la lista degli ingredienti da acquistare. Più è veloce la  ricetta e più si dedica tempo alla propria famiglia, senza però rinunciare a cibi sani e a deliziosi abbinamenti.




Cucina e territorio oggi ci presenta una carrellata di ricette di

verdure primaverili

Troverete nelle nostre cucine e nelle nostre case:

Cucina della Lombardia: Asparagi al taleggio
Cucina del Friuli Venezia Giulia: Fritaia de sparisi -Frittata di asparagi
Cucina del Piemonte: Piselli in agrodolce qui da me
Cucina della Toscana:Spinaci con gli occhi
Cucina del Lazio: (silvia è in tour, la aspettiamo al prossimo appuntamento)
Cucina della Campania:--
Cucina della Basilicata: Ciaudedda lucana
Cucina della Calabria: Carciofi ripieni alla calabrese
Cucina della Sicilia: Cardella ripassata con aglio olio e peperoncino



Piselli in agrodolce

(ricetta tratta ed adattata da "La cucina piemontese in 1000 ricette tradizionali - prov. di Alessandria)




ingredienti (per due persone)
125 gr di pisellini finissimi
1 cucchiaio da tavola di zucchero
1/2 cucchiaio di aceto (io preferisco il balsamico o quello di vino rosso)
1 cucchiaio di olio di oliva
sale e pepe q.b.



preparazione

  • In un pentolino di coccio far sciogliere a fuoco lentissimo lo zucchero, l'aceto, l'acqua, l'olio ed aggiustare di sale e pepe. Mescolate per circa 10 minuti per amalgamare il composto.
  • Aggiungere i piselli e cuocere fino a che sarà evaporata l'acqua prodotta.  O comunque assaggiate. I  miei hanno impiegato solo 10 minuti, ma ero piccolissimi e molto teneri






Servite questo contorno caldo con qualsiasi tipologia di carne, sia rossa che bianca o con delle uova fresche di campagna magari fritte o semplicemente cotte in camicia. Oppure con un formaggio delicato che non copra il gusto agrodolce dei piselli.






I piselli sono una varietà di legumi ricca di proteine ed amidi. Vengono utilizzati sia freschi, che essiccati, ed addirittura si trovano anche in farine, quelli freschi si prestano benissimo alla surgelazione. Contengono vitamine, minerali, hanno un indice glicemico moderato, e bassissimo contenuto di lipidi.
In Piemonte, come più volte ho scritto, la coltivazione di verdure e frutta è ampiamente diffusa. La coltivazione di piselli è predominante soprattutto nella zona del torinese, dove ho saputo si tiene anche una famosa sagra nel comune di Casalborgone (TO). La raccolta dei piselli in questa zona  avviene da fine aprile a fine giugno.




Vi aspettiamo a maggio con una nuova interessante uscita di ricette del nostro territorio

Ricetta dal Piemonte

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