giovedì 28 giugno 2012

Straccetti di pollo alle ciliegie e cabernet

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Mentre sul fuoco sta bollendo il pentolone per sterilizzare le conserve che ho preparato questa mattina, passo qui dal blog a lasciare il mio post quotidiano. Ieri ho avuto la fortuna di ricevere in dono ben due casse di pesche gialle e delle carnose albicocche di campagna. Apprezzo molto regali di questo tipo, soprattutto sapendo come e dove vengono coltivate queste piante da frutto. Ma ahimè lo scambio di merce è stato associato alla gentile frase del vicino di casa che mi ha detto candidamente "So che tu paciughi volentieri...." ...ops la mia autostima di essere una sperimentatrice, una blogger, una donna che si diletta in cucina è scesa....fino alle scarpe! Paciugare io? ma come? se passo ore a immaginare i risultati, o interminabili attimi a studiare che spezia abbinare....tutto, ma paciugare no! dai...

Cercherò di risollevare il morale presentandovi una ricetta insolita che ho proposto al maritino.

Ingredienti
mezzo petto di pollo
olio evo delicato
ciliegie a piacere
mezzo bicchiere di vino rosso cabernet
farina
sale

Preparazione
Tagliare il pollo a straccetti. Snocciolare le ciliegie.
Infarinare il pollo e scottarlo nella padella dove avrete messo l'olio evo.
Far dorare, aggiungere il vino rosso Cabernet e le ciliegie e continuare la cottura ancora per qualche minuto.
Se dovesse asciugare troppo, aggiungere un piccolo mestolo di brodo caldo. Salare a vostro gusto.

Il Cabernet è un vino che nasce da un vitigno che spesso si trova in Francia, ma che viene coltivato ampiamente anche in Veneto. Ha un colore rosso rubino, con riflessi quasi violacei, ha un profumo leggermente erbaceo e con sentori di ciliegia e di frutti di sottobosco. Si accompagna bene con la carne ed eventualmente anche con i formaggi.

Pollo alle ciliegie e cabernet
Abbinamento
Forse è quasi inutile dirvelo ma insieme dovrete degustare lo stesso vino che avrete usato per cucinare.
Il piatto prenderà una nota aggiuntiva e il suo colore rosato vi strabilierà la vista ed il palato!
Non mi stancherò mai di dirlo, ma vi consiglio di usare buoni vini per cucinare, solo così otterrete buoni risultati, per cortesia evitate il vino in cartone,....mi fa tanta tristezza!!!


Note
Dimenticavo di dirvi che esistono due vitigni di tipo Cabernet

*Cabernet franc è quello maggiormente coltivato in Italia, in Veneto, in Friuli ed anche in Toscana.
*Cabernet sauvignon viene utilizzato in uvaggio (a volte anche con il precedente) per rendere equilibrati ed eleganti diversi vini. Basti pensare a vini del calibro dei Supertuscan:  Sassicaia, Ornellaia, Tignanello... credo che questi nomi siano conosciuti per molti di voi, vero???

mercoledì 27 giugno 2012

Sformatino di broccolo e alicette (microwave cooking)

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Buongiorno lettori e lettrici del mio blog! State bene? sentite il caldo??

Questo fine settimana sono previste numerose feste nei paesini della vallata di Camelot. Sagre di paese, festa medioevale con cottura del vitello intero, la notte bianca con musica e balli in piazza, sagra del raviolo, festa della birra....insomma diciamo che dopo un inverno piatto la Contea in estate si anima e diventa un tripudio di  spunti per serate carine a km zero e a costi contenuti....sapete noi gente di campagna siamo un sempre un po' fuori dai clichè della vita mondana e modaiola!!! Ci si può tranquillamente presentare in jeans e maglietta, e nessuno farà selezione all'ingresso come nei locali vip delle riviere più quotate....questa si che è libertà!!! non trovate??


Nel mio archivio ricette mi è balzata agli occhi una preparazione veloce che ho realizzato al microonde qualche tempo fa. Semplice con pochi ingredienti, come piace a me!

Il broccolo è un ortaggio molto conosciuto, dal sapore tipico e particolare, ricchissimo di vitamine, ferro e calcio e praticamente senza grassi. Si trova in commercio in autunno e in inverno....perdonatemi se vi propongo la ricetta solo adesso, ma spesso io li congelo e li uso tutto l'anno!


Ingredienti
1 broccolo
2 albumi
1 uovo intero
4-5 cucchiai di panna vegetale
pepe bianco
sale fleur de sel de camargue
alicette sott'olio
pane grattugiato

Procedimento
Pulire il broccolo e dividerlo in cimette. Cuocere al microonde con funzione vapore (steam) con l'apposito contenitore. Nel vano inferiore mettere 100-150 ml di acqua, poi il cestello con il broccolo e chiudere con il coperchio. La cottura è di circa 6 minuti. Lasciare riposare ancora qualche minuto all'interno del micro spento. (continua la cottura anche così!)
In una ciotola amalgamare in modo spumoso gli albumi.
Frullare il broccolo con l'uovo, il pepe, il sale e la panna. In ultimo aggiungere gli albumi spumosi delicatamente.
Versare in cocotte (oleate e spolverate di pane grattugiato) aggiungendo nell'impasto delle alicette sott'olio sgocciolate. Terminate con una alicetta in superficie, cospargere con pane grattugiato.
Cuocere a 500 W per circa 5-6 minuti. Verificate sempre la cottura.

Sformato di broccolo e alicette

In primo piano



La cocotte può essere presentata direttamente in tavola come ANTIPASTO.
Partecipo con questa ricetta al contest di Pan per focaccia


martedì 26 giugno 2012

Riso basmati ai peperoni e paprika ....e recensione "Cieli azzurri"

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Buongiorno! finalmente pare che la connessione sia tornata, debolmente con segnale ballerino, ma spero che mi permetta di condividere con voi questo post.

Tempo fa vi avevo raccontato di un libro che è stato scritto da un vicino di negozio, nonchè amico (Giorgio possiamo definirci amici vero?), come promesso vi racconto qualcosina. Prima vi parlerò del libro, troverete la ricetta più sotto!!

Giorgio Ricci
Nasce in Piemonte e vive in quel di Valenza Po (AL). Appassionato di viaggi e di fotografia, presenta i suoi scatti ad alcuni concorsi fotografici, vincendo il primo premio ad Alessandria per il "Concorso Nazionale Fotografico Città di Alessandria" nel 2002. E' arrivato tra i finalisti del "Premio Chatwin" per la sezione reportage nel 2007. In contemporanea la sua vena artistica si rivela anche nel settore della scrittura. Nel 2009 pubblica "Sette autisti.Un'automobile indiana" (ed. Greco & Greco) dove racconta un suo viaggio nel subcontinente indiano.
Nel 2009 vince la menzione Speciale del premio Letterario di Matera con il racconto "Dauphine", mentre l'anno successivo vince il primo premio assoluto di Matera con "L'albero capovolto". Entrambi i racconti li troverete nel suo nuovo libro "Cieli azzurri" (ed. Progetto Cultura) uscito quest'anno.
Attualmente Giorgio e la moglie Cristina gestiscono una deliziosa yogurteria in una delle piazzette più belle del centro storico di Tortona. Qui troverete il loro spazio, curiosità, novità e delizie che preparano con precisione ed entusiasmo! Una tappa quotidiana da loro è  necessaria per affrontare con il sorriso il pomeriggio lavorativo!


Copertina di "Cieli azzurri"



Cieli azzurri
Si tratta di una raccolta di racconti di viaggio, di racconti veri, di viaggi realmente vissuti, dove spesso la realtà e la fantasia si incrociano, si fondono e fanno sognare un poco, sia il protagonista della storia, sia il lettore. Le descrizioni riportano ad un rispetto della vita e della natura, ad una raffinata descrizione del particolare, arricchita da "fotogafie" descrittive, cioè talmente dettagliate che quasi vi sembrerà di focalizzarne l'immagine...un particolare che ho notato, i "cieli azzurri" ricorrenti, misti a immagini di abbandono, o di natura così solitaria che tolgono il fiato. Ma non vi voglio raccontare di più...ogni racconto sarà una scoperta, di un luogo, di un tempo, di un momento.

Per chi fosse interessato il libro si può ordinare qui direttamente on line!



Riso basmati ai peperoni e paprika
Ingredienti
200 gr di riso basmati (io uso Riso Molas riso sardo che adoro, NON è una collaborazione!!!)
acqua
sale

1 peperone giallo
1 peperone verde
3 spicchi di aglio
brodo vegetale
paprika in abbondanza
menta e melissa coltivate da me
olio evo saporito
Pomodoro ciliegino semisecco Agromonte

Procedimento
Far bollire in acqua salata il riso basmati. Passare sotto l'acqua fredda, terminata la cottura indicata passarlo sotto l'acqua fredda.
Nel frattempo soffriggere in una padella l'aglio nell'olio evo saporito, se volete potete toglierlo prima di iniziare la cottura dei peperoni che avrete pulito e tagliato a striscioline. Continuare la cottura aggiungendo brodo vegetale, foglie di menta e melissa spezzettate con le mani. In finale unite 6 pomodorini semisecchi Agromonte e mescolare bene per insaporire!
Servire il riso formando una corona, (aiutatevi con uno stampo) ed al centro versatevi i peperoni caldi, spolverate abbondantemente con paprika e un filo di olio evo.

E' un piatto profumato, il riso basmati è già molto aromatico di suo, e l'aggiunta di menta e melissa e della paprika lo rendono molto invitante  e sano!

Buon appetito!

Corona di riso basmati ai peperoni e paprika


Spero che sia di vostro gradimento! Ricetta totalmente vegan!


Ps. passerò da tutti voi che in questi giorni mi avete lasciato i commenti, sono in ritardo, abbiate pazienza, recupererò il tempo perso!!

lunedì 25 giugno 2012

Cucina Regionale Piemontese: Carne battuta al coltello

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Ecco giunta l'estate, finalmente, il caldo è stancante, è vero, ma giuro che l'inverno qui a Camelot sembrava non finire mai, la primavera ha solo fatto una capatina per qualche giorno....quindi mi godo ampiamente queste giornate di calura, forse eccessiva, spezzate da violentissimi temporali serali che mi hanno costretto a stare lontana dal blog, visto che qui la connessione è morta!
E visto che il caldo è arrivato, e che l'estate è davvero iniziata, il carrozzone delle regioni presenta

 I piatti freddi


Se volete accomodarvi nelle varie cucine, troverete spunti per arricchire i vostri pasti estivi con nuove preparazioni davvero interessanti!!


PIEMONTE: qui da me
TRENTINO ALTO ADIGE: questa volta non parteciperà A fiamma dolce

La carne in Piemonte
Il Piemonte è una regione votata all'agricoltura, all'allevamento ed alla lavorazione dei prodotti di questi settori.
La razza di bovini allevata, fiore all'occhiello della nostra terra, è proprio la così detta "Piemontese" . Si tratta di una razza autoctona che presenta carne di altissima qualità, particolarmente magra e tenerissima. Vi rimando qui se volete altre interessanti informazioni!

La carne battuta al coltello
Una delle ricette tipiche piemontesi è la carne battuta al coltello, vale a dire, viene tagliata finemente con il coltello e non macinata, in modo che i succhi della carne non vengano persi e la consistenza rimanga croccante. In effetti nella versione "macinata" a crudo (tartare) le fibre si strappano e la resa finale non è di certo la stessa.
La ricetta tradizionale prevede un semplice condimento a base di olio, sale e poco limone. In seguito, vari chef stellati e non, hanno dato un tocco di stile a questa preparazione, con l'aggiunta di funghi, tartufi, verdure, grana a scaglie...ogni abbinamento rivela un ottimo risultato al consumatore. Per esempio la versione con tartufo e con la carne tagliata come carpaccio viene definita "all'albese".


Ingredienti per 3 persone
300 gr di carne magra di fassone
un limone
sale
olio di oliva

funghi porcini
zucchine bio piccole

Preparazione
Tagliare la carne prima a cubetti di circa un cm per lato e a loro volta ridurli ancora più piccoli.
Io ho usato il coltello in ceramica per non "scaldare" la carne.


Spremere il succo di mezzo limone e preparare un emulsione aggiungendo anche olio, sale, pepe nero.
Aggiungere il composto alla carne e servire velocemente, in modo che la carne rimanga ancora rosata.

Ho presentato impiattando su fette di limone:

*Zucchine biologiche piccolissime tagliate minuscole (a crudo)
*Funghi porcini piccolissimi (freschi) tagliati a crudo, solo la testa
*Battuta di carne al coltello messa in forma con coppapasta


Irrorare con un filo di olio a crudo e pepe nero.
A piacere si può decorare con scaglie di grana, con aglio fresco, con sedano tagliato finemente....insomma come meglio preferite!

Carne battuta al coltello



Ringrazio la connessione internet dell'ufficio del marito, perchè altrimenti questo lunedì non avrei potuto essere qui con voi!!!





venerdì 22 giugno 2012

Gelato alle albicocche e cardamomo

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Su Wikipedia la definizione di gelato è questa: preparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti   portata allo stato solido (o pastoso) mediante congelamento e contemporanea agitazione...

Se volete qualche spiegazione ulteriore sui gelati artigianali, date una sbirciata al blog della mia carissima amica Daniela che con il suo marito pazzerello gestiscono un'attività nel settore da parecchi anni, troverete ricette di ogni genere, dolci, salate, foto e ricordi....mi raccomando passateci!

Ma torniamo al gelato di Artù, dalla scorsa estate nella mia cucina "alloggia" una bella gelatiera presa coi punti del supermercato a costo zero. Qualche esperimento sulla base del ricettario presente mi ha dato ottimi risultati. Ma in quasi tutte le ricette erano presenti le uova ed io da un po' volevo "allegerire" il mio composto,  è giunta in mio aiuto la mitica Stefania di "Nuvole di farina" che mi ha passato la ricetta del gelato alla frutta del  ricettario della sua gelatiera. Chiedo venia a Dani se il mio lo chiamo gelato, forse non è proprio la dicitura giusta, vero??

La mia variante è stata realizzata con frutta biologica, nello specifico delle ottime albicocche succose e con l'aggiunta di una spezia che mi inebria davvero l'anima....il cardamomo.

Ingredienti
500 gr di polpa di albicocche, senza buccia
150 gr di zucchero
200 gr di panna Elena
200 gr di latte intero
5-6 semi di cardamomo sbucciati e pestati
Preparazione
Cuocere la frutta con lo zucchero in una padella per circa 10 minuti, verso fine cottura aggiungere il cardamono pestato.
Una volta raffreddato il composto, miscelare panna e latte ed inserire nella gelatiera gli ingredienti tutti insieme.
La mia gelatiera è di quelle con il cestello che va posto nel congelatore. Lo tengo sempre pronto nel freezer per ogni eventuale voglia improvvisa. Il tempo varia a seconda del tipo di ingredienti. Per quelli alla frutta con questo quantitativo vedo che si rimane intorno ai 20 minuti circa.
Servire in coppette subito. E congelate quello in eccesso in vaschette sigillate.


Gradite???


E come potete vedere nel particolare si notano anche i semini di cardamomo che rendono il gelato particolamente profumato ed aromatico!


Mentre questo è il gelato per il mio maritino .... nei nuovi coni che abbiamo trovato al supermercato!
Si torna bambini....basta un gelato vero???

Cono gelato

E voi cosa preferite cono o coppa???


Con questa ricettina partecipo al contest di Vichy di "Arte in cucina" e di Tina di "Le ricette di Tina" in collaborazione con Casa Bianca Piacenza


mercoledì 20 giugno 2012

Cous cous con pesto alla genovese e pomodorini semisecchi

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Il cous cous è un ingrediente tipico dei paesi del nord Africa,  si trova  anche nella cucina delle nostre isole maggiori, sia in Sicilia, che nella Sardegna del sud. Si tratta di granelli di semola (lavorati molto finemente) che vengono poi cotti a vapore, anche nella famosa pentola in terracotta in uso dai popoli del bacino Mediterraneo, la famosa couscoussiera. Si può accompagnare con spezzatino di carne, di pesce o con le sole verdure, magari aggiungendo delle ottime spezie!
Io compro spesso il cous cous, naturalmente quello in commercio qui da noi è della qualità precotto. Perciò basta davvero poco per cucinarlo e presentare un piatto unico un po' diverso dal solito.

Io ve lo avevo proposto con il tonnocon le verdurecon il cinghiale. Insomma è davvero versatile e buonissimo!!


Ingredienti per 2 persone
150 gr di cous cous
230 ml di acqua
olio evo
1 barattolino di pesto genovese home made (io quello preparato da mia mamma)
pomodorini ciliegino semisecchi di Agromonte
peperoncino q.b.

Preparazione
Portare ad ebollizione l'acqua, versarla sul cous cous in una ciotola. Coprire la ciotola e far riposare 5 minuti. Aggiungere un filo di olio e sgranare il cous cous.
Nel piatto creare con il coppapasta una torretta, alternando gli strati di cous cous e di pesto genovese, decorare con i pomodorini ciliegino semisecco di Agromonte ed una spolverata di peperoncino.


Si può servire sia caldo che freddo.
E' adatto anche come piatto unico da portare nella borsa frigo in spiaggia, un'alternativa alla classicissima insalata di riso o di pasta.


A questo punto io mi butterei su un abbinamento con un vino ligure...che ne pensate di un fresco Vermentino ligure?....ma questo solo se siete a casa, non bevete alcolici quando siete in spiaggia...mi raccomando!


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Partecipo con questa ricetta al contest 

Mi raccomando non perdetelo!!! 
e non dimenticate di dare uno sguardo al suo blog
è davvero una fonte di idee !!!!







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Grazie a Nuvole di farina per avermi assegnato il premio Versatile Blogger!!! Lo aggiungo alla mia raccolta di premi, di cui vado fiera!!!



martedì 19 giugno 2012

Doveva essere "Kisel" russo di ciliegie ed invece...

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Innanzitutto:
Che cos'è il kisel o kissel?? E' un dolce tipico russo, creato con succo zuccherato (o latte) e con frutti di bosco, fragole...addensato con maizena o amido di mais. Addirittura in Russia pare che vengano venduti già confezionati, ma il risultato è sorprendente con la frutta fresca!!!

Prefazione
Non so se a voi capita, leggendo un libro o una rivista di ricette di rimanere folgorate, ma vi accorgete che la stagione non è quella giusta per realizzare tale splendida ricetta....ebbene a me succede spessissimo.
Nello specifico questa ricetta l'ho letta nel libro "1000 ricette con la frutta" di Emilia Valli, naturalmente mi è stato regalato per Natale, perciò trovare le ciliegie era alquanto improbabile e soprattutto, di dubbia provenienza e con costi proibitivi. Ed ecco che, tempo dopo, quando ho visto da Yrma la sua proposta di kisel (o kissel) mi è tornato in mente e avendo le ciliegie a disposizione l'ho iniziato a preparare.

Problema
Ma in corso d'opera....mi accorgo che mi manca la maizena!!!!....arghhhh....cosa posso usare per addensare??? su dai, sapete che mi sto dilettando con lui...si, l'agar agar!!

Risultato
Davvero superlativo!!

Seguitemi

Ingredienti
400 gr di ciliegie biologiche
150 gr zucchero di canna bianco biologico
1 cucchiaino di agar agar
acqua

Preparazione
Snocciolate le ciliegie. Io ho usato il mio snocciolatore della Tescoma. Mai spesa fu più azzeccata, sono quattro estati che lo uso e funziona a meraviglia! Mi raccomando conservate i noccioli!
Snocciolatore al lavoro

Mettete le ciliegie in un pentolino e lasciate macerare (circa mezz'ora) con lo zucchero, mescolando sovente.
Se riuscite pestate in un mortaio i noccioli, e poi cuoceteli in mezzo litro di acqua per circa 10 minuti.
Come sapete il nocciolo della ciliegia è molto aromatico, tanto che nel clafoutis si consiglia di cuocere le ciliegie con il nocciolo!!!
A questo punto filtrate il "brodo" di nocciolo ed aggiungetelo alle ciliegie. Cuocete per 5-10 minuti, verso fine cottura aggiungere l'agar agar.
Versate in ciotoline monoporzione.

Ho voluto avanzare appositamente un pò di parte liquida, l'ho filtrata con colino a maglie fini e l'ho messa in bicchierini da liquore. Ho ottenuto 4 coppette di frutta e gelatina e 4 bicchierini di sola gelatina.
Mettete in frigorifero ad addensare e servire fredde. Volendo guarnite con menta fresca (io mi sono dimenticata!)
Potete così ottenere due diversi dolcini con la stessa base. Uno con frutta a pezzi ed uno di sola gelatina. Mio marito ha provato a mettere la  gelatina nello yogurt autoprodotto e lo ho trovato superlativo!!!

A questo punto posso ritenermi soddisfatta, la gelatina è davvero bellissima...non trovate????

Gelatina di ciliegie

Finto kisel russo di ciliegie
Il cucchiaino di legno di Ecobioshopping è perfetto per servire il mio dolce con ciliegie a km 0 e biologiche!


Con questa ricetta partecipo al contest di Una pasticciona in cucina per la sezione dolci


lunedì 18 giugno 2012

Cucina Regionale Piemontese: Risotto al Montébore

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L'appuntamento ormai consueto del lunedì mattina è fisso e di certo non trascurabile. L'impegno delle regioni che cucinano e si ritrovano a gustare piacevolmente le delizie del passato o i prodotti tipici, sono davvero da pubblicizzare e ricordare a tutti!!

La ricerca è davvero curata e raffinata, le perle di "vecchie" ricette, di tradizioni, di ingredienti e di passione sono il contorno ad un piatto che ci accomuna.....ed ogni volta uno diverso!!

Oggi parliamo di

Formaggi

In ogni regione credo se ne trovino diverse e interessanti tipologie, dai freschi agli stagionati, agli erborinati, di latte vaccino, ovino o caprino. Stavolta ci gustiamo:

TOSCANA (questa settimana non parteciperà...vi aspettiamo "Non solo piccante")
FRIULI VENEZIA GIULIA: Liptauer di "Nuvole di farina"
PIEMONTE: qui da me "Risotto al Montébore"

Un vero peccato se penso che mancano regioni come Valle d'Aosta, Sardegna, Molise e Basilicata dove la tradizione casearia è superlativa....chissà se un giorno non riusciremo ad avere tutte e 20 le regioni!


Montébore 
E' un formaggio tipico del territorio. Un tempo veniva preparato solo con latte ovino, attualmente la produzione è realizzata con 3/4 di latte vaccino ed 1/4 di latte ovino.
La zona di produzione è quella della Comunità Montana delle Terre del Giarolo, in particolare nel comune di Mongiardino Ligure (che è in Piemonte!!!)
Dopo aver rotto la cagliata (con caglio naturale), averla colata e salata, essa viene messa  in formelle di legno sovrapposte con diametro differente. Il formaggio può essere consumato fresco (9-10 giorni) oppure regge anche stagionature di 120 giorni, e a quel punto è ottimo da grattugia. Si presenta con una pasta leggermente occhiata, bianca con una crosta paglierina. 
La storia narra che nel 1489 il nostro Leonardo da Vinci, che fu gran cerimoniere al banchetto di nozze di Isabella di Aragona e Gian Galeazzo Sforza, volle come unico e solo formaggio il Montébore ! La sua forma a castellino a tronco di cono e ricorda molto la forma delle attuali torte di nozze.
La tradizione si estinse, ma fortunatamente fu ripresa da alcuni appassionati che con la creazione della Cooperativa Vallenostra riportarono il nostro meraviglioso formaggio in auge, tanto da poterlo inserire tra i Presidi Slow Food (come unici produttori). Vi consiglio di dare un'occhiata al loro sito, si può anche adottare una pecora e verrete ricompensati con la produzione di delizie dell'agriturismo!

Foto realizzata dal maritino



Io sono molto affezionata a questo formaggio, per due motivi:
*la famiglia di mio marito è originaria di Montébore (frazione del comune di Dernice -AL) e ci andiamo sovente, visto che per lui è ancor più bello di Camelot. 
*alla mia cena di nozze ho voluto fortemente il risotto al montébore, e anche i parenti che non lo conoscevano o gli amici arrivati da lontano se ne sono innamorati

Montébore: formaggio della Gioconda
Cliccate sull'immagine per vedere meglio i particolari. La data che vedete nella carta di confezionamento è relativa alla produzione, quindi il mio Montébore ha un mese di stagionatura!!!

Ora vi presento .... il Montébore abbinato al riso vista l'importanza che riveste nelle ricette piemontesi, di questo argomento ne avevo anche  parlato qui


Ingredienti
200 gr di riso biologico per risotto
mezza cipolla gialla
tre cucchiai di olio di oliva (siciliano!!!--->grazie!)
un quarto di forma di Montébore
(a piacere vino bianco timorasso per sfumare)
pepe nero Tec Al
brodo di dado vegetale bimby

Procedimento
Come sempre io preparo i risotti nella mia adorata wok, non chiedetemi perchè, ma io li trovo perfetti! 
Preparare un soffritto con la cipolla e l'olio. (ho evitato il burro vista la presenza abbondante del formaggio!)
Tostare velocemente il riso. A piacere sfumare con vino bianco (io stavolta non l'ho messo!)
Continuare la cottura come vostra abitudine aggiungendo il brodo vegetale, io uso quello fatto con il mio dado vegetale bimby.
Verso fine cottura aggiungere il formaggio tagliato a dadini e far mantecare.
Servire con fette di formaggio e una spolverata di pepe nero.

Cremoso risotto al Montébore

Il risotto risulta cremoso e delicato, profumato e invitante....non si può resistere.

Montébore e risotto


Non è stato semplice scegliere UN formaggio per il Piemonte, visto la varietà di produzione, ma ho scelto con il cuore ed ho scelto....IL NOSTRO MONTéBORE.... che ne pensate?

Giusto per citare qualche altro nome meritevole del vasto assortimento di formaggi Piemontesi:

Bettelmatt - Bra - Bross (o Bruss)
Caprini vari - Castelmagno - 
Maccagno - Marset - 
Raschera - Robiola del beck -
Robiola di Roccaverano - Seirass -
Toma - Tomini -


*****


Grazie a Ecobioshopping per le belle e rustiche posatine in legno, adattissime alla mia presentazione!

venerdì 15 giugno 2012

Panna cotta alla vaniglia con agar agar

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Finalmente è venerdì, questa settimana è stata davvero lunghissima e pesante... e non sono riuscita nemmeno a fare tutto quello che avrei voluto. Ma alla fine ripensandoci non è che sono proprio stata con le mani in mano (come si suol dire)!

Per il week end è previsto bello e caldissimo, e lo spero proprio. Onestamente a metà giugno un pò di caldo non mi darebbe così fastidio!


Oggi per addolcirvi vi lascio una specialità che io ho già provato in mille varianti, la famigerata panna cotta, quante volte, quante combinazioni, frutta, sciroppi, caramello....ogni variante mi piace e mi stuzzica.

Questa volta mi sono davvero superata, da quando ho bandito la gelatina o colla di pesce dalla mia dispensa, non sono mancate innumerevoli prove con l'agar agar. Qualche volta vince lui, ma stavolta ho vinto io!!!
Credetemi, la consistenza è perfetta, morbida, pannosa, delicata, sa proprio di panna! e soprattutto non presenta quella consistenza "gommosa" al palato che anche riducendo la colla di pesce (prima di passare all'agar agar) non riuscivo ad eliminare e soprattutto quella sorta di patina un pò "perlata" che veniva in superficie (succedeva solo a me???)

Ingredienti
200 gr di panna fresca (io uso panna Elena, che NON è una mia collaborazione!)
200 gr di latte intero
70 gr di zucchero
mezzo baccello di vaniglia (usare i semini) biologico
1 cucchiaino di agar agar (in polvere)


per la salsina
fragole bio
zucchero
succo di limone

Procedimento
Nel boccale del bimby inserire la panna, il latte, lo zucchero, i semi della vaniglia e cuocere per 3 minuti a 80° vel 4.
Aggiungere l'agar agar e continuare la cottura per almeno 2 minuti temp.80° vel 4.
Versare negli stampini a cuore in silicone di Happyflex. Far addensare in frigo per almeno 4-5 ore.
Preparare una semplicissima salsa con fragole bio, zucchero e succo di limone.
Metterla sul piatto, versarvi la panna cotta e decorare con un fragola.

Panna cotta alla vaniglia con agar agar

Il profumo della panna e della vaniglia bio sono davvero sublimi. Carinissimi i semini della vaniglia che si vedono, molto meglio rispetto all'uso della vanillina (che trovo un pò stucchevole).

Un cuore per voi!


Buon week end a tutti voi!!!


Aggiornamento: ho ricevuto due premi dal bellissimo blog Cognate in cucina poichè alle domande avevo già risposto in precedenza e lo avevo già girato vi rimando qui qui e vi ringrazio tantissimo....ricevere premi mi gratifica sempre!!!!

RED CARPET

VERSATILE BLOGGER

giovedì 14 giugno 2012

Schiacciatina ai semi di papavero

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Dopo il successo riscosso (in famiglia) con la Focaccia stirata al pomodoro con cui ho partecipato al contest della Pomì, ho deciso di replicare una focaccia simile, come consistenza (rispetto alla precedente) è rimasta più croccante tipo una schiacciatina o un cracker gigante (se mi concedete questo paragone).

Fermatevi un attimo e contemplate la meravigliosa Contea di Camelot, ieri ai miei occhi, dal terrazzo della mia cucina si è presentato questo dipinto della natura, una natura che sa essere "cattiva" con terremoti, frane, alluvioni ma  che ci regala anche attimi, sensazioni e magie, da cogliere al volo e immortalare.....che ne pensate???

Contea di Camelot

Se volete vedere meglio cliccate sull'immagine!


Passiamo subito alla ricetta (semplicissima e velocissima!)


Ingredienti
125 gr farina autolievitante istantanea
75-80 gr di acqua
2 cucchiai di olio
1 cucchiaio abbondante di semi di papavero biologico (io uso Ecor, ma NON è una mia collaborazione)

olio
fleur de sel de Camargue

Preparazione
Miscelare gli ingredienti velocemente.
Versare l'olio nella teglia (ne ho usata una da circa 30 cm. di diametro)
Tirare l'impasto il più possibile, risulterà molto sottile e in alcuni punti quasi si strapperà (non importa! il bello è questo!)
Cospargere con granelli di fleur de sel de Camargue.
prima di infornare

Cuocere in forno caldo statico a 220°C per circa 20 minuti. Vi consiglio comunque di controllare, perchè essendo così sottile prende subito colore!!!

Il risultato è sorprendente, si ottiene una focaccia tipo schiacciata molto croccante, saporita, e adatta a buffet o aperitivi in compagnia. Vi garantisco che troverete solo le briciole!!!

Spezzatela con le mani e servitela in un contenitore o un cestino. Io ho usato un contenitore di latta che mi ha regalato la zia, ha un sapore retrò che si sposa bene con il rustico della schiacciatina.



Ne gradite??

Schiacciatina ai semi di papavero

Spero che questa ricetta sia stata di vostro gradimento!

mercoledì 13 giugno 2012

Fusi di pollo in salsa bianca al dragoncello

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Anche oggi si festeggia....ma quanti compleanni questa settimana!!!

Auguroni

Il suo blog è uno dei primi che ho seguito da quando sono online, mi piace il suo modo di cucinare, semplice, con prodotti validissimi e ricette replicabili. Tanto che quando ha promosso la sua iniziativa del "Tu come cucineresti?" ho aderito da subito e la fortuna mi ha permesso di cucinare una sua ricetta a modo mio...
Nel mese di febbraio sono stata estratta (ed era la prima vera prova!!) con Bocconcini di pollo cocco e paprika ... che successo!!! Buonissimi e davvero strepitosi ...Claudia confesso che ogni tanto li rifaccio da quanto ci sono piaciuti!!

Insomma per festeggiarti niente torta, ma un piatto a base di pollo! che ne dici???

Fusi di pollo in salsa bianca al dragoncello
(cucinato in pentola a pressione)

Ingredienti
6 fusi di pollo 
2 o 3 scalogni biondi bio
due rametti di dragoncello fresco (coltivato da me)
olio evo delicato
1 bicchiere di brodo vegetale (con dado bimby)
1 bicchiere di vino bianco (prosecco)
maizena o frumina per addensare

Procedimento
Pulire i fusi di pollo, fiammeggiarli e lavarli sotto l'acqua.
Nella pentola a pressione preparare un soffritto con scalogno e olio evo.
Rosolare i fusi avendo cura di girarli bene da tutti i lati.
Aggiungere il vino bianco e far evaporare bene a fiamma alta.
Tagliuzzare le foglie del dragoncello fresco, aggiungere il brodo e chiudere la pentola a pressione.
Cuocere per circa 15 minuti. 
Una volta aperta la pentola, prendere un mestolo del liquido di cottura (brodo.vino.scalogni.dragoncello) e far addensare aggiungendo un paio di cucchiai di frumina o maizena, avendo cura di sciogliere bene i grumi. Volendo potete aggiungere un pezzetto di burro o della panna (io ho cercato di limitare l'uso dei grassi).
Servire i fusi caldissimi con la salsa in accompagnamento e decorare con dragoncello fresco. 

Naturalmente servire con un buon Prosecco fresco e delicato.



Il pollo risulta molto leggero e delicato come gusto e la carne è estremamente morbida, come vedete si stacca da sola dall'osso. Per chi volesse un piatto ancora più leggero, può effettuare la cottura eliminando anche la pelle del pollo. 

Buona giornata!!!


martedì 12 giugno 2012

Clafoutis alle albicocche

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Oggi per le MYCS è un giorno molto importante!!!
eh si, perchè il 
12 giugno
di pochi, anzi pochissimi anni fa....
è nata la nostra amica


una splendida ragazza, una favolosa cuoca ed un'adorabile amica

....

Oggi ti vogliamo festeggiare così

da me Clafoutis alle albicocche


Il Clafoutis è un dolce cotto al forno, composto da una pasta simile a quella delle crepes con ciliegie annegate dentro all'impasto (la ricetta classica prevede la cottura delle ciliegie CON NOCCIOLO!!).  E' di origine francese, tipico della zona del Limousin (zona di campagna, dove la frutta abbonda!) si trova comunque ormai con i vari abbinamenti di frutta (fragole, pesche, albicocche,lamponi), e addirittura si può preparare in una variante salata.

Ricetta tratta da "Dolci fatti in casa" di Margherita Neri (e da me modificata)
Ingredienti
300 gr di albicocche a pezzetti e sbucciate
100 gr di farina ed amido Molino Chiavazza
100 gr di zucchero
2 uova biologiche
250 ml di latte intero
sale un pizzico
vaniglia (i semini di un baccello) biologica
burro e farina per la pirofila
(la punta di un cucchiaino di lievito vanigliato biologico)

Procedimento
Inserire in una ciotola la farina, lo zucchero, le uova, il latte, i semi di vaniglia ed il sale, miscelare bene il composto finchè non sarà fluido. A piacere aggiungere la punta di un cucchiaino di lievito per dolci.
Prendere una pirofila, imburrarla e cospargerla di farina. La mia misura 16x28. 
Versare il composto ed inserire la frutta (le albicocche) a pezzi. 
Cuocere per circa 50 minuti a 180°C. 
Servire tiepido cospargendo la superficie di zucchero a velo vanigliato.


Ed ecco a voi....

Clafoutis alle albicocche
Buona giornata a tutti!!!

Con questa ricettina partecipo nella sezione DOLCI al contest di Caro di Le chateau des gourmandises e di Ale's Kitchen Rossopomodorino il mio colore è naturalmente l'arancione delle albicocche biologiche.


*****

L'ha provata Elena del blog "A pancia piena si ragiona meglio" grazie per averla postata!!! andate a vedere la sua versione!

lunedì 11 giugno 2012

Cucina Regionale Piemontese. Mesanne cumudè

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Ci ritroviamo ogni lunedì all'appuntamento più cliccato del web....si, magari!!! comunque noi ci dedichiamo settimanalmente ad una ricerca e realizzazione di ricette regionali con argomenti sempre molto interessanti.
Questa settimana si parlerà e si cucinerà con

Le melanzane

Vogliamo farvi assaporare i nostri piatti, anche dove la melanzana non è proprio un ingrediente tipico della cucina regionale, siamo riusciti a preparare deliziose ricette. Prendete carta e penna e segnatevele!

PIEMONTE: qui da me
TRENTINO ALTO ADIGE: (questa volta non parteciperà, ti aspettiamo "A fiamma dolce")



Il Piemonte vanta una notevole produzione di ortaggi, legate alla stagionalità quali cardi, peperoni, ceci, fagioli, ma anche....le melanzane!!! Ho scoperto una varietà prodotta nella zona alessandrina che si chiama "Melanzana violetta casalese" ha forma cilindrica leggermente ovoidale, viola purpureo con alcune sfumature biancastre, polpa bianca e semi presenti solo in fase avanzata di maturazione...Pare che addirittura in documenti del dopoguerra fossero già presenti e nominate queste melanzane (che come è risaputo non sono proprio un ortaggio tipico piemontese). Buona a sapersi vero?

Nonostante tutto....
Nei miei quattro libri di ricette piemontesi alla fine però sono riuscita a trovare solo 3 ricettine misere misere, addirittura in due dei miei fidatissimi vangeli culinari regionali nemmeno vengono presentate  le melanzane..... ma non mi sono data per vinta....ed ecco a voi:


Ricetta tratta da "I novesi a tavola" della Società Storica Novese (prov. di Alessandria)

In ètu e mèsu id còrne sarò a dadèti
quatru mesanne
duu tumate
dui ramèti in timu
ina foja id lauru
duu carotule
inu spig d'òju
quatru cugè d'oriu
im biceru id véin biancu
im masètu id pursème
duu sigule
sò e paivru

Fai frise nt-l-oriu a còrne sarò, ncu i sigule trighè.
Sunsaighe è tumate e è mesanne ncu a sò pèle fate a dadèti.
Metighe a sò, u timu, u lauru, è carotule, l'òju e im bel biceru id véin.
Faj cose ncu tante fogu, poi sbasailu e crubì a casarola.
Faj cose pèr in ura e servì ncu i pursème trigà.

Ingredienti
150 gr pancetta a dadini
quattro melanzane
due pomodori (oppure pelati, o salsa)
due rametti di timo (io il mio biologico)
una foglia di alloro (idem)
due carote
uno spicchio di aglio
quattro cucchiai di olio
un bicchiere di vino bianco (io Cortese)
un mazzetto di prezzemolo
due cipolle
sale e pepe

Procedimento
Far friggere nell'olio la pancetta e le cipolle tritate.
Aggiungere i pomodori e le melanzane con la buccia fatte a dadini.
Aggiungere sale, timo, alloro, carote, aglio e il bicchiere di vino.
Far cuocere a fuoco vivo, poi abbassare e coprire la casseruola.
Far cuocere circa un'ora e servire con prezzemolo tritato.



Potete usare questa preparazione come contorno oppure per condire della pasta fatta in casa!!! buonissimo abbinamento! Io le ho provate con i miei spaghetti fatti con il Pastamatic, ma mi sono dimenticata la foto...perdonatemi!!!




Mi raccomando NON CONSUMATE MAI le melanzane CRUDE, sono tossiche!!!


venerdì 8 giugno 2012

Millefoglie di pane carasau

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Eccoci arrivati al fine settimana, i giorni volano via, con tutte le commissioni da sbrogliare, le date da ricordare, le utenze da pagare....ed io posso dedicarmi una mezza giornata tutta per me??? spero di riuscire la prossima settimana, ho bisogno di stare con me stessa e coccolarmi, non pretendo grandi cose, mi basta un appuntamento dalla parrucchiera per rimettere un po' in sesto i capelli e quindi mi pare che i miei neuroni "girino" meglio....lo so che sono fuori, ma è così....voi come vi coccolate???


Oggi vi lascio la mia terza ricetta per Pomì e come sempre, se vi piace, se avete tempo e voglia potete votarla cliccando sul link del banner qui sotto. La troverete questa volta nella sezione "Ricette leggere con gusto" ed io aggiungo un sottotitolo per la mia: velocissima!!!





Millefoglie di pane carasau

Millefoglie di pane carasau


Ingredienti
1 confezione di Pomodoro a cubetti Pomì da 400 gr
fogli di pane carasau o carta da musica
sale
olio
aglio
basilico

Procedimento
In una pentola soffriggere l'olio di oliva ed uno spicchio di aglio tritato.
Aggiungere i pomodori a cubetti Pomì e cuocere per circa 10 minuti.
Aggiustare di sale ed aggiungere il basilico fresco.
Lasciare raffreddare i pomodori.
Impiattare creando una millefoglie con strati di pane carasau, olio, sale e pomodori alternando fino ad esaurimento degli ingredienti.
Decorare con foglie di basilico e un filo di olio di oliva.

E' un antipasto velocissimo e fresco adattissimo alla prossima stagione estiva. (volendo potete sostituire anche con pomodoro fresco)



 Da consumare subito, in modo che il pane carasau mantenga ancora un pò di croccantezza soprattutto ai bordi. Vi consiglio di bere un ottimo Vermentino  naturalmente di Sardegna per abbinare questa creazione di pane meravigliosa ad un vino davvero notevole!




Buon week end a tutti.....VOTATEMI!!!